Sonoisterosalpingografia: cos’è e preparazione all’esame

La sonoisterosalpingografia è un'ecografia utilizzata per valutare la cavità uterina e la pervietà delle tube di Falloppio

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Ivan Shashkin

Medico

Medico appassionato di immunologia ed ematologia con interesse e esperienza in ambito di ricerca.

Pubblicato: 15 Maggio 2024 09:29

La sonoisterosalpingografia è una particolare tipologia di ecografia che aiuta a verificare la pervietà tubarica. Questo esame è in grado di individuare eventuali anomalie dell’apparato genitale femminile, in particolare permette di diagnosticare alcune cause di infertilità femminile. E’ un esame diagnostico che consente una specifica diagnostica della cavità uterina.

L’esame di sonoisterosalpingografia viene prescritto solitamente dopo i 18 anni, nell’età di fertilità della donna. Spesso questo esame viene richiesto dai medici nel caso di pazienti che raccontino una particolare difficoltà nel concepimento di un figlio e si voglia approfondirne la causa. Questa particolare ecografia non espone a nessun tipo di radiazione, a differenza delle più classiche metodiche radiologiche, in quanto sfrutta la tecnologia a ultrasuoni. Questa caratteristica rende questo tipo di esame più sicuro.

Cos’è e come funziona la sonoisterosalpingografia

Attraverso l’esame diagnostico per la pervietà tubarica è possibile diagnosticare eventuali cause di infertilità.

Questo esame è in grado di verificare diversi fattori: pervietà, integrità, funzionalità corretta della mucosa tubarica e del suo apparato muscolare. Questi elementi sono determinanti nel percorso che gli spermatozoi effettuano all’interno del corpo della donna, fino ad arrivare alla fecondazione degli ovociti. Pertanto, alterazioni dei suddetti fattori possono modificare il percorso fatto dagli spermatozoi e portare all’infertilità.

Atri motivi importanti per effettuare la sonoisterosalpingografia includono:

  • Aborti ricorrenti: In alcune donne con aborti ricorrenti, l’isterosalpingografia può essere eseguita per escludere anomalie uterine o tubariche che potrebbero contribuire alla causa degli aborti.
  • Monitoraggio post-operatorio: Dopo interventi chirurgici ginecologici, come la rimozione di fibromi uterini o l’isterectomia parziale, l’isterosalpingografia può essere utilizzata per valutare la pervietà delle tube di Falloppio e il recupero dell’utero.
  • L’esame può rivelare la presenza di anomalie anatomiche dell’utero, patologie tubariche e anomalie endometriali.

Prima della sonoisterosalpingografia veniva prescritta la isterosalpingografia, un esame complesso che viene sostituito per semplicità ed efficacia dalla nuova metodica. Sono isterosalpingografia, infatti, sfrutta la capacità dell’ecografia di individuare i contrasti, per questo viene iniettato nell’utero della soluzione salina o delle echovist. L’esame è meno invasivo della isterosalpingografia, presenta meno effetti collaterali e non espone la donna a radiazioni che a lungo termine potrebbero provocare disagi.

Come si effettua una sonoisterosalpingografia

La sonoisterosalpingografia dura meno di 20 minuti e non è per niente invasiva. Prima dell’esame è consigliato svuotare la vescica in modo da rendere ancora più semplice ottenere le informazioni desiderate. Solitamente la paziente non viene trattata con premedicazioni a base di anestetici o antidolorifici.

  • All’inizio della sonoisterosalpingografia viene introdotto uno speculum nella vagina in modo da raggiungere più facilmente l’utero e avviare l’esame. In questa fase viene gonfiato un palloncino di piccole dimensioni all’interno della cavità uterina all’estremità di un catetere molto sottile.
  • Una volta inserito il catetere è possibile rimuovere lo speculum e iniettare il liquido necessario per il contrasto. In questo modo è possibile analizzare come il liquido riempie la cavità dell’utero, passando dalle tube di Falloppio.
  • Solitamente si utilizza la funzione Doppler dell’ecografia oppure delle tecniche di immagine 3D per poter individuare delle eventuali ostruzioni, dei polipi o dei miomi.

Alla fine dell’esame viene richiesto alla paziente di restare 15 minuti a riposo.

Quando fare la sonoisterosalpingografia? Generalmente le fasi del ciclo ovarico in cui viene richiesto l’esame sono quelle proliferative e preovulatorie, solitamente tra il quinto e il dodicesimo giorno del ciclo. È consigliabile fissare l’esame nelle date tra il decimo e il dodicesimo giorno di ciclo. In caso di sospetta gravidanza o di gravidanza instaurata questa procedura è sconsigliata.

Gli effetti collaterali della sonoisterosalpingografia più frequenti possono essere nausea, sudorazione eccessiva e vomito. Mentre tra le complicanze, descritte davvero molto raramente, possono esserci infezioni, febbre o perdite ematiche.

Come prepararsi a una sonoisterosalpingografia

Tra le cose da fare prima della sonoisterosalpingografia c’è sicuramente un tampone vaginale completo, che deve risultare negativo alle diverse tipologie di infezione. Inoltre è necessario evitare rapporti sessuali dal precedente ciclo mestruale fino alla data della sonoisterosalpingografia.

È necessario verificare che non ci siano gravidanze in atto, per questo può essere molto utile effettuare un test di gravidanza almeno una settimana prima dell’esame. Infine se si è in possesso di ecografie, analisi ematochimiche o esame precedentemente svolti è consigliabile portarli con sé, in modo da fornire ulteriori informazioni al medico che svolgerà l’esame.

Fertilità, gravidanza e sonoisterosalpingografia

Sottoporsi a una sonoisterosalpingografia quando si è in gravidanza non ha senso e può essere pericoloso.

Infine, è stata descritta una capacità di questo tipo di esame di disinfettare la cavità uterina, consentendo un miglioramento dello stato di salute dell’apparato riproduttivo femminile della paziente sottoposta a procedura. L’utilizzo delle tecniche innovative, delle soluzioni saline miscelate con l’aria utilizzando ossigeno allotropico ha portato a una maggiore capacità antibatterica e antivirale dell’esame. Addirittura, in alcuni casi l’effetto della sonoisterosalpingografia è risultato quasi terapeutico, portando a notevoli benefici, come l’instaurarsi di gravidanze spontanee nei mesi successivi all’esecuzione dell’esame.

Fonti bibliografiche: