Non è facile la vita del futuro Re. Di certo è più semplice di tante altre, sia chiaro, soprattutto in un tempo in cui alla Famiglia Reale non è richiesta la conduzione effettiva del Paese. Al tempo stesso, però, si ha la certezza d’avere un percorso ben delineato dinanzi a sé. L’intera esistenza programmata e l’obbligo di dover accettare tale destino.
Per fortuna il piccolo George ha dalla sua due genitori molto attenti alla sua educazione. Vogliono che sia consapevole dei doveri nei confronti della famiglia, della corona e dei sudditi. Al tempo stesso, però, non vogliono privarlo della necessaria normalità di cui ha bisogno.
Il futuro Re George
Dell’educazione del piccolo George ha parlato Ailsa Anderson, ex segretaria stampa e responsabile delle comunicazioni della compianta Regina Elisabetta II. Ritiene improbabile che, data la sua età (e due sovrani dinanzi a lui nella linea di successione), stia già ricevendo delle formali lezioni per diventare Re.
“Credo che molto venga appreso per osmosi. Quando sei in prima linea a testimoniare questi eventi, lo assorbi”. Di fatto i tempi sono cambiati e l’impostazione della quotidianità del primogenito di William e Kate sembra distanti anni luce da quella dell’amatissima bisnonna.
Elisabetta II fin da giovanissima dovette studiare storia costituzionale e diritto, sotto la rigida guida del padre, Re Giorgio VI. Ricevette inoltre lezioni di condotta da parte dell’arcivescovo di Canterbury.
È dunque mutato del tutto l’approccio e, al tempo stesso, sono cambiate le necessità. L’erede al trono di casa Windsor ha oggi 11 anni e una lunga strada dinanzi a sé prima di poter pensare realmente d’essere incoronato. Può godersi ancora un po’ la propria infanzia.
L’educazione di William e Kate
Per quanto importante istruire il principe George sul suo futuro, preparandolo adeguatamente, per William e Kate è oggi di maggior rilevanza una vita normale. Si è parlato molto della loro idea di allontanare la servitù, al fine di istruire i propri figli in maniera più canonica possibile.
I loro bambini non saranno mai come tutti gli altri, certo, ma stanno ricevendo un’educazione più simile a quella di casa Middleton che di casa Windsor, per intenderci: “Entrambi i genitori vogliono proteggere George e dargli quanta più privacy e tempo libero possibile. Lo accompagnano a scuola e cercano di mantenere le cose normali, per quanto consentito, senza concentrarsi troppo sul futuro”.
In procinto d’essere incoronato Re, Carlo si è ritrovato al centro di molte analisi da parte dei tabloid. Si è parlato a lungo delle sue abitudini quotidiane e di come non sia di fatto indipendente sotto molti aspetti. Abituato a essere servito e riverito. Ecco cosa i due vorrebbero evitare per i loro tre figli.
George sarà un Re diverso e più in contatto con il mondo reale, all’esterno delle grandi residenze della sua famiglia. Sotto questo aspetto, verrebbe da dire, sta avendo la meglio l’impostazione della compianta Lady Diana.
Questa voglia di normalità traspare chiaramente quando i “royal babies” appaiono in pubblico: “Si vede che si stanno divertendo. Ho visto un lato più tenero dietro le quinte”.