Aderenza alle terapie, perché non si deve saltare la cura

Dimenticare le cure o non seguire scrupolosamente le prescrizioni del medico, rende difficile prevenire malattie soprattutto quelle cardiovascolari

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Pubblicato: 24 Settembre 2020 15:37

Quanto più una condizione da trattare si mantiene nel tempo, tanto minori sono le possibilità che le cure siano seguite a dovere. E, purtroppo, diventa più difficile raggiungere quegli obiettivi che appaiono fondamentali in chiave preventiva, specie per chi è a rischio di malattie cardiovascolari.

Il colesterolo elevato e l’ipertensione, infatti, non creano disturbi e quindi si tende a “dimenticare” le prescrizioni del medico. In Italia, oggi, per questi problemi solo il 50 per cento degli over 65 segue correttamente le prescrizioni. Insomma, ci vuole più attenzione per controllare al meglio i rischi per il cuore. E non solo……..

I consigli dell’esperto

L’aderenza terapeutica riflette la capacità del paziente di rispettare in modo preciso e con costanza le raccomandazioni del medico riguardanti le dosi, i tempi e la frequenza dell’assunzione del farmaco per l’intera durata della terapia – spiega Massimo Volpe, Direttore Cattedra e UOC Cardiologia presso l’Università Sapienza di Roma – Ospedale Sant’Andrea. Diverse possono essere le cause della non aderenza, tra cui la dimenticanza, la complessità, la durata e gli eventuali effetti collaterali del trattamento in corso, la mancata consapevolezza della gravità della patologia, il timore di dipendenza, la scarsa motivazione.”

Nelle malattie croniche è particolarmente difficoltoso garantire l’aderenza per periodi molto lunghi, a volte per tutta la vita, complice anche il fatto che spesso in queste condizioni i pazienti hanno altre patologie e quindi assumono diversi farmaci.  L’importante, in ogni caso, è ricordare che nella prevenzione di infarto ed ictus l’aderenza alle terapie è un passaggio chiave.

Rispettare le prescrizioni del medico relativamente alla terapia (dosi, orari di assunzione, durata) è fondamentale per il successo del trattamento stesso, soprattutto nelle condizioni croniche e in particolare nelle malattie cardiovascolari. Al contrario, l’aderenza risulta più elevata nelle condizioni in cui la persona è bene informata sulla propria condizione e dunque della ragione per cui deve assumere uno o più farmaci; ha un dialogo aperto con il proprio medico curante, nel quale nutre fiducia; crede nell’efficacia del trattamento prescritto, per esempio perché ne rileva dei benefici.

Poi ci possono essere anche soluzioni che il medico può indicare caso per caso: ad esempio sappiamo che nelle malattie croniche è particolarmente difficoltoso garantire l’aderenza per periodi molto lunghi, talora per sempre, complice anche il fatto che spesso in queste condizioni i pazienti assumono altri farmaci. In questa ottica, le associazioni in pillola singola di più farmaci favoriscono una migliore aderenza”.

Una web-serie per ricordare le cure

Per “raccontare” sorridendo l’importanza dell’aderenza alle cure parte “Impazienti Cronici”, web serie che ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza dell’aderenza alle cure per controllare e convivere con patologie croniche, come quelle cardiovascolari e metaboliche. Negli episodi si racconta in modo ironico la quotidianità di sei coppie di persone che nonostante un’iniziale difficoltà, hanno imparato l’importanza di seguire correttamente le prescrizioni del medico e attraverso una serie di gag divertenti dispensano consigli preziosi per promuovere comportamenti che favoriscano una migliore qualità della vita per chi deve convivere con questo genere di patologie croniche.