Morto Enzo Staiola, il bambino protagonista di Ladri di biciclette

Enzo Staiola, noto per aver recitato da bambino in "Ladri di biciclette", è morto a 85 anni

Foto di Anna Verrillo

Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Pubblicato: 5 Giugno 2025 16:39

Si è spento a 85 anni Enzo Staiola, indimenticabile protagonista del film Ladri di biciclette. L’attore fu scelto da Vittorio De Sica quando aveva solo 7 anni per interpretare il piccolo Bruno nel manifesto del neorealismo: un ruolo che per intensità e spontaneità è entrato di diritto nella storia del cinema.

Chi era Enzo Staiola

Enzo Staiola nacqua a Roma nel 1939, e crebbe nel quartiere di Garbatella. Si avvicinò al mondo del cinema quasi per caso: fu notato mentre giocava con alcuni amici dal regista Vittorio De Sica, che lo scritturò per il ruolo di Bruno, figlio dell’attacchino di manifesti Antonio Ricci nel capolavoro Ladri di Biciclette. La pellicola consacrò Staiola come uno tra gli attori-bambini più richiesti del periodo: Enzo recitò anche accanto a Gina Lollobrigida, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, in film come Cuori senza frontiere, Vulcano, Altri tempi, fino a La contessa scalza di Joseph L. Mankiewicz.

Enzo Staiola in "Ladri di biciclette"
Ansa Foto
Enzo Staiola in “Ladri di biciclette”

Negli anni ’60 l’attore lasciò il cinema per una vita da impiegato del catasto e divenne poi insegnante di matematica. Tornò sul grande schermo per una piccola comparsa nel 1977 nel film La ragazza dal pigiama giallo di Flavio Mogherini. Parlando del suo passato di artista, Staiola non ha mai utilizzato un tono malinconico: “Non ho mai voluto diventare un attore professionista. Alla fine, era una gran rottura. Da piccolo non potevo mai giocare con i miei amici perché se mi facevo un segno in faccia poi non potevo più fare i film. Poi era anche un po’ noioso, i tempi del cinema sono lunghissimi. Non sono un mito, diciamo che in una vita molto normale c’è stato un periodo eccezionale” ha raccontato in un’intervista a Repubblica.

Enzo ha trascorso gli ultimi anni della sua vita nel quartiere di Garbatella: spesso lo si incontrava per strada, sempre disponibile a condividere con qualche curioso un aneddoto della sua incredibile vita sul set. Si è spento a 85 anni mercoledì 4 giugno all’ospedale Fatebenefratelli. I funerali verranno celebrati venerdì 6 giugno alla chiesa San Francesco Saverio in piazza Domenico Sauli.

L’incontro di Enzo Staiola con Vittorio De Sica

Il nome di Enzo Staiola resterà sempre indissolubilmente legato al film Ladri di biciclette: nella pellicola, l’attore vestiva i panni del piccolo Bruno, un bambino di 7 anni impegnato accanto al padre Antonio Ricci in un viaggio nella Roma del dopoguerra alla ricerca di una preziosa bicicletta che gli era stata rubata. Il film, considerato un capolavoro della settima arte, vinse l’Oscar per il miglior film straniero, il Bafta, il Golden Globe, cinque Nastri d’argento e il plauso eterno della cinematografia internazionale, da André Bazin a Francois Truffaut, da Steven Spielberg a Martin Scorsese.

Per ottenere una performance indimenticabile dal suo giovane interprete, pare che De Sica utilizzasse anche metodi poco ortodossi, umiliandolo davanti alla troupe o accendendogli delle sigarette sotto gli occhi. Trucchi del mestiere che non hanno però compromesso il ricordo del grande regista: “Per me Vittorio era come un padre, mi voleva davvero tanto bene, anche perché sul set con un bambino ci vuole molta delicatezza. Era solito recitare la scena davanti a me, poi si sedeva e mi guardava mentre la ripetevo. Mi disse che mi aveva scelto per i miei occhi” ha ricordato Staiola in un’altra intervista.