Test: Sai riconoscere chi ti dice bugie?

Tutti diciamo cose non vere e alteriamo la realtà a nostro favore, ma senza cattive intenzioni. Eppure ci sono tanti bugiardi seriali che non sono proprio innocui. Gioca con il test e scopri se sei in grado di capire chi ti sta mentendo, per metterlo ko

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Marina Mannino

Giornalista

Laureata in Lettere, è stata la caporedattrice di una famosa rivista per ragazze e ha lavorato nella produzione musicale. Scrive per diverse testate e per DiLei si occupa di test sulla personalità, della rubrica #segretidelcuore e scrive articoli per la sezione DiLei GirlZ.

Fin da bambine ci educano a essere sincere, a dire sempre la verità, a non nascondere nulla. E ci raccontano la storia del bugiardissimo Pinocchio, a cui una serie di orribili peripezie (viene derubato, schiavizzato, impiccato, imprigionato, tramutato in asino, usato come cane da guardia, ingoiato da un pesce-cane ecc.) fanno passare la voglia di dire fandonie.

Per evitare i guai

Ma impariamo anche quanto, talvolta, sia più comodo e socialmente funzionale dire una bugia invece della verità. “Com’è andata a scuola?” “Bene” ci evita una raffica di domande sul perché la maestra ci ha riprese quando eravamo distratte. “Come stai?” “Tutto ok, grazie” ci risparmia l’imbarazzo di dire che ci sentiamo uno schifo. Perché dare un dispiacere agli altri e oltretutto apparire come perdenti? Meglio una bugia “bianca” che alteri un po’ la verità, per mostrarla migliore di quello che è.

Per essere cortesi

Insieme all’esortazione a non dire bugie, le regole sociali ci impongono anche di essere educate, non offendere, di non ferire, di esser grate. Ad esempio, se un’amica ha un outfit tremendo, le diciamo “Stai bene con questo look!” per evitare di ferirla ma anche di innescare un’inutile polemica. Se ci regalano un pullover brutto, diciamo “Grazie, è molto carino!”, perché saremmo sgarbate e odiose se dicessimo “Ma come ti è venuto in mente di regalarmi questo orrore?”.

Per “ammortizzare” la realtà

Ammettiamolo, nella vita di tutti i giorni come nel mondo dei social, nessuno è schietto e sincero al 100%. Insomma, per il quieto vivere e per dare agli altri la migliore immagine di sé stessi (suscitando sentimenti positivi come approvazione, ammirazione e simpatia), spesso sono più utili delle piccole bugie che la realtà nuda e (fin troppo) cruda.

Eppure la bugia ci irrita

Allora perché, quando capiamo che ci hanno rifilata una menzogna, ce la prendiamo così tanto? Come mai la bugia, così determinante a livello di relazioni umane, viene poi percepita come un’offesa, un tradimento, una mistificazione inaccettabile? Perché l’inganno colpisce la fiducia, la buona fede, la sensibilità. Ci espone alla delusione e al dolore. Ci fa sentire sciocche e ingenue, indifese e vulnerabili.

I bugiardi? Dobbiamo intercettarli

Quindi bisogna farsi furbe e imparare a riconoscere i bugiardi, soprattutto quelli pericolosi: sono i mentitori seriali, che possono imbrogliarci e metterci in difficoltà sul lavoro, in amore, in amicizia. C’è chi ha un intuito innato per individuarli e chi ha meno capacità di “fiutare” i simulatori (o simulatrici).

E tu, sai riconoscere chi ti dice bugie? Gioca con il test che ti svela quanto sei in grado di identificare i mentitori (o mentitrici) per prendere le distanze da loro e non farti confondere dalle loro “realtà modificate”!