Della perdita del figlio Arrigo, Roberto Vecchioni ne ha sempre parlato con enorme rispetto. Perché attraverso le parole possiamo esprimere tutto quello che sentiamo, senza nasconderlo, dando ad altri la possibilità di accogliere il dolore e imparare come gestirlo. Nel salotto di Mara Venier, ospite nella puntata di Domenica In del 10 marzo 2024 per presentare il nuovo libro Tra il silenzio e il tuono, il Professore ci ha offerto una lezione sul dolore: che talvolta non passa, ma che si può imparare a gestire. Nel tempo e con grande forza di volontà.
Roberto Vecchioni a Domenica In: la lezione sul dolore
Nell’eterna dicotomia tra la felicità e il dolore, non dobbiamo dimenticare che la nostra vita è fatta di enormi gioie e grandi sofferenze. Che una via lineare non esiste, di fatto: un percorso tortuoso, dove è però fondamentale capire come “fregare” il dolore stesso. A Domenica In, le parole di Roberto Vecchioni, una lezione sul dolore, sono profonde e piene di significato, anche e soprattutto per cosa ha vissuto negli ultimi mesi: la perdita dell’amatissimo figlio Arrigo, morto il 28 aprile 2023.
“Si impara soffrendo. La felicità non ti insegna niente, è bellissima, te la godi, ma è il dolore che ti insegna le cose, come evitarlo, come sopportarlo, come tenerlo al fianco e non farti incantare dai suoi occhi. Perché è ovvio che nella vita ne avremo tanti di dolori, ma dobbiamo impegnarci a capire come fregare il dolore”. Una riflessione che porta la Venier a chiederle del dolore che ha vissuto nell’ultimo anno, conseguente alla scomparsa di Arrigo, annunciata su Instagram. “Dopo tanto, tanto dolore, il nostro meraviglioso Arrigo è finalmente in pace. La famiglia chiede silenzio”.
Il dolore per la perdita del figlio Arrigo
Composto, deciso, sincero, trasparente: Roberto Vecchioni, nel salotto di Domenica In, ha ammesso che ci sono anche dolori destinati a non passare mai. La perdita di un figlio è “anti-umana”, innaturale, perché perdere qualcuno che abbiamo messo al mondo non ci sembra possibile né realistico. “Credo che sia l’unico dolore nella via di una persona che non passa mai, soprattutto non passa a una madre. Non può passare perché è esattamente la cosa più sconvolgente, travolgente e anti umana che possa esistere quando se ne va una persona che è nata da te”. Il pensiero in studio va proprio alla moglie di Vecchioni, Daria Colombo, a cui anche Mara Venier ha dedicato parole di enorme affetto.
Vecchioni parla di Arrigo come una “persona bella, aperta, meravigliosa”, ammettendo che il mondo non lo ha mai capito del tutto e che non se lo meritava. “Ha combattuto per 17 anni”, ha aggiunto. Da credente, si è detto convinto che, però, dietro tutto questo ci dev’essere uno schema. “Dio non fa le cose a caso, non lo fa mai. Anche quello che a noi sembra senza senso, in realtà lo ha, pure piccolo. Qualcosa deve accadere dopo, a me sono accadute tante bellissime cose, ma vorrei che accadessero a mia moglie, vorrei che mia moglie sorridesse. Quando la vedrò sorridere, con quel viso da donna meravigliosa, sarò felice. Non voglio altro”.