A distanza di due anni dalla perdita di uno degli uomini più importanti della sua vita, Emma Marrone torna a scrivere qualche parola per ricordare con affetto suo papà Rosario. La cantante ha infatti deciso di condividere sui suoi canali social una lettera commovente indirizzata a quell’uomo che l’ha sempre sostenuta e inondata di affetto.
Emma, la dolce lettera per ricordare papà Rosario
Sono passati due anni dalla morte di Rosario Marrone, il papà di Emma. L’uomo, che all’epoca aveva 66 anni, è mancato a settembre 2022 dopo aver combattuto contro la leucemia. Infermiere, poi dirigente sanitario e impegnato nella politica locale di Aradeo, Rosario era conosciuto come un uomo forte, schietto, molto amato da chiunque avesse avuto modo di conoscerlo.
Rosario è stato una figura cardine nella vita di Emma, un punto di riferimento stabile e sicuro che le ha permesso di crescere e realizzarsi sia come donna che come artista. Ancora oggi, a distanza di due anni, la sua assenza è una ferita aperta, un vuoto difficile da colmare per la cantante, che sente profondamente la mancanza di quell’affetto e di quel sostegno che solo un padre può dare.
Alla vigilia dell’anniversario della sua morte, Emma ha deciso di ricordarlo con una dedica molto commovente condivisa sul suo profilo Instagram: “Voglio ricordarti oggi papà. Non domani. Perché la morte non esiste. Forse è solo un’invenzione. Il dolore invece esiste ed aumenta ogni giorno. Si impara solo a gestirlo. Si impara a conviverci ogni giorno. Io salgo sul palco papà. Come avresti voluto tu. L’amore della gente mi aiuterà a superare queste brutte giornate. Ti amo Ros”.
Emma Marrone e il legame con papà Rosario
Un messaggio ricco di significato poi concluso con: “Le notti in cui piangevi accanto a me io conservavo le tue lacrime” e sotto cui moltissimi hanno voluto dimostrare grande vicinanza alla cantante che non ha mai nascosto il legame speciale con quel padre che ha sempre creduto in lei, spronandola per arrivare a realizzare i suoi sogni.
Rosario, infatti, era un grande amante della musica: oltre a suonare insieme ad alcuni gruppi, era stato proprio lui a “scoprire” il grande talento di Emma. “Mi ha scoperto che cantavo di nascosto nella mia cameretta. Da quando avevo 10 anni, ha cominciato a portarmi in giro a fare le serate, all’inizio facevo solo la corista, poi la solista”. Aveva raccontato la cantante in un’intervista a Domenica In.
Poi la malattia, e la volontà di Emma di provare a stargli accanto il più possibile rimandando gli impegni lavorativi. A distanza di qualche giorno dalla sua morte, Emma aveva poi deciso di mettere un punto al silenzio e di parlare della malattia di Rosario lanciando un appello alle tante persone in apprensione per lei: “A tutte quelle persone che in questi giorni mi stanno chiedendo cosa possono fare per me, ecco. Qualcosa da fare c’è. Informatevi su come fare per diventare donatori di midollo, perché questo Paese ne ha tanto bisogno. Aiutare gli altri significa aiutare se stessi. Più siamo e più vite possiamo salvare nel minor tempo possibile. Ecco cosa dobbiamo fare tutti. Per noi, per la vita”.