La vita dei figli delle star non è mai semplice, soprattutto se i tuoi genitori sono niente meno che Kurt Cobain e Courtney Love. Lo sa bene Frances Bean Cobain, che ha raccontato pubblicamente la sua lotta contro la tossicodipendenza e il lungo calvario per uscire dall’incubo e tornare alla luce.
Classe 1992, la giovane è l’unica erede del re del grunge, nata dalla relazione di Cobain con la frontwoman del gruppo rock Hole. Pelle diafana, occhi blu e spirito rock, Frances Bean aveva solamente due anni quando il celebre papà si suicidò, in un periodo della sua vita in cui era preda della depressione e dell’abuso di droghe.
In questi giorni la bella Frances ha pubblicato un post su Instagram che racconta la sua battaglia contro la dipendenza e la ricerca disperata di una vita normale. “Ho pensato di cominciare questo post condividendo un momento puro a Oahu circondata dalla natura, con il mio amore – ha scritto la giovane figlia di Courtney Love -. Questo momento è la rappresentazione di quella che sono oggi, il 13 febbraio 2018. È molto importante per me perché è il mio 2° anniversario da sobria”.
“È una decisione interessante e caleidoscopica – ha spiegato la 25enne – quella di condividere i miei sentimenti a proposito di qualcosa di così intimo in un forum pubblico. Ma credo che sia più importante mettere da parte la mia paura di essere giudicata e incompresa, perché credo che la mia storia possa essere d’aiuto ad altre persone che stanno attraversando una situazione simile”.
La figlia di Courtney Love e Kurt Cobain ha spiegato di essersi finalmente allontanata “dall’autodistruzione e dalle sostanze tossiche”, grazie ad un percorso che le ha permesso di capire che “il modo in cui trattiamo il nostro corpo è direttamente proporzionale al modo in cui trattiamo la nostra anima”.
La confessione di Frances è arrivata per un motivo preciso. La ragazza, che oggi si occupa di arte e convive a Los Angeles con il fidanzato, il musicista Matthew R. Cook, ha spiegato di voler aiutare le persone che come lei sono finite nel tunnel della dipendenza e mostrare loro che esiste un’alternativa, ma soprattutto un modo per liberarsi dalle droghe e vivere una vita normale.