Francesca Barra torna a parlare del suo amore per Claudio Santamaria dalle pagine di Chi. Intervistata dal settimanale di Signorini, la giornalista racconta il dolore e la paura provati dopo le minacce di morte ricevute, quando è venuta alla luce la sua storia d’amore.
Ma anche, e soprattutto, come Francesca ha saputo reagire. Esempio per tutte le donne che non dovrebbero avere paura ma difendere il proprio amore con le unghie e con i denti. Perché “L’amore è coraggio”
Quando è venuta alla luce la mia storia d’amore con Claudio Santamaria sono stata subissata di minacce anche di morte. Una valanga di fango su di me e sui miei figli. Ero scioccata. Ma poi ho avuto paura che dalle parole si arrivasse ai fatti quando un utente con il nome falso ha iniziato a minacciarmi di morte, parlava di farmi ardere viva e cose simili. Mi sono sentita di colpo violentata nei miei affetti più cari, nei sentimenti. Ho subito parlato con il papà dei bambini, poi con Claudio, e ovviamente con l’avvocato. E mi sono mossa, ho reagito: le donne dovrebbero indignarsi e mobilitarsi tutte, perché è assurdo pensare che una che ha un nuovo amore venga considerata una prostituta, invece il maschio un conquistatore.
Non è solo quello che si scrive, è anche quello che si pensa a essere grave. C’è chi crede che nel 2017 una donna che si separa sia automaticamente una “donnaccia”: è grave, vuol dire che non abbiamo speranza di smantellare questa mentalità assurda. Ma poi, perché si pensa che la “colpa” sia sempre ed esclusivamente della donna? Che ne sanno gli altri di cosa ho passato e di come sono arrivata a questo punto? Della mia vita?
La giornalista, separata da Marcello Molfino, ha ricevuto insulti e persino minacce di morte via web, ma spalleggiata dal nuovo compagno Claudio Santamaria e anche dall’ex marito ha deciso di battersi contro i bulli del web.
Spiega Francesca Barra a Chi:
Ho capito che l’amore è coraggio. È felicità, tutto ciò che non te la dà non può definirsi amore: devi avere il coraggio di voltare pagina, anche se ti sembra il momento sbagliato. Tante donne mi hanno scritto, dicendomi: “Grazie, sei un esempio da seguire, mi hai dato la forza di denunciare o di liberarmi di un rapporto sbagliato”. Vorrei dire che le critiche costruttive sono sempre ben accette. L’offesa e la pretesa di entrare a gamba tesa nella mia vita privata no, e non starò zitta. Non certo per pubblicità, ma perché è importante sensibilizzare tutti