Hai per caso sognato formiche che strisciavano lungo il tuo corpo o che invadevano la tua casa? Sognare insetti è abbastanza comune e, nel caso delle formiche, può avere diversi significati. Il significato di sognare formiche può essere molto diverso a seconda del contesto, vediamo in questo approfondimento a quali possibili scenari psichici potrebbe rimandare.
Ricordiamo che i sogni tendono ad uno scopo, quindi sono sempre positivi perché ci mettono di fronte alle nostre potenzialità ancora da riconoscere che assumono nei sogni forme archetipiche (immagini originarie), non necessariamente frutto dell’esperienza diurna, in accordo con l’ipotesi dell’inconscio collettivo di Jung.
Indice
Insetti nella testa
Come ci dice Hilmann (1982) la parola insetto deriva dal termine inseco (tagliare) significa intagliato, seghettato che rimanda all’affilato, appuntito e al trafiggere! Nei sogni e nella realtà sono esseri che ci fanno balzare, che ci fanno stare in allerta e sempre vigili.
Il termine bug significa insetto ma anche apparizione, fantasma, oggetto di terrore ma anche ciò che fa deviare: forse dentro la psiche sono quelle forze che ci fanno cambiare strada e che ci vogliono rendere più accorti nel seguire la nostra via, quella che ci porta a essere chi siamo veramente!
Facciamo di tutto per tenerli lontani con zanzariere, finestre chiuse, prodotti repellenti, e insetticida vari, ma nonostante queste protezioni, metafore delle resistenze psicologiche, per tenere lontani come se non ci riguardassero aspetti di noi che riteniamo disturbanti. Gli insetti penetrano ugualmente, ci vogliono salire addosso e pungere allo scopo psicologico di rendere vivido il loro messaggio: “stai accorta!”. Questo messaggio significa che ciò che rifiutiamo della nostra psiche in realtà è quello che deve essere accolto, che ci piaccia o meno, per sentirci completi!
Il simbolo della formica
Nel pensiero cosmogonico dei Dogon e dei Bambara del Mali la formica ha un ruolo fondamentale nell’organizzazione del mondo, infatti il sesso della terra come vulva era un formicaio. Nell’ultimo stadio della creazione si trasforma in bocca da cui nasce il verbo e la tecnica della tessitura, suo supporto materiale, che le formiche dovevano tramandare agli uomini.
In generale le formiche rappresentano fecondità della terra e l’energia vitale che circola nelle viscere della terra ed è pronta a manifestarsi sotto forma di sorgente (Chevalier, Gheerbrant, 1969). Da un punto di vista etologico sono caratterizzate da forza straordinaria rispetto al peso: avete mai visto una formica portare in giro una foglia cinque volte più grande di lei? Questa è l’immagine migliore per descrivere quanto siano dedite al loro obiettivo, alla loro missione all’interno della colonia senza farsi spaventare dai sacrifici.
Molto combattive e protettive della comunità, si muovono come un corpo unico. Per il loro modo di vivere e la loro natura sono state usate come metafore nelle storie per i bambini di tutto il mondo, la più famosa è senza dubbio “La formica e la cicala” di Esopo. La morale della fiaba è insegnare l’importanza del duro lavoro, mettendoci anche in guardia dal pericolo di vivere solo per l’oggi senza pensare alle conseguenze delle nostre azioni.
Sognare tante formiche
Le formiche secondo De La Rocheterie (1986) evocano scenari come l’organizzazione, il lavoro e il brulicare; quando si aggirano sulla pelle sentiamo un pizzicore da qui l’espressione “formicolio”. Nella mitologia greca erano consacrate a Demetra, rappresentazione della madre terra e della fecondità dei raccolti.
In un mito romano Eaco, re dell’Egina, e figlio di Egina e Giove, ebbe un regno molto popoloso grazie all’intervento di suo padre che trasformò la gente in formiche chiamandoli Mirmidoni (dal greco murmex = formica). Tale popolo, i mirmidoni, erano famosi per essere molto attaccati alla terra che possiamo tradurre in atteggiamenti psicologici come “attaccarsi alle proprie idee” e difenderle come se ci fosse sempre un invasore da combattere, insomma un atteggiamento difensivo e auto-conservativo che non lascia entrare nessun cambiamento.
Sempre secondo De La Rocheterie nei sogni richiamano una iperemotività nervosa, una sensibilità a fior di pelle, talvolta esasperante. Spesso ti capita di arrabbiarti facilmente per questioni abbastanza insignificanti, allora questo sogno può essere un invito a lavorare sul modo in cui reagisci, su certi tuoi comportamenti, sulle piccole cose che ti danno fastidio ma che potrebbero essere utili a cambiare idea senza sentirti attaccata. Del resto, in senso opposto, possono chiederti simbolicamente di essere più “collaborativa” e accogliente con te stessa e con gli altri in linea con il simbolo della madre terra, evitando di chiuderti troppo nella tua individualità o difenderti da parti di te che rifiuti.
Se le ritrovi in casa, casa come simbolo della tua intimità, portano dentro di te linfa vitale con il loro flusso ininterrotto che somiglia a una energia vibrante, una forza viva! Se camminano addosso a te, ti stanno solo indicando una necessità, ovvero di dedicare le tue energie al tuo benessere psicofisico, non occupandoti dei tuoi bisogni domani, ma nel presente per il tuo divenire, come loro fanno le provviste per l’inverno!
Fonti bibliografiche:
- Chevalier, J., Gheerbrant, A., 1969, Dizionario dei simboli, vol. I., Bur, Milano, 1997, pp. 458-459.
- De La Rocheterie, 1986, La natura nei sogni, Red ed., Como, 1988, pp. 123-124.
- Hilmann, J., 1982, Presenze animali, Adelphi, Milano, 2016, pp. 109-114.
- Jung, C., G., 1934/1954, Gli archetipi dell’inconscio collettivo, in Opere vol. 9, I, Gli archetipi e l’inconscio collettivo, 1976, Boringhieri, Torino, 2005.