Quando si pensa al diabete, spesso si fa l’errore di pensare solamente al metabolismo del glucosio, alla carente o insufficiente funzione dell’insulina nel compensare la glicemia, alle strategie per limitare i rischi di sviluppare la malattia o vederla peggiorare, a partire dal controllo del peso e dalla regolare attività fisica. Purtroppo però il diabete non è solo questo. A far paura, infatti sono le possibili complicanze della patologia. Che mettono in pericolo la salute dell’albero cardiovascolare, dei reni e di tanti altri organi. Per questo tenere sotto controllo la glicemia è fondamentale. Ma ecco, in sintesi, cosa può accadere, sempre tenendo presente che la parola diabete deriva dal greco e vuol dire “passare attraverso”. E che esistono due diversi tipi di diabete mellito: quello insulino-dipendente e quello non insulino-dipendente, con una terza forma di malattia che compare esclusivamente in gravidanza e viene definita diabete gestazionale.
Ecco come i rischi si sommano
Il mancato controllo del diabete, specie se associato ad altri fattori di rischio per i vasi sanguigni come sovrappeso, fumo di sigaretta, aumento del colesterolo e ipertensione, accelera la comparsa di pericolose complicazioni. Queste possono interessare i piccoli vasi (microangiopatie) o le arterie più grandi (macroangiopatie). Il rischio complessivo di malattia cardiovascolare risulta più che raddoppiato nelle persone con diabete, con un incremento che è proporzionale al grado di scompenso glicemico ed ulteriore aumento dei pericoli se sono presenti altri fattori come quelli sopracitati. Ad esempio il rischio di infarto infatti raddoppia in soggetti ipertesi affetti da diabete. Alti e persistenti livelli di glucosio nel sangue assieme alla dislipidemia ed all’ipertensione accelerano l’ispessimento e l’indurimento delle arterie (aterosclerosi e arteriosclerosi) causando l’insorgere di malattie coronariche e delle arterie che portano sangue al cervello, favorendo la comparsa di infarti ed ictus. Il rischio e la gravità dei diversi problemi aumentano con l’avanzare del diabete e quindi il controllo della malattia è l’arma più efficace per evitarne o almeno ritardarne la comparsa.
Cosa succede ai reni
La nefropatia diabetica è la complicanza che colpisce i reni. Questi organi, oltre a contribuire a regolare numerose funzioni, a partire dalla pressione arteriosa, colpisce i reni, hanno il compito di “ripulire” il sangue dalle sostanze di scarto che vengono prodotte dall’organismo. L’avanzare del diabete porta progressivamente il rene a perdere la sua normale attività di filtro delle scorie e, nei casi più gravi, porta all’insufficienza renale, che viene trattata con la dialisi o con il trapianto. Per questo accade che le persone in lista d’attesa per la sostituzione dell’organo sono diabetiche.
Cosa accade alla retina
Il diabete è una delle principali cause di cecità negli adulti anche e soprattutto per la comparsa di retinopatia, una lesione dei vasi sanguigni nella parte posteriore dell’occhio. La retina è fondamentale per la vista, perché grazie alla sua azione è possibile “trasformare” gli stimoli visivi in segnali nervosi che giungono al cervello, dove poi viene riconosciuto tutto ciò che osserviamo.
Cosa accade ai nervi
Una delle complicazioni più comuni del diabete è la cosiddetta neuropatia. Il termine fa capire che si tratta di un danno che interessa il sistema nervoso. Più o meno un malato su tre soffre di questa alterazione dei nervi periferici, che si presenta sotto forma di intorpidimento e formicolio agli arti, dolori come crampi ai polpacci, specialmente notturni, diminuita sensibilità. Possono anche manifestarsi sintomi diversi: ad esempio problemi intestinali con diarrea, vescicali come incontinenza urinaria e sessuali, come difficoltà nell’erezione.
Cos’è il piede diabetico
Nel diabetico, dopo alcuni anni dalla diagnosi, possono comparire ulcerazioni delle piante dei piedi. In seguito l’associazione tra le difficoltà di percepire la situazione causata dalla neuropatia e il carente afflusso di ossigeno legato alle difficoltà circolatorie può portare alla comparsa del cosiddetto piede diabetico, determinato appunto da lesioni vascolari e nervose che possono provocare gravi deformazioni ossee e ulcerazioni. Se le ulcerazioni diventano sede di infezione si può creare una cancrena.
Con il contributo di Boehringer Ingelheim