Cos’è e dove si trova
La parte visibile del clitoride, ovvero il glande, si trova verso l’alto, alla congiunzione delle piccole labbra. Questa parte sensibile e ricca di terminazioni nervose non è che l’appendice esterna di un organo molto più esteso, nascosto all’interno del corpo. Se vi è mai capitato di osservarvi con uno specchietto, come suggeriscono molte sessuologhe, saprete che a occhio nudo può sembrare un innocuo bottoncino, coperto da un cappuccio (o prepuzio clitorideo). Quando non siete eccitate è possibile che sia nascosto alla vista, ma potete provare a sentirlo con le dita. Per trovarlo vi basta scendere con delicatezza con la punta del dito medio dal pube all’intersezione tra le grandi labbra, fino a incontrare un piccolo rigonfiamento.
Se non siete sicure di esserci e non vi sentite a vostro agio a controllare con lo specchio, potrebbe aiutarvi il trucco suggerito dall’educatrice sessuale Emily Nagoski: tenere la pelle tesa, utilizzando l’altra mano per separare le grandi labbra e tirare verso l’alto il Monte di Venere.
Le dimensioni contano?
Ognuna è fatta a modo suo e il glande del clitoride può essere più o meno evidente. Tuttavia, rassicura la sessuologa Roberta Rossi in Vengo prima io. Guida al piacere e all’orgasmo femminile (Fabbri Editori), in fatto di funzionalità che il glande sia grande o piccolo non fa alcuna differenza. Al massimo un glande di dimensioni ridotte potrebbe essere più difficile da individuare, ma basta un pizzico di determinazione. Da un lato è meno probabile che riceva una stimolazione indiretta durante la penetrazione, dall’altro potrebbe essere uno spunto per variare le posizioni o sperimentare combinazioni diverse di stimoli.
Quello che conta davvero è imparare a conoscervi e insegnare al vostro partner o alla vostra partner quello che vi piace senza temere di ferire i suoi sentimenti. Oppure potete scoprirlo insieme, mettendo da parte l’imbarazzo in favore della complicità e della fiducia.
Consigli e tecniche per stimolarlo
Quando si tratta di piacere non c’è una tecnica valida per tutte. Per molte il glande del clitoride è un punto estremamente sensibile, da avvicinare con delicatezza. Può essere stimolato con il palmo della mano o con le dita, con le labbra o con la lingua, stringendo tra le gambe un cuscino o muovendo il bacino nell’angolazione giusta durante un rapporto (con o senza penetrazione), utilizzando il getto d’acqua della doccia o un sex toy creato apposta per questo scopo. Le strade del piacere sono infinite, ma le preferenze sono spesso soggettive e molto specifiche.
Detto questo, ci sono alcuni consigli pratici che possono tornare utili per rendere l’esperienza più piacevole e rilassante.
Come abbiamo detto, si tratta di un punto molto sensibile: toccarlo senza “riscaldamento” potrebbe risultare fastidioso se non addirittura doloroso. Meglio iniziare da lontano, consiglia la dottoressa Rossi, dall’interno coscia oppure dal seno, o da qualsiasi punto del vostro corpo che sapete essere sensibile, persino la nuca o i capelli. Da sole o in coppia, tornate e ritornate sulle parti già sfiorate, finché l’eccitazione non si risveglia.
Alcuni dei principi base della mindfulness possono essere applicati anche alla ricerca del piacere. Lasciate che la mente sia libera di svuotarsi o di perdersi in fantasie, non mettetevi mai fretta e soprattutto non giudicatevi. Prendersi il proprio tempo, ascoltare il proprio corpo, controllare il respiro e rimanere nel presente sono tutti ottimi presupposti per tenere alla larga le tensioni, i sensi di colpa legati a secoli di demonizzazione del piacere femminile e l’imbarazzo che può irrigidire muscoli e movimenti.
Sperimentate senza stress
C’è chi preferisce la stimolazione diretta e chi indiretta, chi adora variare e chi invece preferisce attenzioni costanti. Per capire cosa vi piace, giocate con i diversi tipi di tocco e movimento concentrandovi sulla pura sensazione: movimenti circolari, lineari o anche piccoli colpetti ritmici nella zona del clitoride o del cappuccio clitorideo. Un consiglio ricorrente dato dai sessuologi è di non fissarsi sull’orgasmo: il piacere è piacere, non è una gara e non c’è alcun traguardo da raggiungere. Se il picco non arriva può anche essere colpa di una giornata storta, dello strascico di una lite o dell’effetto killer di stanchezza e stress sull’eccitazione sessuale.
A prescindere dalla rapidità o dall’intensità del tocco, perché la stimolazione sia piacevole questo dettaglio è essenziale. Potete spaziare dai lubrificanti naturali (saliva inclusa), ovvero i liquidi prodotti naturalmente dal corpo, a quelli artificiali, su cui però è consigliabile una certa cautela. I diversi tipi di gel lubrificante in commercio hanno infatti varianti creative con effetto caldo, freddo, stimolante o intenso, ma se non siete ancora del tutto sicure riguardo alle vostre preferenze o a quelle della partner cominciate con piccole quantità, giusto per assicurarvi che la sensazione sia sempre piacevole.
Tecnica stop and start
Per far salire la tensione sessuale e prolungare il piacere, consiglia sempre la dottoressa Rossi, fermarsi sul più bello e riprendere dopo qualche secondo è una tecnica che alcune apprezzano molto. Altre invece potrebbero trovare queste pause un po’ frustranti: per scoprirlo, non vi resta che provare!
Un aiuto dai sex toys
Sapevate che tra uomini e donne eterosessuali esiste un pleasure gap? Statisticamente, la percentuale di donne che raggiungono l’orgasmo durante un rapporto è minore rispetto a quella degli uomini. E se è vero che l’orgasmo non è il metro di valutazione della soddisfazione sessuale, bisogna ammettere che il piacere femminile è stato a lungo trascurato.
Le cose sono cambiate anche grazie all’ingresso delle donne nell’industria dei sex toys, sempre più all’avanguardia. Il design è diventato più discreto e funzionale e sul mercato sono arrivati prodotti innovativi come il succhia clitoride e i vibratori per la stimolazione del punto G.