Quali sono i valori corretti della pressione a 40 anni e quando bisogna preoccuparsi?
Da tempo ormai si parla dell’importanza della pressione e di come sia necessario misurarla spesso per scoprire in tempo patologia come l’ipotensione o l’ipertensione. In tutti i casi comunque sia è fondamentale saper leggere i parametri per agire in modo tempestivo. I valori sono definiti nella norma quando troviamo una massima di 120 mmHg e una minima di 80 mmHg.
Questi parametri però non devono necessariamente essere rispettati in modo rigido, ma possono variare a seconda di vari fattori. I valori della pressione infatti possono essere influenzati dal sesso, dal peso corporeo, dalle condizioni di salute generali, ma anche dall’ora in cui si effettua la misurazione e dall’età. Per questo motivo è lecito chiedersi quando si può parlare di ipotensione e ipertensione a 40 anni.
Secondo una convenzione internazionale seguita dai medici, per non avere problemi di salute, i pazienti che hanno fra i 40 e i 44 anni dovrebbero avere dei valori fra i 113/80 di minima e 136/87 di massima. La situazione cambia con l’avanzare dell’età. Ad esempio chi ha fra i 45 e i 49 anni dovrebbe mantenersi nell’intervallo fra 115/80 e 139 /88. Al contrario, fra i 35 e i 39 anni, i livelli ideali di pressione dovrebbero essere fra i 112/79 e i 135/86.
Più gli anni passano, più è fondamentale misurare la pressione per monitorare i valori e agire per curare l’ipertensione o l’ipotensione. Superati i 50 anni lo sfigmomanometro dovrebbe segnare una minima di 116/81 e una massima di 142/89, mente fra i 55 e i 59 anni i livelli sono fra 118/82 e 144/90.
Cosa fare se si supera il range indicato? Per prima cosa è importante contattare il proprio medico di famiglia, che saprà indicare la terapia giusta per migliorare i livelli della pressione minima e massima. In ogni caso, prima di una terapia farmacologica, è sempre meglio correre ai ripari seguendo uno stile di vita sano, evitando fumo ed alcol, ma soprattutto stress eccessivi.