Federica Pellegrini, la bulimia e il dramma del passato: “Mi vedevo un mostro”

L'ex campionessa di nuoto ha ricordato un periodo difficile del suo passato, quando ha sofferto di bulimia

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Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Le fragilità, i periodi difficili, le prove importanti: tutti noi passiamo attraverso le tempeste nel corso della nostra esistenza. Anche Federica Pellegrini, lei, la Divina, colei che ci ha fatto sognare una bracciata dopo l’altra. Lo possiamo immaginare, perché lo sport è fatto di fatica, privazioni, sudore.

Ma le sue parole sul passato sono taglienti, come solo qualcosa che ha fatto davvero male sa essere. Ha parlato di bulimia, riportando con chiarezza gli istanti precisi di una tempesta dalla quale poi è riuscita a uscire.

Federica Pellegrini, quando soffriva di bulimia

Della bulimia Federica Pellegrini ne aveva già parlato qualche anno fa ospite di Maurizio Costanzo a L’Intervista. Poche parole, ma che abbastanza chiare, per restituire la misura di ciò che aveva affrontato.

Adesso è in Oro, il nuovo libro pubblicato da La Nave di Teseo e in uscita il 16 maggio, che ha deciso di riversare i ricordi di quel periodo. A riportare una parte del testo è stata La Repubblica e, dalle parole dell’atleta, emerge la fragilità di quel tempo.

Federica Pellegrini ha raccontato di un momento ben preciso, quando aveva 17 anni. “Da qualche mese – ha raccontato – poco dopo essermi trasferita a Milano, avevo cominciato a ingozzarmi di cibo. Ero capace di far fuori chili di gelato seguiti da svariate tazze di cereali una dietro l’altra. La sera, dopo aver mangiato tutto quello che potevo durante il giorno, vomitavo. Lo facevo sistematicamente, ogni sera prima di andare a dormire, quando il ricordo di tutto il cibo ingurgitato aumentava il senso di colpa. Vomitare era un po’ come ripulirsi la coscienza e anche la mia maniera di metabolizzare il dolore”.

L’ex campionessa di nuoto ha voluto parlare chiaro, spiegare bene cosa stesse attraversando in quel momento della vita: “Si chiama bulimia ma io non lo sapevo. La bulimia per me non era il problema, era la soluzione. Il mio modo di dimagrire senza sacrifici mangiando tutto quello che volevo. Certo, una parte di me intuiva che era un segnale, che stavo cercando di toccare il fondo perché mi fosse evidente che avevo preso una direzione sbagliata. Ma più mi vedevo grassa e più mangiavo”.

Anni difficili, in cui non riusciva ad amare il suo aspetto: “Io mi vedevo un mostro”, si legge ancora nel passaggio della sua autobiografia pubblicata da La Nave di Teseo. E Federica ha voluto dare un nome anche a questo: “Dismorfia. È la malattia per cui non riesci a vederti come sei davvero. Lo specchio riflette l’immagine prodotta dal tuo inconscio, dalle tue ossessioni. Quella che vedi non sei tu, ma la proiezione della tua paura, della tua insicurezza”.

Federica e le altre, le vip che hanno parlato di bulimia

Parlare delle cose, aprirsi, cercare contatti e aiutarsi: diverse donne del mondo dello spettacolo si sono raccontate, hanno aperto il proprio cuore rivelando periodi difficili del passato.

Come dimenticare Ambra Angiolini che, del suo disturbo alimentare, ne ha parlato a lungo e si è aperta a riguardo in più di un’occasione, sia in un libro (InFame) che in interviste: “È come avere un tumore dell’anima”, ha definito la bulimia di recente in un’intervista rilasciata a Sette del Corriere della Sera, ripercorrendo anche la scena che l’aveva colpita e che aveva deciso di replicare.

E poi Jane Fonda, straordinaria attrice e attivista. Anche lei ha sofferto di disturbi alimentari e ne ha parlato, sottolineando: “Sembrava così innocente all’inizio, così innocuo” aveva detto, per poi aggiungere: “Quello di cui non ti rendi conto è che diventa una terribile dipendenza che prende il sopravvento sulla tua vita”.

Testimonianze che aiutano a riflettere e che ci ricordano l’importanza della condivisione. Proprio come ha fatto Federica Pellegrini nella sua autobiografia, in cui ripercorre (anche) i momenti più difficili.