Laura Pausini torna al suo pubblico con un nuovo progetto musicale che anticipa due anni ricchi di musica. Esce oggi, venerdì 12 settembre, La mia storia tra le dita, il nuovo singolo disponibile in quattro lingue: italiano, spagnolo (Mi historia entre tus dedos), portoghese (Quem de nós dois) e francese (Mon histoire entre les doigts). Un’uscita corale, accompagnata dal videoclip firmato da Gaetano Morbioli per Run Multimedia, che conferma la dimensione internazionale dell’artista romagnola e che da sempre sa parlare a pubblici diversi senza tradire la propria identità.
Il brano non è inedito, ma una reinterpretazione di un classico del cantautorato italiano. La canzone di Gianluca Grignani, pubblicata nel 1994, è infatti diventata nel tempo una delle ballate più amate degli anni Novanta. Pausini sceglie di rileggerla con arrangiamenti curati da Paolo Carta e con un approccio vocale che le permette di restituire nuova profondità a un testo già perfetto nella versione originale.
Il significato della canzone
Firmata da Gianluca Grignani e Massimo Luca, La mia storia tra le dita racconta con intensità il momento fragile e doloroso della fine di una relazione. La voce che racconta è quella di un uomo che fatica ad accettare l’addio della donna amata, la quale sceglie di andarsene pur offrendogli l’illusione di un’amicizia futura. Lui, incapace di accontentarsi, mostra una vulnerabilità che si traduce in durezza solo apparente che tradisce un atteggiamento difensivo per mascherare la paura della solitudine.
Nel ritornello emerge con chiarezza la contraddizione del protagonista. Dietro la maschera di chi finge distacco si nasconde un bisogno disperato di riconciliazione. Chiede perdono, consapevole però che non arriverà. È proprio questa tensione tra orgoglio e resa, tra amore e abbandono, a rendere il brano universale e sempre attuale.
Un tour mondiale e un museo dedicato
L’uscita del singolo si inserisce in un calendario fitto di novità. Contestualmente sono stati aperti i biglietti per Io Canto / Yo Canto World Tour 2026/2027, l’undicesima tournée mondiale di Laura Pausini. Un percorso che partirà il 27 marzo da Pamplona, in Spagna, per attraversare l’Europa, l’America Latina e gli Stati Uniti, fino a toccare il Brasile e concludersi in Italia con una serie di grandi eventi negli stadi. Una dimostrazione della solidità di una carriera internazionale che da oltre trent’anni porta la sua voce sulle scene più prestigiose.
A suggellare questo momento, nei giorni scorsi a Solarolo è stato inaugurato il Laura Pausini Museum, la prima mostra permanente in Italia dedicata a un’artista donna della musica. Allestito nell’edificio che un tempo ospitava la famiglia Pausini e poi il fanclub ufficiale, il museo ripercorre premi, abiti iconici e momenti indimenticabili della carriera, anche scorci intimi e meno noti. Un luogo che si candida a diventare meta di pellegrinaggio per i fan di tutto il mondo.
La scelta di riportare alla luce La mia storia tra le dita non è casuale. Laura Pausini si muove in un equilibrio sottile tra celebrazione del passato e apertura al futuro. Se da un lato rende omaggio a un brano che ha segnato una generazione, dall’altro prepara il terreno per Io Canto 2, il nuovo album atteso nei prossimi mesi per Warner Music. Un progetto che promette di intrecciare cover e inediti, dando continuità a una discografia che ha fatto della contaminazione linguistica e stilistica il suo marchio di fabbrica.
Il testo di La mia storia tra le dita
Sai penso cheNon sia stato inutileStare insieme a teOkay te ne vaiDecisione discutibileMa sì, lo so, lo saiAlmeno resta qui per questa seraMa no che non ci provo stai sicuraPuò darsi già mi senta troppo soloPerché conosco quel sorrisoDi chi ha già decisoQuel sorriso già una voltaMi ha aperto il paradisoSi dice chePer ogni uomoC’é un’altra come teE al posto mio quindiTu troverai qualcun’altroUguale, no non credo ioMa questa volta abbassi gli occhi e diciNoi resteremo sempre buoni amiciMa quali buoni amici maledettiIo un amico lo perdonoMentre a te ti amoPuò sembrarti anche banaleMa é un istinto naturaleE c’é una cosa che io non ti ho detto maiI miei problemi senza te si chiaman guaiEd é per questo che mi vedi fare il duroIn mezzo al mondo per sentirmi più sicuroE se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliatoRicorda a volte un uomo va anche perdonatoE invece tu, tu non mi lasci via d’uscitaE te ne vai con la mia storia fra le ditaOra che faiCerchi una scusaSe vuoi andare vaiTanto di meNon ti devi preoccupareMe la saprò cavareStasera scriverò una canzonePer soffocare dentro un’esplosioneSenza pensare troppo alle paroleParlerò di quel sorrisoDi chi ha già decisoQuel sorriso che una voltaMi ha aperto il paradisoE c’é una cosa che io non ti ho detto maiI miei problemi senza te si chiaman guaiEd é per questo che mi vedi fare il duroIn mezzo al mondo per sentirmi più sicuroE se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliatoRicorda a volte un uomo va anche perdonatoE invece tu, tu non mi lasci via d’uscitaE te ne vai con la mia storia fra le ditaNa, na na naNa, na na naNa, na na naNa, na na na