Paura a La vita in diretta su Rai1. Mentre la trasmissione era in onda l’inviata Barbara Di Palma è stata aggredita ed inseguita dal sedicente santone del Salento Kadir. Il conduttore Alberto Matano ha chiesto l’intervento immediato dei carabinieri: “Temo per l’incolumità di Barbara Di Palma. Stiamo facendo una diretta televisiva e non è immaginabile essere minacciati fisicamente in questo modo”, ha detto.
La vita in diretta, aggredita l’inviata di Alberto Matano
Lo spiacevole episodio è accaduto durante la puntata de La vita in diretta in onda giovedì 10 ottobre, seguita da 1.917.000 spettatori con il 21.3% di share. Prima però è stato mostrato un video registrato in cui Kadir ha colpito il microfono di Barbara Di Palma, facendolo cadere a terra, per poi urlarle contro. La Di Palma lo ha affrontato: “Questo è l’uomo? Tu saresti il Signore? Sei solo un violento. Tu sei il figlio di Dio? Questo è quello che vuoi insegnare ai posteri e a quei due poveri ragazzi che sono in casa con te?”, riferendosi ai suoi adepti.
Kadir ha replicato: “Io sono il signore degli eserciti, colui che vi strappa quel cuore di pietra”. Pronto il commento di Alberto Matano: “È evidente che questa persona è in preda a un vero e proprio delirio. È evidente che ha bisogno di aiuto. Quello che abbiamo visto è una violenza inammissibile”. Successivamente si è tornati in studio e Matano si è collegato con la sua inviata in Puglia che è apparsa visibilmente scossa.
“Mi guardavo le spalle perché Kadir si è appena allontanato. È stato violento e aggressivo non soltanto verbalmente ma anche fisicamente sia con me che con la collega. – ha spiegato la Di Palma – Ci ha strappato il microfono di mano, poi quelle parole dure. Abbiamo chiamato i carabinieri che ci hanno assicurato che manderanno una pattuglia perché hanno sentito anche le nostre voci abbastanza spaventate”.
Ad un certo punto Kadir è tornato e Matano ha espresso pubblicamente una certa preoccupazione: “L’importante è mantenere una distanza di sicurezza. Se dovesse avvicinarsi, ti prego di allontanarti anche se sarai costretta a chiudere il collegamento perché la tua incolumità è prioritaria in questo momento. Ti prego di non avvicinarti a questo signore che è pericoloso e violento”.
Alberto Matano chiama i carabinieri a La vita in diretta
Durante la puntata de La vita in diretta Kadir ha iniziato a seguire l’inviata, riprendendola con un cellulare. Alberto Matano ha chiesto così in diretta un intervento immediato dei carabinieri: “Scusate, prego la redazione di chiamare immediatamente i carabinieri. È una situazione non tollerabile. Sono veramente preoccupato per la nostra inviata, che è stata aggredita un attimo fa da questo signore”, ha affermato.
“Noi stiamo facendo una diretta in un luogo pubblico, non è immaginabile quello che sto vedendo. Vi prego redazione, altrimenti mi devo fermare perché temo per l’incolumità di Barbara Di Palma. Stiamo facendo una diretta televisiva e non è immaginabile essere minacciati fisicamente in questo modo. La misura è colma. Abbiamo chiamato? Bene, i carabinieri stanno arrivando“.
Chi è il santone Kadir
Kadir è un santone di Miggiano, in Puglia, che si spaccia per uno dei figli diretti di Dio e su cui la Procura di Lecce ha aperto un’indagine. L’uomo è stato denunciato dalle famiglie di alcune donne che si sono unite alla sua setta. In Salento ha costruito una piccola comunità, con regole precise e di cui lui è la guida. Controllo dei pasti, tanta preghiera e meditazione.
Come riporta La Repubblica, chi entra nella setta deve mollare il lavoro, avere rapporti sessuali e sentimentali con altri del gruppo e mangiare o bere in piccolissime quantità, con quattro giorni di digiuno “per purificare anima e corpo”. I genitori di un ragazzo che vive con il guru hanno presentato denuncia per violenza sessuale.
E nei giorni scorsi è arrivata una seconda denuncia, presentata da un’altra famiglia, per un episodio avvenuto nel 2022. Una donna di 36 anni ha percorso completamente nuda le strade del suo paese: la richiesta sarebbe arrivata direttamente dal santone come “sacrificio al Signore, pronta a rifarlo se le venisse richiesto”.