Cinque consigli per affrontare la cellulite, prima dei farmaci

Alimentazione, idratazione e attività fisica sono alcuni dei consigli per combattere la cellulite, prima dei farmaci

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Buccia d’arancia. La sola parola, in estate e non solo, pare fuori luogo. E non solo per un fatto estetico. Perché nella genesi della sofferenza dei tessuti che porta alla comparsa della cellulite, possono entrare in gioco fattori cui spesso non si pensa.  

 Alcuni sono intimamente collegati alla fisiologia femminile, come ad esempio l’assetto ormonale della donna che si modifica nel tempo, altri dipendono anche dalle nostre abitudini. Ad esempio, l’eccesso di zuccheri nel sangue così come i composti chimici presenti, ad esempio, nel fumo di sigaretta possono favorire un aumento dei radicali liberi, una riduzione dell’ossigenazione e dell’acidità dei tessuti, un calo dell’attività energetica cellulare.  

 Addirittura, secondo alcune teorie, anche le “abbuffate” potrebbero influenzare la microcircolazione e la conseguente sofferenza dei tessuti. Anche in chi non ha problemi di peso ingerire elevate quantità di cibi molto calorici potrebbe portare gli adipociti (ovvero le cellule grasse) della regione gluteo-femorale ad incorporare il grasso in eccesso e a crescere di volume. Risultato: si altera il microcircolo, scatenando così una condizione di ipossia. E la carenza di ossigeno, seppur relativa, potrebbe portare nel tempo a rimodellare il tessuto oltre che a favorire l’infiammazione locale.  

 Insomma: il danno cellulare può essere dovuto ad un eccesso di zuccheri presenti nel sangue, all’aumento dei radicali liberi che attaccano le cellule, alla stasi della circolazione linfatica, all’aumento del tessuto adiposo per effetto degli ormoni.  

 Il primo passo, quindi, è capire se si tratta davvero di cellulite o di un semplice accumulo di grasso. Ricordando che la cellulite è una patologia del tessuto adiposo che nasce da un problema circolatorio. Quindi si determina un edema quindi una presenza di linfa in eccesso al livello del tessuto adiposo. Ed è questo circolo vizioso che bisogna spezzare, perché aumenta la pressione all’interno del tessuto e questo, a sua volta, riduce la vascolarizzazione nel tessuto adiposo. Così il tessuto adiposo va incontro ai vari stadi della cellulite, che sono la fibrosi e la sclerosi. 

 I consigli per combattere la cellulite 

Insomma, quale che siano le cause del problema, da indagare caso per caso, oltre a pensare ai trattamenti consigliati dal medico possiamo fare qualcosa per controllare la situazione. Ecco, in sintesi, cinque consigli utili.  

  1. Non state ferme. La mancanza di movimento e di contrazione muscolare dei polpacci tende a “sottoporre” al peso della forza di gravità, oltre che del corpo, le valvole delle vene. Per ridurre i rischi basta poco. Chi sta a lungo in piedi si ricordi di alzarsi sulle punte dei piedi almeno per due minuti ogni ora. E chi sta seduto, oltre ad utilizzare una pedana poggiapiedi, sollevi le gambe almeno per un quarto d’ora tre volte al giorno. 
  1. Mangiate “verde”. La dieta deve essere ricca di frutta e verdura, che contengono vitamina C in grado di aiutare la parete dei vasi a rimanere più “robusta”. Il tutto, limitando il sale. Da preferire sono i peperoni e, tra la frutta, fragole, mirtilli e altri prodotti del sottobosco ricchi di composti (bioflavonoidi) in grado di “rinforzare” la parete dei vasi sanguigni. Non solo: possono aiutare aglio e cipolla, che contengono sostanze, come l’allicina, ad azione protettiva. 
  1. Alziamo la testa. Se la circolazione non funziona a dovere, può essere utile porre un piccolo rialzo sotto il materasso. Così si rende più semplice il ritorno del sangue verso il cuore riducendo il ristagno alle caviglie. Attenzione però a non esagerare. Il dislivello non deve essere eccessivo perché si rischia di “spezzare” la circolazione all’altezza dell’inguine. 
  1. Vestiamoci “bene”. Il sangue, per circolare bene, deve ritornare alla giusta velocità verso il cuore. Per questo, oltre ad evitare fuseaux e calzoni eccessivamente fascianti, perché peggiorano la circolazione venosa e linfatica degli arti inferiori, conviene fare attenzione a non stringere eccessivamente cinture o altro sull’addome, per favorire la risalita del sangue stesso.  
  1. Beviamo acqua. Non è per caso che, soprattutto in questa stagione, si ricorda di bere acqua. Magari anche prima di ogni pasto. Così, oltre a rifornire l’organismo di liquidi, si offre al corpo magnesio, coinvolto nel metabolismo energetico e nella sintesi proteica. Si può quindi favorire la circolazione a livello capillare, contribuendo all’eliminazione dell’acido lattico che a sua volta rende più facile la ritenzione idrica. 

 Il consiglio finale 

 Ricordiamo di muoverci. Regolarmente.  La semplice camminata aiuta. Ma sono particolarmente indicati ciclismo e nuoto che consentono di aumentare l’efficacia della muscolatura del polpaccio, che spinge verso l’alto il sangue attraverso le vene.  E ricordate che nell’acqua diminuisce la pressione per le gambe. Questo migliora la circolazione.  Per questo è ideale l’acqua-gym.