Divorzio Bova-Rocio, lui si affida all’ex suocera per la separazione: “Lo definì degenerato”

Nel pieno del trambusto mediatico e legale, Raoul Bova sceglie di affidarsi a Annamaria Bernardini De Pace, avvocata e sua ex suocera

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

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Nel marasma che ha travolto Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales dopo la divulgazione dei messaggi e degli audio che l’attore avrebbe inviato a Martina Ceretti, ora Raoul sta pensando a come gestire la situazione a livello legale. Per affrontare al meglio questo momento delicato, ha deciso di affidarsi all’avvocata Annamaria Bernardini De Pace, una professionista di alto livello già legata all’attore per un motivo particolare: è la madre della sua ex moglie, Chiara Giordano.

Una scelta che, sin dalle prime battute, sembra rivelarsi potenzialmente vincente, vista la professionalità della legale: “Sono orgogliosa di lui, ha denunciato senza cedere a ricatti che molti accettano per non avere danni reputazionali”, ha spiegato la Bernardini De Pace.

Raoul Bova sceglie l’ex suocera per le questioni legali

Dopo tanto rumore mediatico e numerose indiscrezioni, le questioni legate al caso che vede protagonista Raoul Bova iniziano finalmente ad avere dei risvolti concreti. L’attore, finito al centro della bolla mediatica a causa di alcuni messaggi personali indirizzati a Martina Ceretti e divulgati da Fabrizio Corona, si sta muovendo per gestire la situazione attraverso vie legali.

Per farlo, ha scelto come supporto un nome familiare: Annamaria Bernardini De Pace. L’avvocata divorzista dei vip è nota, infatti, anche per essere l’ex suocera dell’attore: in passato aveva seguito il divorzio di sua figlia Chiara Giordano, definendo in una lettera aperta il genero come un “ex genero degenerato”.

Annamaria Bernardini De Pace: foto con le figlie Chiara e Francesca
IPA
Annamaria Bernardini De Pace posa con le figlie Chiara (ex moglie di Bova) e Francesca

Un dissenso che, almeno per il momento, sembra essere stato superato. L’avvocata, infatti, parlando del suo assistito ha raccontato: “Raoul mi ha telefonato spiegando quanto era accaduto e chiedendomi ‘Mi aiuti?’. Bova e mia figlia non sono più uniti come coppia ma lo sono come genitori. E poi io sono una divorzista, non sono una s***za”.

La legale seguirà Bova su diversi aspetti, tra cui le questioni relative all’affidamento dei figli avuti dall’amore con Rocío Muñoz Morales, un tema molto delicato e importante per l’attore in questo momento.

Le parole di Annamaria Bernardini De Pace su Raoul Bova

A poche ore dall’annuncio dell’incarico, Annamaria Bernardini De Pace ha condiviso una lucida analisi della situazione vissuta da Raoul Bova: “Oltre ai ricatti, nel momento in cui quelle chat e quegli audio sono stati diffusi vengono commessi altri reati, che hanno giustificato il nostro ricorso al Garante. Tutta questa storia è comunque una vicenda vergognosa, nella quale Raoul si è comportato da persona per bene, che ha deciso di denunciare anziché pagare come fa la maggior parte dei personaggi famosi allo scopo di difendere il danno reputazionale”.

Il passato e il turbolento divorzio con Chiara Giordano sembrano solo un ricordo: “Sono tensioni normali che riguardano uno specifico momento, ma di fronte all’intelligenza delle persone le cose si superano. Non ho mai avuto nulla contro di lui, ma è chiaro che con il cuore ero con mia figlia. Inoltre i media hanno manipolato parecchio le vicende di quel divorzio, facendo riferimento ad una lettera risalente ad un anno prima che loro si lasciassero”, ha aggiunto De Pace.

Sempre riferendosi a Bova, l’avvocata civilista ha aggiunto: “I miei nipoti hanno una nonna che è orgogliosa di quello che ha fatto il loro padre, cioè del fatto che ha denunciato quei ricatti. Del resto non a caso ha interpretato come attore il ruolo del capitano Ultimo per tanti anni”.

Raoul Bova e l’esposto al Garante per la Privacy

Oltre alle questioni civili e personali, Raoul ha deciso di procedere anche contro la diffusione degli audio e dei messaggi privati che avrebbe inviato a Martina Ceretti.

L’avvocata lo ha assistito nel deposito di un esposto al Garante per la Privacy, una mossa che mira a coinvolgere grandi nomi come Fabrizio Corona, Meta, Google, YouTube, TikTok, X, Ryanair, SSC Napoli e Torino FC, accusati di aver in qualche modo divulgato e contribuito a rendere virale la questione.

Il documento, che elenca le norme violate, sottolinea che i contenuti non sono stati diffusi con il consenso dell’attore e che la mossa non ha alcuna finalità lecita. Si tratta di una questione che, oltre a danneggiare la visibilità e l’immagine di Bova, colpisce anche la sua famiglia: i suoi figli, di cui due minorenni, stanno inevitabilmente facendo i conti con questa situazione difficile e invasiva.

Per questo motivo, l’attore chiede la rimozione immediata di tutti i contenuti dalle piattaforme social e dai motori di ricerca, la deindicizzazione globale dai risultati web e l’applicazione di sanzioni amministrative per tutti i soggetti coinvolti, con la speranza di porre fine a questo continuo susseguirsi di notizie e indiscrezioni.

Parlando invece della questione degli audio, l’avvocata spiega: “Abbiamo già denunciato con l’avvocato David Leggi il tentativo di estorsione, c’è il giudice che sta valutando. Chi ha mandato gli audio dalla Spagna a Corona? Non si capisce ma ce lo dirà il magistrato”.