“Io non soffro per amore”. C’è stato un tempo in cui ripetevo a me stessa e agli altri questa frase alla stregua di un’ecolalia bambinesca, quasi fosse un mantra. Lo facevo per convincermi che fosse reale, che così sarei davvero stata invincibile e, in qualche modo, immune da tutte le delusioni del presente e del passato. Lo facevo con la speranza che quel cuore in frantumi si sarebbe trasformato presto in un ricordo sbiadito. Ma mentivo. Lo facevo con gli altri e soprattutto con me stessa, perché tutti soffriamo per amore.
Certo è che questa consapevolezza non allevia il dolore, né gli dà conforto. Piuttosto ci fa capire che soffrire per aver perso l’amore si trasforma quasi in un rito di passaggio, a volte persino salvifico e rivelatore, anche se non subito. L’unica cosa che percepiamo nell’immediato è quell’impatto devastante che intacca il nostro benessere, la serenità, l’autostima, la sicurezza. Che mina la nostra felicità. Perché subentrano tanti fattori, molti dei quali oggettivi. Perché poi non è solo l’addio a quella persona che fa male, ma è quel terrore che subentra quando capiamo che la vita che conoscevamo non esisterà più.
Questo accade sempre. Succede quando siamo adolescenti e non abbiamo ancora gli strumenti per superare quelle che gli esperti chiamano le 5 fasi del lutto. E succede anche in tarda età, quando siamo convinti che ormai è troppo tardi per rimettersi in gioco. Ma indipendentemente dall’età anagrafica, dal vissuto, dai sentimenti che nutriamo e dalle esperienze che ci portiamo dietro, sono due le cose che dovremmo tenere sempre bene a mente. La prima è che le cose belle esistono, e spesso nascono proprio da una fine. La seconda è che anche se crediamo di aver perso l’amore, in realtà, l’amore noi non lo perdiamo mai.
Come ritrovare la serenità dopo la fine di un amore
È difficile accogliere il dolore, soprattutto quando questo ha mandato in frantumi il nostro cuore. Eppure non dovremmo mai dimenticarci che sono nostri il diritto e il dovere di cambiare le cose, o meglio di ritrovare la serenità perduta. C’è bisogno di pazienza, di cura e di tempo per curare tutte le ferite. Non dobbiamo avere fretta di accelerare quel processo di guarigione, ma non possiamo neanche sprecare quel tempo prezioso che abbiamo a disposizione, perché quello nessuno ce lo ridarà indietro mai.
Non si finge di non soffrire: non commettete questo errore. Piuttosto accogliete i sentimenti che provate, affrontate quelle che emozioni intense che fanno paura. Ma soprattutto ricominciate da quell’amore che pensate di non avere più, ma che in realtà esiste e alberga dentro di voi.
Ecco, questi sono i consigli che mi sento di dare a tutte le persone che soffrono per la chiusura di una relazione e che cercano disperatamente un modo per ritrovare la serenità dopo la fine di un amore. Quel modo esiste, e qui di seguito troverete dieci consigli dei quali appropriarvi per ricominciare.
10 consigli per ricominciare
L’unica gioia al mondo è cominciare. E bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante (Cesare Pavese)
Indice
Piangere per amore e accettare il dolore
Accettare il dolore è importante. È fondamentale per avviare il processo di guarigione. Fingere che questo non esista o minimizzarlo non aiuterà in nessun modo a farlo sparire. Prendetevi tutto il tempo di cui avete bisogno per affrontare ciò che provate, per attraversare quei sentimenti che vi invadono e pervadono. E se necessario, concedetevi di piangere. Farlo può avere davvero un potere terapeutico.
Fine di un amore: non lasciare niente in sospeso
È importante chiudere col passato, non lasciare niente in sospeso. Il rischio di non farlo è quello di vedere i ricordi, le situazioni e persino le persone trasformarsi in fantasmi che aleggiano sul presente e che non vi permettono di andare avanti. Proprio perché una relazione finita male porta con sé strascichi di situazioni sospese e di cose non dette è meglio chiudere tutti i conti subito. Sarà doloroso sì, ma necessario per la rinascita.
Combattere la sofferenza d’amore come si combatte una dipendenza
Antropologi e ricercatori sulle relazioni amorose sostengono che l’amore romantico può essere paragonato a una profonda dipendenza in quanto provoca nel nostro cervello gli stessi effetti che scatenano le sostanze stupefacenti. Come si esce dalla dipendenza? Di certo non procurandosi quello che più fa male. È necessaria una chiusura definitiva, almeno nel breve termine. È fondamentale non cedere alla tentazione di guardare quello che fa, per esempio sui social network, o di reperire informazioni su di lui.
Non cercare colpevoli
È più rapido smettere di soffrire per amore se si smette di demonizzare il proprio ex a tutti i costi. È importante ricordarsi che ciò che è destinato ad andare via, se ne andrà comunque. È questo è vero anche e soprattutto con le persone che entrano nella nostra vita. La rabbia e il rancore non vi aiuteranno a stare meglio anzi, aggiungeranno solo dolore ad altro dolore.
Amicizia, la cura di tutti i mali
Soffrire in silenzio non ha mai fatto bene a nessuno. Anche quando vi sentite soli, soprattutto dopo la fine di un amore, dovete ricordarvi che soli non lo siete mai per davvero. Non per parlare, sfogarsi, avere una spalla su cui piangere, ridere insieme e farsi un po’ coccolare. Gli amici e la famiglia sono davvero preziosi, anche e soprattutto in questi momenti.
Opportunità
Immaginate la vostra vita come un libro: la fine di un amore è solo la chiusura di un capitolo. Prendetevi del tempo per voltare pagina e per ricominciare. Lì fuori ci sono tantissime opportunità che vi attendono e che aspettano solo di essere colte.
Abbiate cura di voi stessi
“Sono triste per amore” è una delle frasi che più ci si ripete per rimandare il momento doveroso in cui si raccolgono i pezzi e ci si rimette in piedi. Piangersi addosso, però, non servirà a cambiare le cose. Quindi rimettetevi in gioco, fatelo ponendovi degli obiettivi, creando nuovi sogni. Dedicandovi alle cose che amate fare e soprattutto a voi stessi.
Le distrazioni
Perché si soffre per amore? Perché, in fondo, si tratta di un piccolo “lutto” che si è consumato. Sicuramente ci renderà più forti e consapevoli, ma per i primi tempi quello che ci vuole è un po’ di distrazione. Non chiudetevi in casa per mesi. Ricominciate a uscire, fatevi trascinare dagli amici volenterosi di strapparvi un sorriso. Staccate la spina alme no per un po’.
Chiedere aiuto
Nessuno dovrebbe mai, e per nessuna ragione, vergognarsi di chiedere aiuto. Non siamo eroi, né tanto meno abbiamo dei super poteri per cancellare quello che è stato o ciò che proviamo. Quello che possiamo fare, però, è affidarci e fidarci degli altri, della nostra rete di conoscenze, degli amici e dei familiari. E perché no, anche di esperti che possono aiutarci a intraprendere un percorso di guarigione.
Basta soffrire per amore: volersi bene e uscire dal tunnel
Se siete stanchi di soffrire, allora, vuol dire che quella non è più una battaglia che siete disposti a combattere. Questa consapevolezza, se accolta, può trasformarsi nel primo passo per dismettere il lutto e per aprirsi a tutte le nuove opportunità che vi attendono. Ma ricordate: qualsiasi cosa vi attenda, non dovrete mai cadere nell’errore di smettere di prendervi cura di voi e di amarvi.