Ipertensione giovanile: sintomi, rischi e rimedi

L’ipertensione non si manifesta soltanto nei soggetti anziani, in questo articolo valuteremo la portata del problema nella nostra società e illustreremo alcune strategie per prevenirla.

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Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

Uno studio recente pubblicato su Annals of Internal Medicine ha rivelato che l’ipertensione arteriosa può manifestarsi già in tarda adolescenza e può portare a gravi problemi cardiovascolari in età adulta, tra cui infarti e ictus. Questo studio, condotto in Svezia, ha seguito quasi 1,4 milioni di uomini dai 18 ai 50 anni, dimostrando che un ragazzo su dieci con ipertensione a 18 anni ha avuto un infarto o un ictus prima di raggiungere l’età pensionabile.

L’ipertensione giovanile in Italia

L’Italia non è immune da questa problematica: si stima che circa 2 milioni di giovani adulti sotto i 35 anni abbiano già valori di pressione arteriosa alterati. Questo dato preoccupante è spesso dovuto a uno stile di vita poco salutare, caratterizzato da cattive abitudini alimentari, sedentarietà, fumo e consumo eccessivo di alcol.

In occasione della Giornata Mondiale del Cuore, la Società Italiana di Cardiologia ha lanciato un allarme, raccomandando di iniziare a monitorare la pressione arteriosa già dall’adolescenza. Una diagnosi precoce dell’ipertensione può permettere interventi tempestivi sullo stile di vita, che possono fare la differenza tra una vita sana e gravi problemi cardiaci in futuro.

Un altro problema emerso è la sottovalutazione dell’ipertensione arteriosa isolata (ISHT) nei giovani adulti. Sebbene considerata relativamente rara, l’ISHT può portare a un aumento del rischio di sviluppare danni multiorgano e malattie cardiovascolari.

In Italia, circa il 14% dei giovani adulti sotto i 35 anni ha già la pressione elevata, e persino i bambini possono essere colpiti. E’ importante misurare la pressione arteriosa nei bambini e nei ragazzi, specialmente se hanno familiari con ipertensione o sono sovrappeso.

Le tipologie di ipertensione: primaria e secondaria

L’ipertensione arteriosa può essere classificata in primaria o secondaria. L’ipertensione primaria, precedentemente nota come essenziale, rappresenta l’85-95% dei casi di ipertensione arteriosa. Le cause precise di questa condizione rimangono in gran parte sconosciute, ma si ritiene che numerosi cambiamenti nel cuore e nei vasi sanguigni possano contribuire all’aumento della pressione.

Tra questi, vi è un possibile aumento della quantità di sangue pompato dal cuore ogni minuto (gittata cardiaca), un aumento delle resistenze al flusso sanguigno dovuto al restringimento dei vasi e un aumento del volume di sangue circolante. Queste variazioni possono essere associate a un’anomalia ereditaria della vasocostrizione delle arteriole, tra le altre alterazioni. Questo tipo di patologia è comunemente associata all’invecchiamento, ma determinati fattori genetici possono portare ad una sua manifestazione anche in età giovanile.

L’ipertensione secondaria, invece, è causata da una specifica patologia o condizione medica. Circa il 5-15% dei pazienti con ipertensione arteriosa presenta questa forma. Tra le cause più comuni vi sono le malattie renali, poiché i reni svolgono un ruolo cruciale nel controllo della pressione arteriosa. Il danno renale, causato da infiammazione o altre patologie, può compromettere la capacità del corpo di eliminare sodio e acqua in eccesso, contribuendo così all’aumento della volemia e della pressione arteriosa. Altre condizioni, come la stenosi dell’arteria renale, le infezioni renali e i tumori renali, possono anch’esse causare ipertensione secondaria.

Inoltre, disturbi ormonali come l’iperaldosteronismo e l’ipertiroidismo, così come l’uso di alcuni farmaci, possono essere responsabili dell’aumento della pressione arteriosa in alcuni pazienti. L’arteriosclerosi, che rende le arterie rigide e meno capaci di dilatarsi, aumenta il rischio di ipertensione. Altri disturbi, tra cui la coartazione dell’aorta e la preeclampsia, possono anch’essi contribuire all’insorgenza dell’ipertensione arteriosa.

Fattori come l’obesità, lo stile di vita sedentario, il fumo, l’assunzione eccessiva di alcol e di sodio nella dieta, così come l’apnea notturna e lo stress, possono agire come cofattori nell’insorgenza e nell’aggravamento dell’ipertensione arteriosa, soprattutto in individui con una predisposizione genetica. L’ansia e lo stress possono causare temporanei picchi di pressione arteriosa, ma se la pressione rimane costantemente elevata, è importante escludere altre cause sottostanti e considerare un trattamento adeguato.

La forma secondaria di questa patologia può manifestarsi anche nei soggetti più giovani, in quanto le condizioni scatenanti non sono esclusive dei soggetti anziani e, al contrario, possono essere già presenti alla nascita.

Come prevenire l’ipertensione arteriosa giovanile

Per promuovere la salute cardiovascolare e mantenere la pressione arteriosa sotto controllo, è essenziale adottare uno stile di vita sano e consapevole, soprattutto fin dalla giovane età. Ecco alcuni suggerimenti per i giovani:

  • Alimentazione equilibrata: una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali fornisce antiossidanti, fibre e altri nutrienti essenziali che favoriscono la salute del cuore e dei vasi sanguigni. Ridurre il consumo di sale è particolarmente importante, poiché l’eccesso di sodio può contribuire all’aumento della pressione arteriosa. Limitare anche l’assunzione di grassi saturi e zuccheri aggiunti aiuta a mantenere la pressione sotto controllo.
  • Attività fisica regolare: l’esercizio fisico è fondamentale per mantenere il cuore e i vasi sanguigni in salute. Si consigliano almeno 150 minuti di attività aerobica moderata ogni settimana, come camminare, nuotare o fare ciclismo. Ridurre il tempo trascorso da inattivi, specialmente davanti agli schermi, è importante per prevenire la sedentarietà, che è associata a un aumento della pressione arteriosa e altri rischi per la salute.
  • Evitare fumo e alcol: i giovani devono essere consapevoli dei danni che il fumo e il consumo eccessivo di alcol possono causare al cuore e ai vasi sanguigni. Entrambi sono fattori di rischio significativi per l’ipertensione arteriosa e altre malattie cardiovascolari. Educare i giovani sui rischi legati a queste abitudini e promuovere uno stile di vita senza fumo e moderato nell’assunzione di alcol è essenziale per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
  • Gestione dello stress: lo stress può influenzare negativamente la pressione arteriosa, quindi è importante insegnare ai giovani strategie efficaci per gestirlo. Tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o l’esercizio di respirazione possono aiutare a ridurre lo stress e mantenere la pressione arteriosa sotto controllo. Inoltre, incoraggiare uno stile di vita equilibrato, con tempo dedicato al riposo, al tempo libero e alle attività ricreative, può contribuire a ridurre lo stress quotidiano.

Promuovere uno stile di vita sano e consapevole fin dalla giovane età è essenziale per prevenire l’ipertensione e proteggere la salute cardiovascolare nel lungo termine.

È fondamentale monitorare e gestire precocemente l’ipertensione arteriosa fin dalla giovane età. Con interventi tempestivi sullo stile di vita e una maggiore consapevolezza dei rischi, possiamo proteggere la salute cardiovascolare delle future generazioni e ridurre l’impatto delle malattie cardiovascolari nella società.

Fonti bibliografiche:

  • Quotidiano Sanità, Cuore. Pressione alta da giovani: 1 su 10 rischia infarto o ictus prima della pensione
  • Sanità24, Cuore, pressione alta da giovani: 1 su 10 rischia infarto o ictus prima della pensione. Due milioni gli under 35 italiani ipertesi
  • MSD Salute, Ipertensione sistolica isolata: anche nei giovani va gestita con attenzione
  • MSD Manuals, Ipertensione arteriosa