Così Achille Costacurta, il figlio di Martina Colombari, ci ricasca, perché è ancora polemica

Achille Costacurta tra selfie provocatori e musica controversa su Instagram: un atto di ribellione o solo ricerca di attenzione? Il web si divide

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Pubblicato: 14 Novembre 2024 18:36

Achille Costacurta, figlio diciannovenne di Martina Colombari e dell’ex calciatore Billy Costacurta, non smette di suscitare clamore. Il giovane, che si è già fatto notare per ammissioni pubbliche su episodi poco limpidi e trascorsi giudiziari, ha di nuovo fatto parlare di sé su Instagram con una serie di storie che lasciano poco spazio all’immaginazione e molto alle polemiche.

Un selfie all’hotel di lusso con un dettaglio che scotta

Nelle ultime ore, Achille Costacurta ha scelto un palcoscenico d’eccezione per i suoi scatti: il Principe di Savoia, uno dei più blasonati hotel milanesi. Lì, con nonchalance, si è immortalato in ascensore, sfoggiando una sigaretta in mano, un dettaglio che ha subito colpito l’occhio dei suoi follower più attenti. Era accesa o no? Poco importa: quella sigaretta è diventata simbolo di un atteggiamento irriverente che ha generato un dibattito acceso, amplificato dal contesto esclusivo e dalla sua evidente ostentazione.

La colonna sonora che divide: quando la musica è tutt’altro che innocua

Come se il selfie provocatorio non fosse abbastanza, Achille ha scelto di accompagnarlo con un pezzo di Shiva, noto per testi che ritraggono senza filtri la gioventù urbana. La canzone, “non è easy“, riporta strofe che non potrebbero essere più dirette, con allusioni esplicite che includono sessismo e provocazioni senza mezzi termini. Una strofa, in particolare, ha acceso il dibattito: “Se la tipa non vuol farlo, se la scop*no i miei…”. Parole che stridono per volgarità e provocazione, spingendo molti a interrogarsi sul messaggio che Achille vuole trasmettere e sul perché di certe scelte.

Un frammento della cultura milanese che, nelle storie di Achille, diventa subito messaggio. Chi ne capta il significato, però, non è unanime: c’è chi lo interpreta come una ribellione e chi come una trasgressione fuori luogo.

Tra eccessi e rivendicazioni: il lato oscuro di un figlio d’arte

Achille non è certo nuovo a raccontarsi senza filtri. Il giovane Costacurta, che in passato ha ammesso di aver trascorso un periodo in un centro penale, ha spesso espresso disappunto per un’adolescenza fuori dagli schemi, complicata anche dal suo rapporto con i social media. Qualche mese fa, aveva stupito i fan con una serie di attacchi pubblici alla madre, salvo poi ritirare quelle accuse con un pubblico mea culpa.

In un’intervista, Achille ha rivelato quanto i social lo abbiano risucchiato in un circolo vizioso: “Per me i social network sono stati come un gioco d’azzardo”, ha raccontato. Un’autodipendenza digitale che lui stesso descrive come una trappola, da cui è riuscito a fuggire solo con grandi difficoltà. “Passavo le giornate sdraiato, con il telefono in mano, controllando i profili altrui per vedere cosa facessero. Volevo fare meglio di loro, sempre”. Una dichiarazione che suona come un’avvertenza per chi lo segue: dietro ai selfie, ai filtri e alla ribellione, si nasconde una battaglia tutt’altro che semplice.

Tra la protezione dei genitori e la voglia di libertà: il dilemma di una ribellione

Il ritorno di Achille sui social e i suoi contenuti spesso controversi hanno spinto molti a interrogarsi sul ruolo di Martina Colombari e Billy Costacurta nella gestione di una situazione che sembra sfuggire di mano. Le critiche alla madre di Achille non mancano: alcuni le rimproverano di aver cresciuto un figlio viziato, protetto da qualsiasi critica eccessiva. Ma è davvero così semplice? La loro presenza nella vita del figlio è costante, ma la complessità del rapporto sembra aver portato Achille a cercare una strada propria, fatta di provocazioni e dichiarazioni forti.

D’altra parte, è difficile giudicare due genitori che tentano di proteggere il proprio figlio dall’esposizione mediatica e da un mondo social spietato. La sensazione è che Achille stia cercando un’identità al di fuori delle etichette e del ruolo di “figlio di”. E il suo atteggiamento, sospeso tra ribellione e insicurezze, continua a destare un certo interesse.