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Chi è permalosa ci sta male e appare scostante: ecco come uscirne

Per essere meno suscettibili serve capire meglio sé stesse e dare alle critiche il giusto peso. Si può fare in poche mosse, cambiando punto di osservazione delle cose e imparando a riderci su

Marina Mannino

Giornalista esperta di Lifestyle

Pubblicato: 26 Maggio 2025 17:51

Sono permalosa, me la prendo per ogni cosa, mi pare che tutti ce l’abbiano con me, pronti a criticarmi o a farmi notare i miei errori. Mi fa arrabbiare la mia amica che mi dice “sei troppo suscettibile, devi farti scivolare le cose addosso”. Ma come si fa? Io non ci riesco proprio.

Jasmine

Tutte, prima o poi, abbiamo il nostro quarto d’ora di ipersensibilità. Così se un’amica fa una battuta su di noi, invece di riderci su ci convinciamo che lei voglia ferirci intenzionalmente. Oppure, se qualcuno ci dà un consiglio noi lo interpretiamo come una critica al nostro operato. O ancora, se una persona non risponde subito al nostro messaggio noi immaginiamo che ce l’abbia con noi. Ma cosa ci porta ad essere così suscettibili?

Questione di autostima

Una delle cose che ci portano ad essere permalose è la bassa autostima. Magari non crediamo in noi stesse perché viviamo un momento di sconforto, oppure perché non siamo state educate o incoraggiate a volerci bene. In questo stato d’animo è più facile che le critiche – anche quelle costruttive – o i commenti innocui ci appaiano come dolorose conferme della nostra inadeguatezza o delle nostre mancanze. Diventiamo vulnerabili e cerchiamo di difenderci attaccando o chiudendoci, ma alla resa dei conti siamo solo noi a starci male.

Vecchie ferite

Ognuna di noi, in qualche modo, è stata ferita, tradita o delusa. Queste esperienze possono averci convinte a essere sempre sulla difensiva, a vedere pericoli ovunque, a pensare che facciamo bene a pensare male. La permalosità diventa una sorta di scudo protettivo, che in realtà non ci protegge abbastanza da non farci soffrire.

In cerca di consensi

Inoltre, viviamo in mondo che troppo spesso ci spinge a cercare l’approvazione esterna. La paura di non essere all’altezza, di non piacere, di essere giudicate negativamente può renderci quasi impossibile accettare qualsiasi tipo di commento, anche il più innocente. E così una battuta su un nostro errore o un parere negativo su un nostro video possono sembrarci il segno di un nostro fallimento, suscitando una reazione permalosa.

Comunicazione confusa

La permalosità spesso nasce dai fraintendimenti. Se non esprimiamo chiaramente le nostre esigenze o le aspettative, può succedere che gli altri non le capiscano e questo può causare la sensazione di essere ignorata, svalutata o trattata male. Di converso, possiamo essere noi a non dare il giusto significato a ciò che esprimono gli altri.

Lo stress distorce

Da non sottovalutare anche il nostro stato mentale: se siamo stanche, stressate o sotto pressione, siamo molto meno tolleranti verso gli altri. Ciò che in un momento di calma ci farebbe sorridere, in un momento di stress ci fa infuriare, ci offende e ci fa credere che tutti tramino contro di noi.

Cambiamo prospettiva

Il primo passo per essere meno permalose, e quindi vivere più rilassate (ma non da sprovvedute), è renderci conto che non siamo al centro del mondo. Non si tratta di diventare indifferenti o di rinunciare alla nostra sensibilità, ma di imparare a gestirla, a proteggersi senza alzare muri di diffidenza e preconcetti. Dovremmo imparare a non farci toccare dalle opinioni altrui, ma di usarle per riflettere su noi stesse. Teniamo presente, poi, che non tutti pensano davvero quello che dicono o scrivono. E anche se lo pensano, resta un loro problema di relazione con gli altri, non il contrario.

5 domande utili (e 3 consigli furbi)

“Quali situazioni mi fanno sentire più vulnerabile?”: capire quando scatta la nostra suscettibilità può aiutarci ad affrontarla con più obiettività e distacco.

“Sono sicura che sia davvero così grave?”: talvolta ingigantiamo ciò che accade. La battuta dell’amico era proprio offensiva o era solo il suo modo un po’ stupido  di fare il simpatico?

“Ho capito bene le intenzioni degli altri?” : spesso le persone non vogliono ferirci: semplicemente comunicano in maniera egocentrica, senza pensare a come potrebbero farci sentire. Quaoche volta sarà capitato anche a noi di dare pareri o critiche senza pensarci due volte…

“E se la prendessi a ridere?”: trovare il lato comico delle cose aiuta moltissimo a depotenziare le circostanze critiche, ridimensionando la presunta “gravità” del giudizio altrui. Un sorriso ha il potere di restituire il giusto valore ai fatti della vita, alleggerendo i pesi che ci siamo messe addosso da sole. Se impariamo a prenderci meno sul serio, tutto diventa più lieve.

“Tra un mese, la cosa che oggi mi ha offesa avrà ancora importanza?”: la maggior parte delle volte, no. E anche se ne avesse, cerchiamo di capire che portarci dietro i “macigni” di ciò che ha urtato la nostra suscettibilità non ci farà sentire meglio, tutt’altro. Se la persona che ci ha irritato ci provoca ancora fastidio, smettiamo di darle importanza. È solo un granellino nella grande quantità di persone che conosciamo e conosceremo, tra le quali solo pochissime sono e saranno davvero di grande valore per noi.

Dritte smart

✔︎ Prima di reagire a un commento che ci ha colpite, aspettiamo qualche minuto. Così la prima emozione si attenua, dandoci il tempo di capire se vale la pena rispondere con irritazione e prendercela a morte o più saggiamente sorvolare sulla sua battuta scema o sulla sua critica pungente.

✔︎ Chiediamo chiarimenti: superiamo il nostro orgoglio e, se non siamo convinte del vero significato di un commento, chiediamo: “Cosa intendi esattamente con questo?”, senza sottintesi polemici ma con franchezza. Chiarirsi è il miglior modo per evitare malintesi e arrabbiature.

✔︎ Diventiamo assertive: essere concilianti, tolleranti e “volare alto” non significa essere arrendevoli o perdenti. Proviamo a praticare la sottile arte dell’assertività, ovvero la capacità di comunicare pensieri, sentimenti e bisogni in modo diretto e chiaro, difendendo i notri interessi senza essere aggressive o passive. Di fronte ad un giudizio non richiesto, niente è più efficace di una risposta come “Mi piacerebbe che tu mi dessi un consiglio costruttivo, invece di giudicarmi”: educata, gelida e inequivocabile. Ovviamente, sempre se la persona che ci critica vale la nostra attenzione. Non tutti, infatti, neritano di essere considerati meritevoli di una nostra reazione!

Basta col disagio e la rabbia

Prendersela per ogni cosa e temere che tutti ce l’abbiano con noi è un atteggiamento che fa male solo a noi stesse. Già, perché il dispiacere, il risentimento o il rancore che sentiamo verso chi ci ha “offese” provoca in noi tristezza, rabbia e disagio, che ci offuscano i pensieri e l’obiettività. Insomma, essere permalose è stancante e controproducente: ritenersi sempre sotto attacco rende la vita complicata. Invece è così bella che non va sprecata preoccupandoci di ciò che gli altri pensano di noi: a legarsi al dito le “offese”ci rimette solo il dito, soffocato da tutti i presunti oltraggi ricevuti!

Tutti gli esseri umani tendono a giudicarsi l’un l’altro: ciò che conta davvero è riuscire a stabilire una piccola rete di persone di cui poterci fidare, accogliendo serenamente i loro consigli e i loro giudizi. Si chiamano amici e amiche. Loro sì che sono importanti. E, anche se ci fanno una critica importante, poi sanno spiegarsi e se necessario chiedere scusa stemperando la tensione con una risata. Proprio come faremmo noi.

Attenzione: se siamo troppo permalose rischiamo di venir etichettate come rompiscatole, noiose, intrattabili, antipatiche, pesanti. Le persone potrebbero allentare i contatti con noi per via della nostra estrema suscettibilità. Ci conviene? Abbassiamo la soglia della nostra iper-sensibilità e lasciamo correre. Ci sentiremo subito meglio: parola di ex permalosa.

Permalosità da ridere

  • “Non sono permalosa. Se davvero pensi questo di me, non ti parlo più.”
  • “Sei permalosa?” – “Permalosa lo dici a tua sorella!” – “A posto così.”
  • “Chi ha la coda di paglia vede accendini nella mani di chiunque!”
  • “Permalosa io? Ma sparisci!”
  • “Io non porto rancore, solo odio di qualità”.