Le indagini condotte da Striscia la Notizia in merito al meccanismo di Affari Tuoi hanno portato il Codacons a presentare un esposto ad Agcom, Antitrust e Procura della Repubblica di Roma. Ormai è il tema preponderante delle ultime settimane: il tg satirico di Antonio Ricci ha interpellato esperti e condotto indagini per arrivare a ipotizzare che la fortuna, con il programma, c’entri ben poco. “Basta capitare nella puntata giusta”, e ora il Codacons invita a fare più luce sul funzionamento dello show condotto da Stefano De Martino.
L’esposto del Codacons contro Affari Tuoi: il comunicato
Striscia la Notizia si è occupata a lungo del Caso Affari Tuoi: prima le indagini, poi lo studio, con lo scopo di mettere in dubbio la condotta stessa del fortunato game show di Rai1, che oggi è condotto da Stefano De Martino. E ora l’esposto del Codacons mira a fare maggiore chiarezza sulle presunte vincite pilotate all’interno del programma, sostenute appunto dal budget da rispettare per l’edizione.
“L’autore del programma Pasquale Romano, il “Dottore” di Affari Tuoi, in un’intervista a La Verità ha dichiarato che non esiste alcun budget proprio per la ingestibile aleatorietà del gioco. Ma secondo ciò che afferma Striscia la Notizia il meccanismo dietro le vincite sarebbe influenzato e non libero: dietro al gioco, che non è affidato come ci si aspetterebbe esclusivamente alla fortuna, vi sarebbe una precisa strategia matematica“, si legge nell’esposto.
“Se le vincite e le perdite fossero effettivamente pilotate attraverso una presunta strategia allora sussisterebbero gli estremi sia di una pratica commerciale scorretta sia di una truffa aggravata. La prima infatti si configurerebbe nel fatto che una pratica commerciale è scorretta se tenuto conto di tutte le caratteristiche e circostanze del caso, induce o è idonea ad indurre in errore il consumatore medio. Lo stesso potrebbe ipotizzarsi per il reato di truffa aggravata, ovvero se le vincite e le perdite fossero effettivamente pilotate è chiaro che sussisterebbero degli artifizi e raggiri che indurrebbero i concorrenti a perdere delle somme con connesso profitto per la Rai che non sforerebbe nel proprio budget dedicato alla trasmissione”.
Lo studio di Striscia la Notizia
Dopo aver condotto indagini e parlato dello studio sui meccanismi di Affari Tuoi, Striscia la Notizia è tornata sul caso nel servizio andato in onda il 24 marzo. Questa volta al centro di tutto c’è un’altra casualità, una “combinazione ricorrente”, ovvero quella dei pacchi con premi altissimi che giungono alla fase finale del gioco. E che “richiamano maggiormente l’interesse del pubblico, anche se poi verrà assegnata una vincita povera”.
Ancora una volta Striscia si serve dei numeri per dimostrare la tesi, sostenendo che durante le prime 20 puntate di marzo i pacchi da 200mila e 300mila euro sono presenti fino alla fine per ben 10 volte tra gli ultimi quattro pacchi. Insomma, la sensazione è che le indagini non si fermeranno qui. Come aveva detto De Martino, del resto, “fa parte della natura di Striscia. Sollevare dubbi è legittimo. Il vero punto è dimostrare le cose e non credo che a loro manchino gli strumenti, se davvero ci fossero gli estremi. La competizione con il programma risale al 2003″.