“L’Eredità” saluta la Rai, un nuovo addio: il nuovo canale

Possibile che "L'Eredità" segua le orme di "Che tempo che fa di Fazio Fazio: ecco dove potrebbe approdare in caso di conferma della crisi

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

La Rai continua il proprio processo di trasformazione. Dopo Che tempo che fa, sembra giunta l’ora dei saluti finali anche per L’Eredità. Due programmi simbolo dei palinsesti della rete nazionale, che per anni hanno collezionato ottimi dati di share. Vediamo nel dettaglio come si è giunti a questa situazione e perché, ancora una volta, si è tornati a parlare di Pino Insegno.

Addio L’Eredità

La Rai del governo di Giorgia Meloni, come ormai viene sempre più spesso chiamata, non ha ancora terminato la propria trasformazione. Mese dopo mese, tra indiscrezioni e conferme, qualcosa continua a muoversi.

Sorprende però pensare che dal prossimo anno potremo non vedere più L’Eredità nel palinsesto della rete, considerando come si tratti di uno dei suoi punti fermi. Grande l’apprezzamento del pubblico, ormai a dir poco “fidelizzato”, che resterà dunque orfano e probabilmente costretto a seguirlo altrove, su una rete differente. Proprio come accaduto con Fabio Fazio e il suo Che tempo che fa.

L’indiscrezione è stata lanciata da DavideMaggio.it, che mette seriamente in dubbio il fatto che una nuova edizione con Pino Insegno alla conduzione possa realmente partire. In merito c’era stato l’annuncio a luglio scorso e, al netto delle critiche legate a Il Mercante in Fiera e presunti favoreggiamenti, il piano non sembrava in dubbio.

Nel corso delle ultime settimane, però, tutto sembra essere cambiato. Il suo programma non funziona e il rapporto con il pubblico non è decollato, come in passato. Si è generata una sorta di nuvola nera intorno al presentatore, al netto della sua lunga carriera.

Tutto ciò avrebbe messo in allarme la casa di produzione Banijay, che non vorrebbe veder affossato un marchio tanto affermato come L’Eredità, che va in onda con successo dal 2002. Dai dubbi alla decisione, come riportato da Fanpage, che vedrebbe il programma traghettato altrove, su una rete differente, così da evitare qualsiasi rischio. Ciò lascerebbe pensare che la posizione di Insegno non sia mai stata messa in dubbio. Dinanzi a tutto ciò, la produzione si sarebbe ritrovata con le mani legate, quasi “costretta” a guardarsi intorno.

L’Eredità in una nuova rete

Nulla è stato ancora deciso. Non c’è una firma posta e proprio questo, in realtà, rappresenta un problema gravoso. Si parla di quella firma che la Rai non ha ancora posto sull’opzione per la nuova edizione. Un indizio delle valutazioni in corso.

Da comprendere anche quelli che sono i margini legali per la fattibilità dell’operazione. Al tempo stesso, è da immaginare, si starà lavorando per comprendere anche quanto impossibile sia trovare un altro volto per la conduzione.

Allo stato attuale è davvero difficile parlare di scenari possibili. L’incertezza è tanta ma è facile pensare come un possibile trasferimento possa spingere L’Eredità verso il NOVE. Sarebbe la soluzione più logica, dopo Fazio. Un modo per rassicurare una parte del pubblico, maggiormente ancorata ai primi sei canali del telecomando, spingendola a “sperimentare”.

Tante le possibilità al vaglio, anche quelle relative al possibile nuovo conduttore del programma, qualora trasferitosi. In cima alla lista, ad oggi, ci sarebbe Gabriele Corsi. È tutto però eccessivamente incerto per poterne parlare al momento.