Ancora misteri irrisolti, storie di vita e persone scomparse nella puntata di Chi l’ha visto? del 30 ottobre, in onda alle 21.20 su Rai Tre. Federica Sciarelli ha condotto gli spettatori in un viaggio attraverso i casi più interessanti del momento: tra le storie passate in rassegna, la vicenda di Luciano D’Amato, che convive con un’amnesia debilitante, e la scomparsa dell’adolscente Riccardo Branchini.
La storia di Luciano D’Amato, un’amnesia lunga 39 anni
La storia di Luciano D’Adamo sembra quasi la trama di un film: il 68enne, infatti, è stato investito nel 2019 da un’auto a Roma, e da quel tragico giorno è convinto di avere 28 anni e di vivere nel 1980. Sta cercando di ricostruire la sua vita e i suoi ricordi con fotografie di famiglia e video, ma i flash del passato sono pochissimi e poco vividi. Ospite in studio, Luciano ha spiegato di aver perso 39 anni della sua vita: “Il primo a rendersi conto che qualcosa non andava fu l’agente che mi soccorse dopo l’incidente. Diedi il numero di mamma, 3381270. Lui mi corresse: 063381270. ‘Mica chiama da fuori Roma’, obiettai. Si trattava del prefisso”. Le cose non migliorarono all’ospedale: “Quando fui portato al pronto soccorso si presentò un ragazzo che mi disse di essere mio figlio. Io ero incredulo, perché lui aveva intorno ai 35 anni ma io ero convinto di averne 20”. Il momento peggiore? Quando passò davanti allo specchio: “Urlai di paura. Io avevo questa immagine di me a 23 anni e invece riflesso c’era un uomo con i capelli bianchi. Mi spiegarono che eravamo nel 2019. Per me era il 20 marzo 1980”.
Sono moltissimi gli eventi storici e i personaggi di cui Luciano non ha alcuna memoria: “Non conosco Silvio Berlusconi. Io non sapevo niente di Mediaset, per me c’era solo la Rai. È come se non ci fossi stato. Ma sto ricostruendo ogni cosa, sono curioso. Vado su Google e vedo, capisco”. Ogni tanto, tuttavia, riaffiorano dei flash: “Ricordo che una volta ho visto un giocatore con la maglia dell’Italia che tirava un rigore. Era il cucchiaio di Totti. Quando non riesco a collocare questi ricordi li metto in un album, insieme alle fotografie”.
In studio insieme al figlio Simone, l’uomo lancia un appello per rincontrare gli agenti della pattuglia che lo soccorsero nel giorno dell’incidente: “Fui soccorso da una signora e da una pattuglia di carabinieri di San Pietro. Vorremmo parlare con loro per cercare di ricostruire quei momenti”. La persona che lo investì, infatti, scappò via senza lasciare traccia.
La scomparsa di Riccardo Branchini
Riccardo Branchini è un giovane ragazzo marchigiano scomparso in circostanze misteriose lo scorso 12 ottobre: dopo aver abbandonato la sua automobile nei pressi della diga di Furlo, non ha più dato sue notizie. L’avvocato di famiglia Elena Fabbri ha chiesto di svuotare la diga, per velocizzare le ricerche: “L’acqua è stata abbassata ma non svuotata. L’ordine dovrebbe arrivare dalla prefettura, e potrebbe cambiare le indagini”. La legale ha anche spiegato che i familiardi del ragazzo stanno vivendo un momento doppiamente difficile, in quanto si trovano a fare i conti con scherzi telefonici di dubbio gusto.
Intanto gli inquirenti seguono altre piste, anche su indicazione della mamma: la donna ha spiegato che Riccardo aveva avuto problemi con gli amici nell’ultimo periodo, e anche questi ultimi hanno confermato di averlo visto strano ed agitato: “Io non voglio pensare al peggio. Lo vedo in giro camminare, secondo me sta girando, cambiando zone da una città all’altra come ha fatto con l’Interrail. Qual è il disagio che si è creato con gli amici?” ha racconta Federica Pambianchi,.
La donna ha quindi condiviso ai microfoni di Chi l’ha visto? un’ulteriore scoperta sul figlio: “Nell’ultimo periodo era strano. Ho saputo che ha creato una tesserina falsa per una compagna, e credo che sia capace a creare dei documenti falsi anche per lui”.