Quasi a metà settembre, Caterina Balivo propone una puntata che ha come tema cardine uno dei classici buoni propositi di settembre: rimettersi in forma. Affiancata da un po’ di ospiti in studio, si è affidata come suo solito ai consigli del professor Giorgio Calabrese.
Sguardo serio, camice bianco e posizione rialzata perché in collegamento e, dunque, proposto su un grande schermo. La procedura è la solita ed ecco qual è il corso da seguire, secondo il medico, e quali sorprese ha riservato questa puntata de La Volta Buona.
Tornare in forma dopo l’estate, voto: 6
Anna Moroni porta in studio delle crostatine “dietetiche”, che superano la prova di Calabrese. Il medico ci tiene però a sottolineare che occorre fare attenzione a cosa si mangia insieme al dolcetto che, a suo dire, dev’essere un extra decisamente occasionale.
Mentre chi in studio si gode soltanto il profumo ma evita di assaggiare perché “si rovina il rossetto”, Caterina Balivo ne approfitta per dare realmente inizio alla puntata con i 5 consigli per tornare in forma a settembre.
Tutto pronto? Non proprio, perché il professore non ricorda il copione e non riesce a leggere le grafiche. Quindi fa tutto la padrona di casa:
- reidratarsi;
- raddoppiare frutta e verdura, dimezzando cibi di natura proteica animale;
- non togliere i carboidrati;
- fare 10mila passi al giorno;
- proteggere bene la pelle.
Al netto del fatto che l’ultimo punto ha poco a che fare con la dieta, a meno che non ci siano risvolti segreti della crema solare che ignoriamo, possiamo dire che siamo ampiamente in territorio “consigli di Studio Aperto”.
Detto ciò, in sintesi, bevete tanta acqua, state lontani dalle bibite gasate e dolci, mangiate verdure, carne bianca e poca carne rossa e solo (pochi) salumi magri. Alternate il tutto e aggiungete pesce nel mix e 4-5 km al giorno di passeggiata (distanza che il professore ritiene di poter coprire in 40 minuti).
No al metodo Raz Degan, voto: 8
Si torna dalla pubblicità con un video tratto dai social di Raz Degan. La prima cosa che notiamo è l’ostinazione nell’apprendere l’italiano in maniera corretta, che neanche Ibrahimovic. La seconda è l’organizzazione di digiuni collettivi.
Che ne pensa il dottore? Come dargli torto quando, un po’ infastidito, si interroga sul fatto che un Vip, senza conoscenze e titoli, si cimenti in questi percorsi che possono avere conseguenze fisiche per chi lo segue: “Non sono cose serie e non sono salutiste. L’organismo ha bisogno di nutrirsi. Se seguiti, si può optare per una diminuzione degli alimenti ma non il digiuno”.
Maurizio Mattioli morto per la quarta volta, voto: 0
No, Maurizio Mattioli non sta creando un culto religioso che ruota intorno alle sue ripetute resurrezioni. Il famoso attore si è “soltanto” scontrato con la realtà di scherzi online decisamente offensivi e dolorosi.
Per la quarta volta è stata annunciata la sua morte sul web, per racimolare un po’ di click. Stanco di tutto questo, ha proceduto a denunciare e ha scoperto alcuni dei colpevoli, che erano arrivati anche ad affiggere un necrologio fasullo su un muro a Roma: “Ora tutti mi chiedono di non rovinarli, perché hanno moglie e figli”.
Come sta quindi Maurizio Mattioli? Benissimo, dopo aver perso ben 45 kg.
I disturbi alimentari di Samanta Togni, voto: 8
Importante il racconto di Samanta Togni, che si è soffermata su quelli che sono i campanelli d’allarme dei disturbi alimentari. Non è soltanto una questione di peso, anzi. Occorre scavare a fondo e indagare sulle ragioni.
Nel suo caso alla base c’era la sofferenza per una situazione delicata in casa. I suoi genitori si stavano separando e lei è fuggita prima a Londra e poi negli Stati Uniti. Al ritorno è stato innegabile il suo problema.
Aveva perso molto peso e per svariati mesi non aveva avuto il ciclo. Quando qualcuno le diceva quanto fosse dimagrita, lo viveva come uno splendido complimenti. Tutto è cambiato quando sua madre, impaurita, le ha mostrato due foto comparative: “Avevo perso la luce nello sguardo. I miei occhi erano spenti”.
Alberto Rossi, una vita da bocciato. Voto: 7
Dopo aver fatto vedere la sua prima scena in Un Posto al Sole, ormai quasi tre decenni fa, spazio a una bella curiosità sui suoi esordi. Studiava per diventare attore ma la famosa Silvio D’Amico lo bocciò. Provino pessimo, dice lui, e la Balivo legge il giudizio tremendo nei suoi riguardi: “No, neanche per rispetto della raccomandazione”.
Qualcuno aveva fatto il suo nome? Esattamente. Non scende nei dettagli ma Rossi spiega d’aver chiesto al padre di “segnalarlo”. Il suo provino fu però così orrendo (parole sue), da superare qualsiasi favore possibile.

L’anno dopo, dopo aver frequentato una scuola privata, si è ripresentato ed è entrato con le sue forze. Una buona notizia che un po’ aveva amareggiato suo padre, che forse avrebbe voluto per lui un futuro più certo, in quanto Ammiraglio: “Ho avuto mio padre sempre con la prua contro ma in maniera costruttiva”.
La paura per sua figlia Ada, voto: ∞
Citando sua figlia, Alberto Rossi inizia a lacrimare. Di colpo il discorso precedente svanisce e si parla di come lei oggi abbia 12 anni e stia bene, fortunatamente. Il suo nome è Ada e, tra le lacrime, il suo papà spiega che hanno rischiato di perderla.
Il tutto a causa di una sinusite che, dopo il Covid, è molto più rischiosa: “Lei è stata tre mesi in ospedale, anche in isolamento. Ha avuto qualcosa che in precedenza era molto raro e ora lo è meno, dopo il Covid. Dei batteri hanno raggiunto il cervello e hanno dovuto farle una craniotomia, a 10 anni”.
Ha poi voluto lanciare il suo appello a tutti i genitori: fidarsi sempre delle sensazioni dei propri figli. Se percepiscono che qualcosa non va, non si sbagliano. Loro sono invece intervenuti in ritardo, fidandosi di una prima visita errata, e hanno rischiato di veder crollare il loro mondo.