Arianna Del Giaccio, classe 2002, in arte Ariete, la cantante giovanissima rivelazione di Sanremo 2023, che non ha mai fatto mistero della propria omosessualità, ospite alle Iene ha pronunciato un monologo di denuncia contro la realtà ancora molto dura della comunità LGBTQ+. Essere trans, o gay, oggi, in Italia, significa essere ancora vittima di pregiudizi, bullismo, violenze fisiche e psicologiche spesso troppo difficili da sopportare. Ariete ne parla apertamente, e rivolge un appello.
“Ma non l senti la responsabilità?”. Questa è la domanda che mi fanno di più. Vogliono sapere se mi sento portavoce di qualcosa. Da ragazza di 20 anni felice, amata, libera, sono sempre rimasta lì, con la coda tra le gambe, a cercare un risposta.
“Posso davvero farmi portavoce di qualcosa? Lasciare una impronta importante?”. Oggi ci provo e voglio parlarvi della cruda realtà che sta dietro la comunità Lgbtq+, fuori dalla bolla dei social e della sensibilizzazione. La realtà di un ragazza transessuale o di una ragazza omosessuale che sentono tutti i giorni il peso di chi non li accetta, delle cicatrici tenute nascoste. La realtà di chi non c’è più.
Febbraio 2023: a Frosinone una ventenne lesbica viene travolta da sputi, schiaffi e insulti dalla madre. “Preferirei una figlia morta”.
Ottobre 2022: in provincia di Como un cameriere di 23 anni viene minacciato con espressioni omofobe, inseguito, massacrato di botte e finisce in ospedale con trauma cranico:
Ancora ottobre 2022: Naomi, donna trans 47enne, viene trovata morta in una camera d’albergo.
Sempre ottobre 2022: per la terza volte nello stesso mese, Chiara, transgendere di 19 anni, si suicida a Napoli dopo aver subito violenza, bullismo ed emarginazione.
Queste sono solo alcune delle storie emerse, dichiarate. Poi ci sono i tanti che soffrono in silenzio e io voglio parlare per loro, per far emergere la loro voce. Non aspettate a chiedere aiuto, ci sono associazioni online come Gay Help che possono darvi aiuto da subito Basta una telefonata allo 800 713 713.
“Ma non la senti la responsabilità?” Sì, la sento, per le cose giuste, vere. Per Naomi, Chiara e chissà quanti altri. Per gli esseri umani. Per non dimenticarcene mai