Nel marasma che ha travolto Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales dopo la divulgazione dei messaggi e degli audio che l’attore avrebbe inviato a Martina Ceretti, ora Raoul sta pensando a come gestire la situazione a livello legale. Per affrontare al meglio questo momento delicato, ha deciso di affidarsi all’avvocata Annamaria Bernardini De Pace, una professionista di alto livello già legata all’attore per un motivo particolare: è la madre della sua ex moglie, Chiara Giordano.
Una scelta che, sin dalle prime battute, sembra rivelarsi potenzialmente vincente, vista la professionalità della legale: “Sono orgogliosa di lui, ha denunciato senza cedere a ricatti che molti accettano per non avere danni reputazionali”, ha spiegato la Bernardini De Pace.
Raoul Bova sceglie l’ex suocera per le questioni legali
Dopo tanto rumore mediatico e numerose indiscrezioni, le questioni legate al caso che vede protagonista Raoul Bova iniziano finalmente ad avere dei risvolti concreti. L’attore, finito al centro della bolla mediatica a causa di alcuni messaggi personali indirizzati a Martina Ceretti e divulgati da Fabrizio Corona, si sta muovendo per gestire la situazione attraverso vie legali.
Per farlo, ha scelto come supporto un nome familiare: Annamaria Bernardini De Pace. L’avvocata divorzista dei vip è nota, infatti, anche per essere l’ex suocera dell’attore: in passato aveva seguito il divorzio di sua figlia Chiara Giordano, definendo in una lettera aperta il genero come un “ex genero degenerato”.

Un dissenso che, almeno per il momento, sembra essere stato superato. L’avvocata, infatti, parlando del suo assistito ha raccontato: “Raoul mi ha telefonato spiegando quanto era accaduto e chiedendomi ‘Mi aiuti?’. Bova e mia figlia non sono più uniti come coppia ma lo sono come genitori. E poi io sono una divorzista, non sono una s***za”.
La legale seguirà Bova su diversi aspetti, tra cui le questioni relative all’affidamento dei figli avuti dall’amore con Rocío Muñoz Morales, un tema molto delicato e importante per l’attore in questo momento.
Le parole di Annamaria Bernardini De Pace su Raoul Bova
A poche ore dall’annuncio dell’incarico, Annamaria Bernardini De Pace ha condiviso una lucida analisi della situazione vissuta da Raoul Bova: “Oltre ai ricatti, nel momento in cui quelle chat e quegli audio sono stati diffusi vengono commessi altri reati, che hanno giustificato il nostro ricorso al Garante. Tutta questa storia è comunque una vicenda vergognosa, nella quale Raoul si è comportato da persona per bene, che ha deciso di denunciare anziché pagare come fa la maggior parte dei personaggi famosi allo scopo di difendere il danno reputazionale”.
Il passato e il turbolento divorzio con Chiara Giordano sembrano solo un ricordo: “Sono tensioni normali che riguardano uno specifico momento, ma di fronte all’intelligenza delle persone le cose si superano. Non ho mai avuto nulla contro di lui, ma è chiaro che con il cuore ero con mia figlia. Inoltre i media hanno manipolato parecchio le vicende di quel divorzio, facendo riferimento ad una lettera risalente ad un anno prima che loro si lasciassero”, ha aggiunto De Pace.
Sempre riferendosi a Bova, l’avvocata civilista ha aggiunto: “I miei nipoti hanno una nonna che è orgogliosa di quello che ha fatto il loro padre, cioè del fatto che ha denunciato quei ricatti. Del resto non a caso ha interpretato come attore il ruolo del capitano Ultimo per tanti anni”.
Raoul Bova e l’esposto al Garante per la Privacy
Oltre alle questioni civili e personali, Raoul ha deciso di procedere anche contro la diffusione degli audio e dei messaggi privati che avrebbe inviato a Martina Ceretti.
L’avvocata lo ha assistito nel deposito di un esposto al Garante per la Privacy, una mossa che mira a coinvolgere grandi nomi come Fabrizio Corona, Meta, Google, YouTube, TikTok, X, Ryanair, SSC Napoli e Torino FC, accusati di aver in qualche modo divulgato e contribuito a rendere virale la questione.
Il documento, che elenca le norme violate, sottolinea che i contenuti non sono stati diffusi con il consenso dell’attore e che la mossa non ha alcuna finalità lecita. Si tratta di una questione che, oltre a danneggiare la visibilità e l’immagine di Bova, colpisce anche la sua famiglia: i suoi figli, di cui due minorenni, stanno inevitabilmente facendo i conti con questa situazione difficile e invasiva.
Per questo motivo, l’attore chiede la rimozione immediata di tutti i contenuti dalle piattaforme social e dai motori di ricerca, la deindicizzazione globale dai risultati web e l’applicazione di sanzioni amministrative per tutti i soggetti coinvolti, con la speranza di porre fine a questo continuo susseguirsi di notizie e indiscrezioni.
Parlando invece della questione degli audio, l’avvocata spiega: “Abbiamo già denunciato con l’avvocato David Leggi il tentativo di estorsione, c’è il giudice che sta valutando. Chi ha mandato gli audio dalla Spagna a Corona? Non si capisce ma ce lo dirà il magistrato”.