Fabrizio Corona ha sollevato un polverone mediatico di proporzioni epiche su Alfonso Signorini e, di conseguenza, sul Grande Fratello VIP che il giornalista ha condotto per anni. Sulla nuova edizione del reality al momento tutto tace, ma la società di produzione ha deciso di rilasciare un comunicato ufficiale sul presunto “sistema Signorini” e sulle gravi rivelazioni e accuse in merito alle modalità di selezione di alcuni concorrenti all’interno del programma. Intanto il conduttore ha scelto la via del silenzio, lasciando la parola al suo legale.
Iscriviti e avrai accesso completo a tutti i nostri contenuti.
Il comunicato di Endemol Shine Italy
"Endemol Shine Italy S.p.A., produttore del Grande Fratello, prende atto con grande serietà e attenzione degli elementi emersi sui media rispetto ad alcune passate edizioni del programma. In relazione a tali presunti fatti si riserva ogni iniziativa nei confronti di chiunque abbia eventualmente arrecato danno alla reputazione del format e al buon nome di quanti in questi anni hanno dedicato la loro professionalità al suo grande successo", si legge nella prima parte del comunicato.
E ancora: "L’azienda inoltre, a tutela della propria reputazione e della professionalità dei suoi collaboratori, nonché a tutela del programma e del relativo formato, ha comunque avviato le verifiche interne previste con l'obiettivo di chiarire il rispetto del codice etico e delle procedure che governano le selezioni dei concorrenti del programma. Endemol Shine Italy non intende commentare ulteriormente nel merito le dichiarazioni dei soggetti coinvolti, nel pieno rispetto di tutte le parti e delle autorità che stanno conducendo le doverose verifiche".
Alfonso Signorini, parla l'avvocato
La società di produzione, dunque, ha avviato le dovute verifiche interne. Intanto il conduttore del reality show, mira degli ultimi episodi-scandalo di Falsissimo, realizzati e pubblicati da Fabrizio Corona su YouTube, ha preferito la via del silenzio. Unica eccezione, la dichiarazione che Signorini ha rilasciato al Corriere della Sera tramite il suo legale, l'avvocato Andrea Righi, proprio nel giorno dell'interrogatorio di Corona alla Procura di Milano.
"È molto rammaricato per la montagna di fango che lo ha investito" ma è anche "estremamente determinato e fiducioso di poter presto ristabilire la verità dei fatti. Verità che potrebbe in futuro emergere anche da elementi nuovi e sorprendenti", ha spiegato l'avvocato. "Mi sembra che si stia perdendo il focus su quello che, ad oggi, è l’unico reato in contestazione ovvero il revenge porn, fattispecie per la quale l’indagato non è il dottor Signorini" e che "punisce non solo chi diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito senza il consenso della persona interessata, ma anche chi queste immagini le abbia ricevute, dopo averle peraltro esplicitamente ed insistentemente richieste a fini divulgativi".
E aggiunge, ancora: "Sul fatto che Corona abbia ricevuto da terzi le immagini che ha pubblicato non mi pare che possano sussistere dubbi (...) anche nella puntata andata in onda dopo i sequestri sono state nuovamente diffuse non solo le chat ma anche immagini sessualmente esplicite. La circostanza che alcune di queste immagini fossero opacizzate nulla toglie al fatto che l’indagato le abbia sollecitate e ricevute". "Apprendo da notizie di stampa che Corona nel corso dell’interrogatorio pare abbia riferito di avere un’agenzia che, dietro il pagamento di 50 o 100 mila euro si occupa di 'procurare la possibilità di entrare al GF': non commento, lascio a voi le conclusioni", ha concluso Righi.