“Balivo come Alberto Matano”: polemica contro La volta buona. Ma Caterina è una grande

Caterina Balivo torna con La volta buona e cambia le carte in tavola: è polemica per i temi trattati

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Settembre segna la ripresa dei grandi programmi televisivi e coincide sempre o quasi con un momento di restyling. Un restyling che ha toccato anche La volta buona, con Caterina Balivo, che, senza dimenticare la cronaca rosa, il gossip, e le curiosità sui personaggi televisivi più amati, mette da parte le frivolezze per approfondire anche altri colori della realtà, come la cronaca nera.

La Volta Buona, Caterina Balivo e la cronaca nera

La Volta Buona il 9 settembre ha raccontato una storia tragica, l’omicidio del giovane Christopher Thomas Luciani, ucciso il 23 giugno nel parco Baden Powell a Pescara con 25 coltellate a causa di un debito di 70 euro per una vicenda di droga. Ospite in studio c’era la nonna del ragazzo.

Una scelta, quella di affrontare altri temi, con un approccio che sviscera le sensibilità dei parenti coinvolti, che è stata in parte criticata. Da un lato c’è chi ha apprezzato il desiderio di andare oltre le frivolezze dei rotocalchi, dall’altro la trasmissione è stata accusata di apparire troppo simile ad altri programmi contenitore di Rai o Mediaset.

A TV Sorrisi e Canzoni la conduttrice aveva dichiarato: “Ci occuperemo sempre di attualità, costume e spettacolo. In ogni puntata ci sarà un ospite speciale che racconterà la sua ‘volta buona’. Poi, nuovi giochi telefonici, filmati emozionanti e una finestra dedicata alle fiction Rai”. Uno degli aspetti però contestati nelle ore che hanno interessato la prima puntata della nuova stagione è quello del cambio di registro, giudicato troppo repentino, per rispettare le leggi del minutaggio televisivo. Per queste svolte di contenuti è importante gestire il tempo e, in alcuni casi, dilatarlo.

In un’altra intervista Balivo aveva rivelato: “Lo spirito è quello della leggerezza e dell’intrattenimento, ma non mancherà uno sguardo all’attualità e al costume”. A tutto questo corrisponde una nuova veste grafica, che mette da parte il rosa e si orienta su un azzurro più neutral, con lo studio minimalista e formale.

Le critiche e i plus del programma di Caterina Balivo

Qualcuno non ha apprezzato l’idea di inserire la cronaca nera, onnipresente sui canali della TV generalista, anche nel programma di Caterina Balivo, da sempre maggiormente votato al racconto e alle confidenze.

“Le storie di gente comune”, scrive qualcuno, “non dovrebbero riguardare la rivincita e il riscatto?”. Qualcun altro si rammarica che Balivo abbia toccato i temi di cui si occupano continuamente i colleghi Infante e Matano.

L’idea del programma è allargare la propria narrazione a tutto lo spettro dei colori della quotidianità: le emozioni rosa, le emozioni nere. Una scelta che punta a rendere il programma più completo e Caterina Balivo è una professionista con un approccio attento e un registro adatto a ogni tema. Gli ascolti giocano sempre un ruolo nella scelta degli argomenti, ma alla fine… gli ascolti li facciamo noi telespettatori! Siamo noi che abbiamo il “potere” di decidere quali storie ci piacciono di più. E al momento le storie tragiche colpiscono l’attenzione, l’importante è saperle trattare nel modo giusto, con rigore, imparzialità e delicatezza, rifuggendo dalle trappole della “TV del dolore”.

Appassionata lettrice di romanzi e particolarmente attenta all’attualità, Caterina Balivo vuole fare un passo avanti, con l’abilità che la caratterizza. Sarà il pubblico a decidere se la scelta è vincente oppure no.