Amami come questa meravigliosa poesia indiana sull’amore

Augurati un amore sereno e puro, in grado di restituirti un senso di pienezza. Un amore che non sacrifichi mai la felicità, né la tua libertà

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 20 Dicembre 2020 08:40Aggiornato: 23 Luglio 2024 15:56

Cos’è, davvero, l’amore? È questa una domanda che ci siamo posti più e più volte, soprattutto quando dietro di noi abbiamo lasciato i frammenti di un cuore fatto in frantumi da qualcuno che aveva promesso di proteggerlo. Parlare del sentimento più importante e potente del mondo è sempre complicato, lo è soprattutto quando dobbiamo spiegare cos’è, nel dettaglio, ciò che ci spinge verso l’altro.

E allora lo facciamo con le nostre sensazioni, con l’intuito e l’istinto, lo facciamo fidandoci e affidandoci al linguaggio del cuore, anche quando è indecifrabile. E poi, ancora, alle pagliuzze dorate negli occhi, alle farfalle nello stomaco e a quella sensazione di sentirsi a casa, anche quando le infrastrutture fisiche non esistono.

E poi lo facciamo affidandoci alle canzoni, all’arte e ai testi scritti, come questa meravigliosa poesia indiana sull’amore, “Amami”, che conferma che sì, questo sentimento è la forza motrice del mondo intero, ma che insegna anche che amare non vuol dire accontentarsi o cadere nel disperato desiderio di avere qualcuno accanto, perché i rapporti malsani, tossici e senza equilibrio non hanno nulla a che vedere con l’amore.

“Amami”, la poesia indiana dedicata all’amore

È proprio all’amore, alle persone che lo stanno cercando e a tutte quelle che lo hanno già trovato, che dedichiamo questa splendida poesia indiana oggi. Ecco il testo integrale:

Amami ma non fermare le mie ali se vorrò volare…non chiudermi in una gabbia per paura di perdermi.
Amami con l’umile certezza del tuo Amore ed io non andrò più via. E se sarò in un cielo lontano ritroverò la strada del tuo pensiero e se sarai con me ti insegnerò a volare. E tu mi insegnerai a restare.
Amami con ogni parte di te perché io possa appartenere all’anima e non al corpo quando ti abbraccerò o bacerò le tue forme.
Amami senza nascondere quella tenerezza che ti fa bambina sulle mie pupille e non vergognarti mai se ti dirò “Ti amo”.
Amami qualunque sia l’aspetto che assumerà il nostro Amore o il luogo in cui ci scambieremo un altro sguardo.
Amami anche se ti sembrerà selvaggia la mia passione ed i miei modi a volte risulteranno bruschi o forti.
Amami per quello che sono ed io ti seguirò lungo i passi della dolcezza e proteggerò dal mondo la tua fragilità.
Amami e accompagnerò ogni tuo gesto senza bisogno di parole.
Amami un po’ di più di quanto non chiederò al tuo cuore perché lo stesso farò io camminandoti accanto.
Amami e non guardare il mio aspetto trasandato o le mie forme che non sanno di bellezza
non indugiare sul colore dei miei occhi o su ciò che mi fa grande o piccolo o debole o forte.
Amami per ciò che vedi ad occhi chiusi o per quello che senti quando resto in silenzio nelle tue mani stretto amami per questo e non per le cose che la gente dirà di me.
Amami perché lo vivi il nostro Amore e non farne un bisogno per non sentirti sola e nemmeno per convincerti che sarà per sempre.
Amami ogni giorno come se davvero fosse unico ma non l’ultimo…solo così ogni volta conoscerai la mia bellezza.

Il significato del testo

La genesi di questa poesia è per lo più sconosciuta. Sappiamo ha origini indiane e che è nata come una preghiera fino a diffondersi in tempi moderni, e soprattutto sui social, come un testo da conoscere e tramandare. Uno scritto che parla di amore, che prova a spiegare il significato autentico e puro del sentimento più potente del mondo.

Una poesia che ci ricorda che l’amore, quello vero, non è fatto di gabbie e imposizioni, ma di libertà. Non è fatto di arroganza e prepotenza, ma di gentilezza. Non di assenza e di rinunce, ma di presenza e pienezza. E nemmeno di bisogni, paure e solitudine. È piuttosto un viaggio condiviso, alla stessa velocità, che aggiunge alla nostra vita e non toglie. Che restituisce gioia e felicità, serenità e gratitudine. Che ci fa sentire al sicuro anche quando non sappiamo dove stiamo andando.

Ed è quello l’amore che dobbiamo aspettare, inseguire e pretendere. Quello che non sacrifica la nostra felicità, né limita la libertà. L’amore che ci meritiamo è come quello decantato in questa meravigliosa poesia indiana che tutti dovremmo dedicarci.