Marius Borg Høiby, figlio della Principessa ereditaria Mette-Marit di Norvegia, resta in carcere. Il ragazzo, 27 anni, è stato arrestato lunedì 18 novembre perché accusato di stupro. Per la prima volta il suo patrigno, il Principe Haakon di Norvegia, rompe il silenzio sull’intera situazione.
Marius Borg Høiby, confermato l’arresto
L’arresto di Marius Borg Høiby con l’accusa di stupro è l’ultimo e forse più grave atto di una serie di vicende giudiziarie che coinvolgono il primo figlio di Mette-Marit dalla scorsa estate.
Mentre sono in corso le indagini e le verifiche anche su una seconda denuncia di stupro, la polizia ha chiesto che Marius rimanga in carcere. Un giudice ha accolto la richiesta convalidando la detenzione per il periodo di una settimana, durante il quale gli è vietato ricevere visite o lettere nei prossimi.
La situazione sta sfuggendo di mano al Palazzo ed è sempre più imbarazzante, tanto che per la prima volta dopo mesi in cui Marius è coinvolto in situazioni di violenza il Principe ereditario Haakon ha deciso di rilasciare alcune dichiarazioni.
Marius Borg Høiby, il Principe Haakon parla per la prima volta
Haakon non è il padre natura di Marius Borg Høiby che è nato da una relazione che Mette-Marit ha avuto prima del matrimonio. Ma di fatto il Principe gli ha fatto da padre.
“Marius sta affrontando gravi accuse, di cui si stanno occupando la polizia e la magistratura. Sono convinto che faranno un buon lavoro”, ha affermato Haakon all’emittente norvegese NRK.
Ha aggiunto: “Come famiglia e come genitori, abbiamo voluto che Marius ricevesse aiuto e lavoriamo da molto tempo per portarlo in un posto dove possa ricevere più sostegno. È qualcosa a cui stiamo dando priorità. Deve essere fatto entro il quadro stabilito dal sistema legale”.
Il Principe ha pubblicamente dimostrato piena solidarietà nei confronti della moglie in questo momento così difficile.
Sul fronte legale, l’avvocato di Maruis, Øyvind Bratlien, ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso contro la sentenza di detenzione. Infatti, ha espresso un cauto ottimismo, sottolineando che il giudice ha respinto la richiesta della polizia di una custodia cautelare di due settimane, riducendole a una. “Consideriamo questa richiesta promettente”, ha dichiarato.
L’arresto con l’accusa di stupro è il terzo “incidente” che coinvolge il figlio maggiore della Principessa. Il primo risale allo scorso agosto quando la polizia lo fermò durante una violenta rissa a tarda notte nell’appartamento di una donna che poi si rivelò la sua fidanzata. La polizia trovò un coltello conficcato nella parete della camera da letto.
Marius rimase in carcere per 30 ore e poi fu rilasciato, per essere arrestato nuovamente a settembre con l’accusa di aver violato un ordine restrittivo relativo alla stessa donna.
Da allora la sua residenza è stata perquisita dalla polizia che ha sequestrato alcuni oggetti nell’ambito delle indagini in corso. Il figlio di Mette-Marit ha ammesso in parte le proprie responsabilità, ma ha negato le accuse che in seguito gli hanno mosso altre due donne.
Marius Borg Høiby, cresce l’imbarazzo a Palazzo
I problemi legali di Maruis hanno acceso i riflettori sul suo ruolo nella Famiglia Reale norvegese, ad ottobre è stato interdetto dalle residenze reali. Il ragazzo, differentemente dai suoi fratellastri nati dal matrimonio di Mette-Marit con Haakon, non ha titoli nobiliari né incarichi pubblici. In ogni caso, il suo comportamento ha messo a dura prova l’immagine della Monarchia.
Il Palazzo non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sull’intera vicenda, ma l’intervento del Principe Haakon dimostrano quando grave sia la situazione.