Quattro quarti di sangue blu, nata e cresciuta per essere Regina, imparentata con le case reali di Germania, Gran Bretagna e Danimarca, il percorso di Sofia di Grecia è già tracciato e il destino le fa incontrare proprio un futuro Re: Juan Carlos.
Quando nasce la primogenita di Paolo di Grecia e Federica di Hannover, i genitori avrebbero preferito il nome Olga, ma il popolo vuole chiamarla secondo la tradizione greca con il nome di sua nonna, in questo caso Sofia di Prussia, ed è così che in quel freddo 2 novembre 1938, al Palazzo Psychikó di Atene, viene al mondo una futura Regina.
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L’esilio dalla Grecia
Quando è obbligata, insieme alla famiglia, a lasciare la sua patria, Sofia non ha compiuto ancora tre anni. Questo evento segna la sua infanzia e, secondo i suoi biografi, forgia il suo carattere. La famiglia reale greca rimane in esilio per cinque anni, durante i quali vive a Creta, Alessandria, Il Cairo e infine a Città del Capo.
L’esilio tempra il carattere di Sofia e, fin da piccola, impara ad adattarsi alle situazioni con grande disciplina. Nel 1946, terminato il conflitto armato, la famiglia rientra in Grecia e grazie ad un plebiscito il fratello del padre di Sofia, Re Giorgio II, torna sul trono. Nel 1947, dopo la morte del Re, gli succede il fratello, Paolo I.
La stessa scuola del Principe Filippo
Tra il 1951 e il 1955, Sofia viene mandata nel collegio Schule Schloss Salem, sulle rive del Lago di Costanza, in Germania. La scuola, fondata dal famoso pedagogista Kurt Hahn, forma Sofia con il suo metodo di apprendimento, conosciuto per essere anche molto severo. Nella stessa scuola, anni prima, aveva studiato anche il Principe Filippo, poi Duca di Edimburgo. Successivamente Sofia di Grecia torna nella sua patria, dove lavora per due anni in un ospedale per bambini ad Atene.
La storia d’amore di Sofia e Juan Carlos
È il 1954 quando incontra il futuro Juan Carlos I, a bordo della nave Agamennon, nella famosa “Crociera dei Re”, che fa il giro delle isole greche. La crociera è organizzata dalla madre di Sofia, la Regina Federica di Grecia, per riunire i giovani reali europei dopo i duri anni della guerra.
Tuttavia, non è allora che Sofia e Juan Carlos iniziano a frequentarsi. “Mi sembrava un ragazzo carino, niente di più, un altro dei miei cugini”, ricorda Sofia in un documentario per la BBC registrato nel 1981. Uno degli ostacoli che si frappongono tra loro a quel tempo è la lingua. “È stato molto difficile parlare con lei. Non conoscevo molto bene l’inglese e il greco ancor meno, ovviamente”, dice sorridendo Juan Carlos nello stesso documentario, “Lei non conosceva lo spagnolo ed è stato molto difficile per noi avere una conversazione”.
La vita li fa incontrare di nuovo nel 1960 due volte: la prima ad una festa organizzata dal Duca e dalla Duchessa di Wüttemberg a Stoccarda, e la seconda durante i Giochi Olimpici di Roma. Ma è stato l’anno successivo, nel giugno 1961, in occasione del matrimonio del Duca e della Duchessa di Kent, presso la Cattedrale di York, che scatta la scintilla.
La proposta di matrimonio all’hotel Beau Rivage di Losanna risale al settembre 1961. Pochi mesi dopo, il 14 maggio 1962, Juan Carlos e Sofia si sposano ad Atene e la cerimonia si svolge secondo due riti diversi: cattolico e ortodosso.
I cambiamenti di vita per la Spagna
Sofia alla nascita è greco-ortodossa ma dopo il matrimonio decide di convertirsi al cattolicesimo, la religione più diffusa in Spagna.
Dopo aver sposato Juan Carlos, cambia anche l’ortografia del suo nome dal greco “Sophia” allo spagnolo “Sofía”. Quando arriva in Spagna nel 1963 si iscrive a Lettere e per un anno va a lezione ogni sabato presso la Università Autonoma di Madrid per conoscere la lingua e la cultura del Paese di adozione.
Dalla dittatura di Franco alla monarchia
Dal giorno del matrimonio in poi, la vita di Sofia è segnata da rapporti tesi con i suoceri, dalla “lotta” tra Juan Carlos e suo padre, Juan de Borbón, per la successione a Franco, dal loro trasferimento in Spagna e dalla stretta tutela del dittatore una volta che la coppia si stabilisce a Madrid. Sofia sarà determinante nella designazione di Juan Carlos come successore di Franco.
Dopo la morte del dittatore, Juan Carlos I diventa Re di Spagna e Sofia Regina. Ma nei primi giorni nel Palazzo della Zarzuela, i coniugi si rendono conto di essere completamente soli. Grazie al sodalizio tra i due e all’amore che, si è poi affievolito nel corso degli anni, riescono a restaurare e dare prestigio alla monarchia spagnola come la conosciamo oggi, una delle più moderne d’Europa, riuscendo a conquistarsi il favore degli spagnoli che all’inizio sono molto scettici.
Il ruolo di Juan Carlos I nello sventare il colpo di stato, conosciuto con il nome 23-F, nel 1981 gli dà un’enorme popolarità che però va a minare sempre di più il rapporto con Sofia e poi in seguito con gli spagnoli. Già dagli anni Settanta, Sofia subisce alcuni presunti tradimenti da parte del marito e questa infedeltà coniugale sfocia in una grave crisi che, nel 1975, porta Sofia a lasciare temporaneamente la Spagna con i loro tre figli. Ammonita dall’allora Primo Ministro Adolfo Suárez, Sofia torna in Spagna e da allora sopporta tutto con grande stoicismo. Si dedica anima e corpo alla Spagna e alle cause sociali, culturali e umanitarie. Juan Carlos, invece, continua anche a circondarsi di donne e di molti uomini d’affari che lo porteranno al centro di grandi scandali.
I figli, gioie e dolori di Sofia
Sofia e Juan Carlos hanno tre figli: Elena, Cristina e finalmente il figlio maschio Felipe. Sofia è favorevole a tenere lontane le figlie dai matrimoni di convenienza, ma con Felipe è diverso: lui è l’erede al trono e la madre reputa poco idonee al ruolo di “futura regina” le donne che frequentano il figlio. Lui cede su tutte ma quando arriva nella sua vita Letizia Ortiz è irremovibile: “O lei o non mi sposo”. Nel tempo il rapporto suocera nuora rimane molto difficile e dopo l’abdicazione del marito, Sofia deve adattarsi ancora di più al modo di vivere di Letizia.
Un altro colpo duro per Sofia è il divorzio della primogenita Elena dal marito. Una scelta che si scontra con la sua ferma opposizione al divorzio, a cui ha sempre rinunciato per mantenere la stabilità familiare e non compromettere il cammino del figlio verso il trono.
Anche la secondogenita Cristina non risparmia un dispiacere alla madre perché viene coinvolta nel caso Nóos, che la porta sul banco degli imputati insieme al marito – oggi ex – con l’accusa di aver occultato soldi pubblici e costringe il fratello ad allontanarla dalla vita pubblica anche se poi viene assolta.
Gli scandali di Juan Carlos e l’abdicazione
Lo scandalo del marito con l’ennesima amante, Corinna zu Sayn-Wittgenstein, che viene alla luce per un incidente durante un safari in Botswana, rende per la prima volta evidente al mondo intero l’infedeltà coniugale del Re.
La fragilità fisica di Juan Carlos sempre più evidente, la relazione extraconiugale e le accuse di irregolarità fiscale, legate alla presunta presenza di fondi portati in paradisi fiscali rendono inevitabile la sua abdicazione nel 2014.
Il ruolo secondario della Regina Emerita
Gli scandali finanziari del padre continuano e Felipe, appena diventato Re, esclude tutta la famiglia dalla vita pubblica. Sofia, che ha sopportato decenni di umiliazioni, diventa un personaggio un po’”scomodo” e la sua attività viene ridotta, ingiustamente, a un ruolo marginale. Il 31 ottobre 2023 è esclusa anche dal giuramento di fedeltà alla costituzione di sua nipote Leonor al Parlamento spagnolo. Una parte della stampa iberica vede nella commozione di Sofia, che per la prima volta non è riuscita a trattenere ad un evento pubblico pochi giorni prima, il dispiacere per questo trattamento che le viene riservato.
Sofia e Letizia, le due Regine di Spagna
Il suo rapporto con la nuora, la Regina Letizia, è migliorato negli ultimi anni, lo strappo sembra essersi ricucito dopo la Pasqua del 2018, quando si è consumato uno screzio pubblico tra le due donne a favore di telecamera: Letizia sembra mettersi davanti per impedire a Sofia di fare una foto con le nipoti Leonor e Sofia, c’è uno scambio di battute tra le due nell’imbarazzo totale di Felipe, delle figlie e di Juan Carlos.
L’amore di Sofia per la natura e l’ambiente
Nella sua vita privata e pubblica emerge la grande passione della Regina Emerita per la natura e da sempre segue attività connesse all’ambiente e agli animali.
È vegetariana, come sua sorella Irene, per un voto fatto in memoria del padre. È sensibile alla causa ambientale ed è ossessionata dal riciclo, che viene rigorosamente applicato nelle sue residenze.
Una Regina spagnola che non ama la corrida
Sofia odia la caccia, e non ama la corrida, come lei stessa afferma: “Andavo a caccia solo per incontrare gente e chiacchierare. Mi piacciono le conversazioni intorno al fuoco, ma non ho mai preso in mano una pistola. Non mi piace uccidere gli animali e ancor meno vederli soffrire in un’arena o in un combattimento”.
L’educazione da Regina
Sofia è molto attento ai dettagli e all’educazione: al termine di un ricevimento o di un pasto, saluta sempre i cuochi, i camerieri e il personale delle pulizie e li ringrazia per il loro servizio.
Cerca sempre di creare empatia con le persone che ha di fronte: “Anche se sto con ogni persona solo per pochi attimi, la guardo negli occhi e la saluto come se fosse l’unica al mondo, cercando di fare un commento gentile e per quei secondi le persone sentono che sono con loro”.
La Regina emerita gode dell’affetto sia del popolo greco, che la chiama “la regina dallo sguardo sorridente”, sia del popolo spagnolo, che la considera il grande valore della monarchia e, dopo la morte di Elisabetta II, sembra essere una delle ultime custodi della tradizione, una di quelle regine che antepongono il dovere alla vita privata e sono sempre al servizio degli altri.