Essere proattivi: cosa significa, vantaggi e come fare

Essere proattivi può aiutare ad affrontare al meglio problemi e imprevisti e a migliorare la propria vita lavorativa e privata

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 26 Marzo 2022 09:30

Cosa significa

Si sente spesso parlare di proattività ma cosa significa essere proattivi? La proattività, termine che troviamo soprattutto in ambito lavorativo, consiste nella capacità di anticipare eventuali problemi, ma anche tendenze, esigenze e cambiamenti che possono presentarsi e di immaginare possibili soluzioni e strategie prima che questi si verifichino. Le persone proattive sono dunque in grado di analizzare nel dettaglio una situazione, prevedere vari sviluppi possibili della situazione, riflettere sulle diverse opzioni e vagliare le risposte che possono essere messe in atto per affrontare tale opzioni, così da fronteggiare al meglio eventuali cambi di rotta e imprevisti senza che questi mettano a rischio il raggiungimento dell’obiettivo che ci si è prefissati. La proattività è considerata una competenza molto utile in ambito professionale perché consente di anticipare i tempi e aumentare le possibilità di successo al lavoro, ma può un’abilità da sfruttare anche nella vita privata perché essere proattivi significa essere in qualche modo pronti ad affrontare i cambiamenti che interessano ogni aspetto della vita.

Vantaggi

La proattività può portare vantaggi in termini di tempo e gratificazione, stimolare la creatività e portare a nuovi progetti. Una persona proattiva, infatti, è in grado di analizzare e prevedere possibili scenari futuri anticipando possibili ostacoli e problemi e trovando soluzioni efficaci. In questo modo, nel momento in cui il problema dovesse davvero presentarsi, il grosso del lavoro sarà già stato fatto e non si dovranno perdere energie e risorse nel tentativo di trovare una soluzione velocemente e sotto stress, magari quando si sta utilizzando il proprio tempo per dedicarsi ad altro. Essere proattivi aiuta dunque a essere maggiormente pronti di fronte a un possibile ostacolo e ad evitare di farsi cogliere impreparati.

Migliorare la propria capacità di risolvere problemi, aumenta anche la creatività e rende più predisposti ad affrontare i cambiamenti senza farsi spaventare dal futuro. Inoltre, una persona proattiva può sfruttare questa abilità non solo per risolvere eventuali problemi o vivere al meglio i cambiamenti decisi o subiti: essere proattivi può infatti anche aiutare a prevedere tendenze, dote utile in ambito lavorativo. Chiaramente la proattività può apportare vantaggi e benefici anche nella vita privata oltre che professionale. I cambiamenti infatti non riguardano solo la sfera lavorativa: la fine di una relazione, il trasferimento in un’altra città o Paese, la perdita di una persona cara, una gravidanza inaspettata, un problema di salute, sono tutte situazioni che possono costringere a valutare un “piano B”, rivedendo i propri progetti, obiettivi e priorità o spostandoli nel tempo. Una persona proattiva riesce a cogliere l’opportunità dagli avvenimenti e dagli imprevisti che accadono nella vita, belli o brutti che siano.

Come fare

Per alcune persone la proattività è una dote naturale, che dipende da un insieme di caratteristiche personali tra cui intuito e capacità di analisi e di strategia. La proattività può però essere allenata attraverso un lavoro di introspezione, riflessione e analisi. Per migliorare la propria capacità di essere proattivi può essere utile lavorare su piccole questioni, immaginando situazioni che potrebbero presentarsi e cercando di trovare più risposte per affrontarle al meglio. A questo scopo può essere utile tenere una sorta di diario in cui raccogliere pensieri, riflessioni, idee e organizzarli in schemi che possono essere d’aiuto a trovare facilmente soluzioni in modo logico e ordinato, senza perdersi in pensieri che non portano a nulla e che possono diventare anche dannosi, oltre che inutili.

La proattività non va infatti confusa con l’overthinking, la rimuginazione fine a se stessa. Pensare troppo e riflettere in modo eccessivo o negativo, focalizzarsi su quelli che si considerano difetti, concentrarsi sui propri errori senza trovare soluzioni a possibili problemi, può infatti portare a sviluppare stati d’ansia, depressione, angoscia e inutili preoccupazioni. Avere un atteggiamento proattivo significa invece sfoderare la propria creatività e applicare un pensiero positivo, evitando di fissarsi su punti deboli propri o altrui ma, al contrario, cercando punti di forza, qualità, strumenti utili, focalizzandosi su ciò che rientra nel proprio controllo e, dunque, quello che è nel proprio potere.

Concentrando le proprie energie e i propri pensieri su ciò che non si può controllare – ad esempio eventi esterni o il comportamento di altre persone – si rischia infatti di provare sentimenti di impotenza e frustrazione che bloccano il pensiero e le possibilità di manovra. Attenzione anche ad essere obiettivi nel giudicare una situazione e nel valutare le proprie possibilità: se da una parte non è utile sottovalutarsi o sottovalutare le proprie risorse interne o esterne, anche sopravvalutare le proprie capacità ed energie può essere deleterio.