Alessandra Canale vince contro la Rai: la televisione dovrà risarcirla di 45mila euro

Dopo un contenzioso durato un decennio, la Rai dovrà risarcire di 42 mila euro Alessandra Canale, la "Signora Buonasera" per danni d'immagine

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Alessandra Canale, nota come la “Signora Buonasera” degli anni ’90, ha ottenuto una vittoria significativa contro la Rai, che dovrà risarcirla con 45 mila euro per danni d’immagine. Questo risarcimento è legato alla mansione lavorativa a cui è stata ingiustamente assegnata tra il 2006 e il 2013, periodo durante il quale ha subito un’inattività forzata che l’ha profondamente danneggiata sia a livello professionale che personale.

La sentenza della Cassazione

La sentenza della Corte di Cassazione ha finalmente riconosciuto le ragioni del volto noto della televisione italiana, celebre per i suoi iconici saluti serali. Ora sessantenne, Alessandra Canale è attualmente al timone di programmi come Onda Verde e Meteo Sera, ma dopo anni di battaglie legali ha ottenuto giustizia per il torto subito.

La Cassazione ha confermato la sentenza d’appello del 2022, che dichiarava illegittimo l’incarico diverso da quello di annunciatrice attribuito alla Canale dalla Rai. Questa decisione, diventata definitiva dopo il rigetto del ricorso dell’emittente pubblica, include anche un risarcimento di 8.830 euro per il danno biologico causato dalla forzata inattività, come stabilito dalla Corte d’Appello.

L’inizio del contenzioso

Il conflitto tra Alessandra Canale e la Rai è emerso pubblicamente il 20 settembre 2002, quando, visibilmente commossa, la conduttrice ha denunciato in diretta televisiva l’emittente per averla ingiustamente esclusa dal ruolo che l’aveva resa famosa e amata dal pubblico. Questa coraggiosa presa di posizione ha segnato l’inizio di una lunga e difficile battaglia legale, conclusasi solo ora con il riconoscimento delle sue ragioni.

Alessandra Canale ha poi dovuto affrontare una lunga e difficile battaglia legale durata oltre un decennio per vedersi riconosciuto il suo ruolo professionale. Nel 2010, la Corte di Cassazione aveva emesso un ordine per il ripristino del suo incarico, ma purtroppo questo provvedimento non era stato rispettato, portando a ulteriori controversie giudiziarie.

Tra il 2006 e il 2013, la Canale si è trovata in uno stato di forzata inattività, un periodo particolarmente duro che ha avuto un impatto significativo sulla sua immagine e carriera professionale.

Dopo anni di sofferenze, lotte e incertezze, la giustizia è finalmente arrivata a darle ragione. La conduttrice stessa ha voluto condividere la sua gioia e soddisfazione sui social network, ringraziando il suo avvocato e la famiglia per il prezioso supporto ricevuto in tutti questi anni.

Ha inoltre voluto elogiare pubblicamente l’impegno del Presidente della Repubblica nella tutela dei diritti dei cittadini, un gesto che ha sottolineato l’importanza di poter contare su istituzioni attente alle questioni di giustizia.

Dal 2013 in avanti, la questione si è concentrata sulla natura delle mansioni affidate alla Canale: rientravano nel ruolo di annunciatrice o rappresentavano un incarico diverso? Questo dilemma dovrà essere risolto dai suoi legali, guidati dall’avvocato Gianni Dell’Aiuto, che ha preferito non commentare l’ultima decisione della Corte di Cassazione.

Le parole di Alessandra Canale su Instagram

“Dopo 20 anni di sofferenza, lacrime ed amarezza finalmente ho ottenuto giustizia: ho vinto!” ha scritto Canale su Instagram. Ora aspetta di essere reintegrata in un ruolo adeguato, riconoscimento che sente di meritare. La sua gratitudine va al legale Gianni Dell’Aiuto e alla sua famiglia, in particolare al figlio che ha supportato silenziosamente la sua angoscia.