Cicatrici da acne: tipologie e rimedi

Le cicatrici da acne sono segni permanenti sulla pelle lasciati dalle lesioni acneiche gravi, come noduli e cisti, e possono manifestarsi come cicatrici atrofiche, ipertrofiche o cheloidi, influenzando l'aspetto estetico e l'autostima

Foto di Antonina Distefano

Antonina Distefano

Medico Chirurgo

Medico chirurgo abilitato presso l'Università degli Studi di Catania, è specializzata in Cure Palliative e Terapia del dolore.

Pubblicato: 11 Giugno 2024 16:02

L’acne è una patologia che può riguardare tutti, adolescenti ed adulti. Il problema per molti non è solo la comparsa di antiestetici punti neri o bianchi, brufoli, foruncoli etc., ma anche dei segni evidenti che queste lesioni possono lasciare sulla pelle: le cosiddette cicatrici da acne. Si tratta di piccole ferite di colore e dimensioni diverse che danno alle aree più colpite dall’acne, come viso, ma anche spalle o petto, quel tipico aspetto ‘a fossette’ o ‘butterato’. 

Chi soffre o ha sofferto almeno una volta di acne lo sa: è un disturbo che ossessiona e fa soffrire anche a livello psicologico. L’insorgenza dell’acne può lasciare cicatrici profonde sul viso, che però possono essere trattate e curate.

Prima di farlo, è necessario liberarsi dell’acne una volta per tutte seguendo delle terapie specifiche volte alla sua risoluzione, per poi poter intervenire sulle cicatrici con appositi trattamenti.

Vediamo insieme quali sono i rimedi per le cicatrici da acne, le varie tipologie di cicatrici, e come intervenire grazie all’aiuto del medico.

Le cicatrici da acne non sono tutte uguali

Le cicatrici da acne sono segni provocati dal danneggiamento della pelle a causa delle lesioni infiammatorie tipiche della patologia acneica: punti bianchi o neri (comedoni), brufoli o pustole, contenenti pus, e papule.

Prima di esplorare questo “mondo”, è bene mettere in chiaro che le cicatrici non sono tutte uguali. Queste ultime infatti si differenziano per profondità, conformazione e caratteristiche, e si distinguono solitamente in:

  • cicatrici atrofiche o depresse
  • cicatrici ipertrofiche o in rilievo

Cicatrici atrofiche o depresse

Le cicatrici atrofiche o depresse sono quelle che si trovano maggiormente sul volto. Si parla di cicatrice depressa quando questa si trova sotto la pelle, causata da una diminuzione della produzione di collagene nel corso della guarigione della ferita.

Le cicatrici atrofiche o depresse, a loro volta, si suddividono in altre tre categorie:

  • Cicatrici larghe a ferro di cavallo, con bordi in rilievo, che possono essere superficiali o profonde. Quando superficiali, solitamente rispondono in maniera migliore al trattamento.
  • Cicatrici a forma di “V”, che penetrano in profondità nella pelle. Solitamente di forma rotonda o ovale, simile alle cicatrici lasciate dalla varicella, queste sono in assoluto le più difficili da trattare perché potrebbero estendersi molto al di sotto della superficie della pelle
  • Cicatrici con ampie depressioni che presentano bordi arrotondati e un aspetto irregolare e rotolante

Cicatrici ipertrofiche o in rilievo e quelle cheloidali

In assoluto le più comuni quando si parla di acne, queste cicatrici ipertrofiche o in rilievo si presentano maggiormente nella zona di petto e schiena. Sono causate da un eccesso di collagene durante la guarigione.

Le cicatrici cheloidali, invece, si verificano quando una cicatrice ipertrofica continua a crescere e si espande oltre la sede della lesione, definendola come cheloide.

Cosa non fare per non peggiorare le cicatrici da acne

Una buona e sana abitudine è quella di non schiacciare o spremere i “brufoli”, e curare la formazione di ascessi con infiltrazioni di antibiotico (ovviamente sotto supervisione del proprio medico). Le cicatrici da acne rappresentano un disturbo prettamente estetico, e dal punto di vista del colore si presentano rosse o in parte biancastre, con eventuali avvallamenti e irregolarità.

Premesso che sarebbe bene, come già illustrato, non toccare assolutamente le formazioni acneiche, prima di seguire una qualsiasi terapia è fondamentale essere visti da un medico dermatologo. Il dermatologo può aiutare non solo a determinare il metodo migliore per ridurre le cicatrici da acne, ma anche a prevenirne l’eventuale futura formazione.

Rimedi e tecniche per ridurre le cicatrici da acne

Per eliminare le cicatrici da acne ci sono diversi trattamenti, a seconda che le cicatrici siano superficiali o profonde. Esistono varie tecniche per ridurre le cicatrici da acne, come ad esempio:

  • Punch Grafting – è una tecnica che solleva le cicatrici introflesse, ed è un unico intervento che viene eseguito in anestesia locale. Le cicatrici vengono incise con una tecnica di incisione circolare, sollevate fino al piano della cute e quindi migliorate sensibilmente da un punto di vista estetico.  
  • Abrasione laser con CO2 ultrapulsato – consente di levigare il piano cutaneo correggendo cicatrici poco profonde. Si effettua in anestesia locale o con sedazione per la durata di 30 o 60 minuti. Solitamente viene eseguita dopo il Punch Grafting, e serve appunto per correggere quelle piccole irregolarità residue a seguito del sollevamento della cicatrice.
  • Peeling chimici – peeling eseguiti con un acido forte utilizzato per rimuovere lo strato superiore della pelle e per ridurre le cicatrici profonde.
  • Riempitivi – utilizzati per riempire le cicatrici da acne e aiutare a uniformare la pelle. I riempitivi possono essere realizzati con collagene, oppure con il proprio grasso cutaneo. Vengono iniettati sotto la superficie della pelle per aiutare a rimpolpare e levigare le cicatrici depresse. Questi riempitivi hanno una durata che va dai 6 ai 18 mesi, e devono essere ripetuti.
  • Microneedling – una piccola “penna” con degli aghi che vanno a perforare la superficie delle cicatrici, che guarendo vanno a produrre del collagene.
  • Radiofrequenza – trasforma l’energia elettrica in calore, che penetra in profondità nell’epidermide. Questo favorisce la naturale produzione di collagene. L’effetto finale è una pelle più tonica, elastica e compatta.