Paola Ferrari torna sulle molestie subite: “Non perdono me stessa”

Paola Ferrari è tornata nel salotto di "Oggi è un altro giorno" e ha raccontato di aver subito molestie, qualcosa per cui non riesce a perdonarsi

Foto di Nicoletta Fersini

Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Paola Ferrari è una vera forza della natura. Una donna tenace, mamma amorevole e professionista di grande preparazione ed eleganza. Diciamo pure che quando si è definita una “mosca bianca” a Oggi è un altro giorno, ospite della puntata del 26 aprile 2023, non avrebbe potuto trovare termine più calzante. Ma dietro l’armatura luccicante di questa donna guerriera si nasconde un passato le cui crepe non sono mai guarite del tutto, anche in merito alle molestie subite. Una nuova occasione per parlarne, ma soprattutto per lanciare un importante messaggio.

“Oggi è un altro giorno”, Paola Ferrari e le molestie subite

La violenza sulle donne è un tema caldo di questa epoca, costellata di vicende ed episodi che fanno rabbrividire. Donne giovanissime e meno giovani, compagne di vita e mogli, madri e professioniste di ogni settore: non importa da dove si provenga o dove si stia andando, le molestie e gli orchi che le compiono non guardano in faccia a nessuno.

Paola Ferrari è tornata a parlare di questo argomento di certo non facile a Oggi è un altro giorno, ospite di Serena Bortone nel pomeriggio di Rai 1. I suoi occhi sono quelli di una donna forte e orgogliosa di ciò che è diventata, dei propri successi e soprattutto della famiglia che ha costruito con tanto impegno e amore, ma è impossibile non intravedere un velo di malinconia e tristezza quando i ricordi si fanno dolorosi.

Mi è capitato parecchie volte – ha raccontato alla collega, riferendosi alle molestie subite anche sul luogo di lavoro -. Il problema è che ancora oggi raramente queste cose vengono rese pubbliche, perché non te la senti di affrontare qualcosa di così complicato. Purtroppo è ancora così e non so quando questo mal costume passerà di moda”. Poi ha aggiunto un dettaglio che ancora oggi le pesa come un macigno: “Quando avevo di fronte persone troppo potenti ho cercato di far finta di niente. (…) Non perdono me stessa perché avrei voluto essere stata più coraggiosa, però a volte pensi ‘meglio che stai zitta’”.

Un importante messaggio per le vittime di violenza

Quelli pronunciati da Paola Ferrari sono il risultato di ricordi spiacevoli, momenti bui e rimpianti. Elementi che, purtroppo, sono comuni a molte vittime di violenza e molestie che, sentendosi deboli e sole, non trovano la forza per denunciare e farla pagare a chi ha osato anche solo sfiorarle con un dito.

Non è mai facile e non possiamo giudicare, pensiero del quale è fermamente convinta anche la giornalista sportiva che ha aggiunto: “Non critico chi non ha la forza di denunciare, anche se bisogna farlo. (…) Bisogna sempre essere ferme nel dire di ‘no’, non lasciare il dubbio, altrimenti ti tormentano. Bisogna denunciare sempre, soprattutto quando ci sono situazioni ambigue e pericolose”.

Bisogna denunciare, ma anche educare le nuove generazioni a un rispetto di cui talvolta sembrano esser vuote le riserve. Ed è proprio alla luce delle esperienze vissute che Paola Ferrari si è sempre sentita particolarmente responsabile in merito all’educazione del figlio Alessandro, oggi 24enne: essere mamma vuol dire trasmettere dei valori buoni e salutari, consentire al proprio bambino di diventare un adulto consapevole e votato alla giustizia. Un pensiero che proviene da una donna che non ha mai goduto dell’amore di una madre e vissuto un’infanzia da incubo. Pensiero che, a maggior ragione, le fa molto onore.