Entrare nel mondo del GF Vip per noi telespettatori è davvero molto semplice. Basta un click sul telecomando. Quando accendiamo la tv e ci sintonizziamo sui daytime o seguiamo le puntate in prima serata o, ancora, sbirciamo nella diretta h24 per vedere se accade qualcosa di particolare, dimentichiamo con facilità tutto quel che si cela dietro il bell’arredamento della Casa di Cinecittà. Ci sono venti anni di esperienza, studio, cambiamenti messi in atto da un team di persone nascoste ma più che presenti. Una di queste è Andrea Palazzo, autore e capoprogetto sin dalla primissima edizione che ha parlato di come il reality show sia cambiato nel corso degli anni.
Dal Grande Fratello al GF Vip, evoluzione del reality
Quando nel 2000 andò in onda per la prima volta il Grande Fratello, affidato alla conduzione di Daria Bignardi, il mondo televisivo è cambiato. Perché per la prima volta a essere protagonisti sul piccolo schermo non erano i volti noti dello spettacolo, ma gente come noi, senza alcun vezzo artistico. E già allora dietro le quinte del reality show c’era Andrea Palazzo, l’anima del Grande Fratello, se così possiamo dire.
Da quell’anno fatidico il Grande Fratello è cambiato, si è evoluto e ha cercato di offrire al pubblico un prodotto che ne attirasse l’attenzione, stuzzicandone la curiosità. Al punto da passare da reality dedicato ai Nip al GF Vip, che mette in gioco le celebs più o meno note. Il capoprogetto Andrea Palazzo ne ha parlato apertamente nell’intervista rilasciata al settimanale Oggi: “Credo che quella del Truman Show sia una suggestione più vicina al primo GF che a quello di adesso. Ora c’è una consapevole complicità tra chi si affida al gioco e noi, che facciamo una scommessa su quello che potrebbe succedere facendolo entrare in Casa”.
GF Vip, da reality show a “soap opera”
Soprattutto in questa sesta edizione del GF Vip, che si avvicina ormai alla sua conclusione (la finale è il 14 marzo), abbiamo assistito a dinamiche e “teatrini” che spesso ci hanno fatto balzare alla mente la definizione “soap opera”. Basti pensare al triangolo amoroso (o presunto tale) tra Alex Belli, Delia Duran e Soleil Sorge che ha praticamente retto gran parte di questa lunghissima edizione da record.
E se questa attitude da soap opera fosse già calcolata? Ancora una volta, da telespettatori, dimentichiamo cosa si cela dietro le quinte di un programma televisivo e che la macchina di un reality come il GF Vip è sapientemente “guidata” da persone come Andrea Palazzo, che tra l’altro è proprio colui che sceglie con cura e attenzione i concorrenti di ciascuna edizione. Basta leggere le sue parole per capirlo meglio: “All’inizio eravamo concentrati sulle dinamiche interne alla Casa – ha rivelato a Oggi -, ma dopo qualche anno le porte le abbiamo aperte e abbiamo fatto fare irruzione alla realtà: l’isolamento non bastava più, dal punto di vista narrativo. (…) A volte abbiamo fatto entrare anche persone con un po’ di notorietà legata all’attualità.(…) I piani su cui giocavamo a quel punto erano due, interno ed esterno, con gli intrecci possibili“.
GF Vip, chi sono gli “attivatori di storie”
Intrecci, dinamiche ma soprattutto imprevisti sono la vera cifra vincente del GF Vip, secondo il capoprogetto. “Anche se le dinamiche umane sono imprevedibili, la scommessa in realtà non la perdi mai perché anche se il personaggio ti spiazza e va in una direzione che non avevi previsto per lui, puoi andargli dietro col racconto”.
Dopodiché nell’intervista ha rivelato un dettaglio davvero interessante, che ci aiuta a comprendere ancor meglio il meccanismo del reality: “Noi ci limitiamo a inserire degli ‘attivatori di storie’: se sappiamo che due si stanno antipatici li mettiamo a far qualcosa insieme. Poi magari quelli ti diventano amici e si apre una linea narrativa che non avevi previsto e che stabiliscono loro”. E per noi che abbiamo trascorso questi mesi a pane e GF Vip, forse non è così difficile capire quali personaggi hanno funzionato meglio in questo ruolo (sì, sempre lui, Alex Belli).