Bianca Atzei: “Quando Max Biaggi mi ha sorriso sono tornata a vivere”

Bianca Atzei racconta il dramma vissuto dopo l'incidente di Max Biaggi, dal dolore alla rinascita, grazie alla speranza e all'amore

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Redazione

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Pubblicato: 5 Luglio 2017 13:12

In un’intervista al settimanale “Oggi”, Bianca Atzei torna a parlare dell’incidente gravissimo in cui è rimasto coinvolto Max Biaggi e della paura di perdere il fidanzato, dopo la corsa in ospedale e una delicata operazione al polmone.

“Siamo usciti da un incubo. E lo abbiamo fatto tenendoci per mano – ha spiegato la cantante, che non ha nascosto l’ansia che l’attanagliava durante la degenza di Max Biaggi nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Camillo di Roma -. Mi sono trovata a lottare contro un nemico potentissimo: la paura di perdere la persona che amo, un tema di cui ho parlato anche nelle mie canzoni”.

Nonostante ciò Bianca Atzei non ha mai perso il sorriso e la speranza che il pilota avrebbe superato quei momenti difficili. “Dopo la seconda operazione al polmone, al risveglio mi ha regalato il primo sorriso ed è stato un sollievo immenso – ha raccontato -. Perché sì, devo ammetterlo: all’inizio è stata durissima”.

Davanti alle difficoltà l’artista ha scoperto l’affetto dei fan, ma è anche rimasta delusa da qualcuno che non le è rimasto accanto come avrebbe dovuto. “Una persona che ritenevo un grande amico e che invece, purtroppo, è stata una grande delusione. Mi ha fatto stare male, ma è meglio non pensarci” ha confessato.

La Atzei ha anche parlato con molta tranquillità di Eleonora Pedron, ex di Max Biaggi da cui ha avuto due figli. La modella e attrice ha fatto visita al pilota mentre era in ospedale: “L’ho trovata una cosa molto naturale – ha svelato -. Con Eleonora ci conosciamo: è la mamma dei figli di Max. Ho molto rispetto per lei e adoro i loro bambini”.

Qualche giorno fa Max Biaggi, uscito dall’ospedale, aveva ringraziato Bianca Atzei, dedicandole un messaggio d’amore sui social. “Raramente nel nostro cammino si incontrano anime gemelle o pseudo angeli – aveva scritto -. Beh! Io l’ho trovato e mi ha fatto sentire tutta la sua positività ,amore, e ogni volta che mi stringeva la mano quando ero in fin di vita o mi accennava un sorriso io come un bambino adolescente mi illuminavo di immenso. È una sensazione complicata per me da descrivere ma è stata la miglior cura che potessi mai avere. Questo angelo si chiama Bianca, la mia Bianca capace di sorprendermi con la sua caparbietà e devozione verso l’uomo che ama”.