Anemia da carenza di vitamine: sintomi, cause, rimedi

Tra le varie forme di anemia vi è quella legata al deficit di vitamina B12 e di folati. Scopriamone di più

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Roberta Martinoli

Medico Nutrizionista

Dopo una Laurea in Scienze Agrarie e un Dottorato di Ricerca in Fisiologia dei Distretti Corporei, consegue una Laurea in Scienze della Nutrizione Umana e in Medicina e Chirurgia.

Pubblicato: 3 Gennaio 2019 11:29Aggiornato: 17 Novembre 2022 16:19

Anemia da carenza di vitamine

La carenza di folati e di vitamina B12 porta ad una forma di anemia nota, per questo, come anemia da carenza di vitamine. Nella gran parte dei casi questa condizione clinica deriva da una dieta che non contiene abbastanza alimenti in grado di apportare questi due nutrienti oppure può essere la conseguenza di un malassorbimento. Senza folati e vitamina B12 il corpo non riesce a produrre globuli rossi in quantità adeguata. Ne consegue, quindi, una ridotta capacità di trasportare ossigeno dai polmoni ai diversi organi e apparati. I sintomi includono la fatica, la dispnea (sensazione di respirazione difficile) e le vertigini. Il quadro clinico può essere risolto attraverso la somministrazione di vitamine sia per via orale che intramuscolare.

Anemia da carenza di vitamine: i sintomi

L’anemia da carenza di vitamine spesso si sviluppa con lentezza nell’arco di una finestra temporale che può durare da mesi ad anni. I segni e i sintomi possono essere piuttosto vaghi all’inizio ma solitamente peggiorano con l’andare avanti di questa condizione. Tra i sintomi più comuni citiamo:

  • la fatica;
  • la dispnea;
  • le vertigini;
  • il pallore;
  • l’irregolarità del battito cardiaco;
  • la perdita di peso;
  • l’intorpidimento e il formicolio alle mani e ai piedi;
  • la debolezza muscolare;
  • i disturbi dell’umore;
  • la confusione mentale e il deficit di memoria.

Le cause

L’anemia da carenza di vitamine compare nella maggior parte dei casi quando non si assumono alimenti contenenti vitamina B12 e folati in quantità sufficienti o nel caso in cui si soffra di una condizione di malassorbimento. La vitamina B12 si trova principalmente nella carne, nelle uova e nel latte e per questa ragione le persone che escludono dalla loro dieta questi alimenti devono necessariamente assumere vitamina B12 sotto forma di integratore. Alcuni alimenti industriali sono fortificati con vitamina B12 come spesso accade per i cereali della prima colazione e per alcuni prodotti a base di lieviti.

Esistono però anche alcune condizioni patologiche che si associano ad anemia da carenza di vitamine. L’anemia perniciosa è una patologia nella quale il sistema immunitario attacca alcune cellule specializzate presenti nello stomaco e capaci di produrre una sostanza chiamata fattore intrinseco. In assenza di fattore intrinseco la vitamina B12 presente nel cibo non può essere assorbita a livello intestinale. I pazienti che vengono sottoposti ad un intervento di chirurgia bariatrica, nel quale vengono rimosse parti dello stomaco e dell’intestino, possono produrre una quantità ridotta di fattore intrinseco e questo rende conto della difficoltà ad assorbire una quota parte della vitamina B12 presente nel cibo. Patologie come il morbo di Crohn o la malattia celiaca possono essere associate ad un ridotto assorbimento della vitamina B 12. Infine, la presenza di parassiti come la tenia può comportare una condizione di malassorbimento. Anche noti come vitamina B9, i folati sono sostanze contenute principalmente nei vegetali a foglia verde e nel fegato. Un deficit di folati può presentarsi nelle persone che non mangiano queste categorie di alimenti o nel caso in cui il corpo sia incapace di assorbire i folati dal cibo per problemi di assorbimento.

L’eccessiva assunzione di alcool e alcuni farmaci come quelli prescritti in caso di epilessia possono contrastare l’assorbimento di nutrienti. Le donne in corso di gravidanza e quelle che allattano hanno un maggiore fabbisogno in folati. La carenza di folati durante la gestazione può causare difetti nella chiusura del tubo neurale con comparsa di spina bifida. Attualmente la carenza di folati è meno frequente nei paesi dell’area occidentale perché vi è l’indicazione ad aggiungere acido folico e folati a prodotti quali pane, cereali e pasta.

Complicanze

L’anemia da carenza di vitamine può portare ad un aumentato rischio di complicazioni durante la gravidanza, a disordini a carico del sistema nervoso e al cancro gastrico. Tra i disturbi del sistema nervoso i più frequenti sono il tremore a livello delle estremità e i problemi di equilibrio. La carenza di vitamina B12 può portare anche a confusione mentale e a deficit mnemonici poiché è necessaria nel regolare le funzioni cerebrali.

Prevenzione

Una dieta varia, equilibrata e bilanciata, è in grado di contrastare qualsiasi forma di carenza vitaminica. Alimenti particolarmente ricchi in vitamina B12 sono:

  • il manzo;
  • il fegato;
  • il pollo;
  • il pesce;
  • le uova;
  • gli alimenti fortificati come i cereali per la prima colazione;
  • il latte i formaggi e lo yogurt.

Alimenti ricchi in folati includono invece

  • i broccoli;
  • gli spinaci;
  • gli asparagi;
  • i fagioli di Lima;
  • le arance;
  • i limoni;
  • le banane;
  • i mirtilli;
  • il melone;
  • il fegato e le frattaglie;
  • il lievito;
  • i funghi;
  • e le arachidi.

Il fabbisogno medio di vitamina B12 negli adulti è di 2,4 microgrammi e quello di folati o acido folico di 400 microgrammi. Le donne in gravidanza e le donne che allattano hanno fabbisogni mediamente superiori.