Elon Musk arricchisce ulteriormente il suo personale Pantheon con un nuovo erede. Il magnate, negli ultimi tempi più incline a impartire ordini che a ispirare, ha ufficialmente dato il benvenuto al 14esimo figlio, il quarto con Shivon Zilis, dirigente di Neuralink. E siccome l’impronta del passato non può mai mancare, il nome scelto per il neonato, Seldon Lycurgus, conferma l’ossessione per l’antichità classica. Si tratta infatti di un nome di origine spartana.
L’annuncio di Shivon Zilis su X
Shivon Zilis ha annunciato la nascita con un post su X, il social di Musk che da piattaforma di dibattito è diventato il suo feudo digitale, dove il culto della personalità è moneta corrente. “Ha il fisico di un colosso e un grande cuore d’oro. Lo amo tanto“, ha scritto la 38enne, mentre Musk, fedele alla sua estetica minimalista in fatto di emozioni, si è limitato a un’emoji a forma di cuore.
Il mistero sui figli di Musk
Il numero esatto dei discendenti del patron di Tesla è sempre più avvolto nel mistero. Si scoprono figli con la stessa regolarità con cui vengono licenziati i dipendenti delle sue aziende. L’arrivo di Seldon segue di pochi giorni la notizia dell’esistenza di un 13esimo figlio, ignoto fino a poco tempo fa.
Le vicende familiari di Musk sembrano seguire la stessa logica delle sue aziende: mosse imprevedibili, annunci che arrivano a scoppio ritardato e una comunicazione studiata per alimentare il mito. Bloomberg aveva già rivelato nel 2024 che Musk e Zilis avevano avuto in gran segreto un terzo figlio all’inizio dell’anno, dopo la nascita di due gemelli nel 2021.
Quando la notizia è emersa, il miliardario ha risposto con la sua solita nonchalance: “Per quanto riguarda ‘padre segretamente’, questo è… falso. Tutti i nostri amici e familiari lo sanno”.
Un’idea di paternità che sembra un esperimento
Tra nomi ispirati all’antichità, un’autorità esercitata con piglio imperiale e una gestione della vita privata che sembra scritta da un autore di tragedie greche, Musk continua a scolpire la propria immagine tra grandezza e follia. Ultimamente è tornato alla ribalta perché la cantante Grimes lo ha implorato di occuparsi del figlio avuto insieme.
Forse una semplice stravaganza, forse un’ennesima dichiarazione d’intenti. Di certo, la saga familiare di Musk ha sempre più le tinte di una dinastia in cui il potere, vero o presunto, è un tratto ereditario e il comando si esercita senza troppi riguardi.
Il suo regno digitale e imprenditoriale vacilla sotto il peso di decisioni tanto titaniche quanto imprevedibili, mentre la sua eredità, più che un patrimonio, sembra un mosaico di ambizioni smisurate e trovate scenografiche.