Ecco perché la pigrizia ci rende felici

Uno studio rileva che il mito dell’iper-produttività non favorisce affatto il nostro benessere e i motivi per cui essere pigri ci fa stare bene

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Sonia Surico

Content Editor e Storyteller

Laureata in Scienze della Comunicazione e con un Master in Seo Copywriting. Per lei, scrivere è un viaggio che unisce emozioni e conoscenza.

Quante volte desideriamo trascorrere le giornate senza fare nulla, distesi sul divano a guardare la TV, godendo semplicemente di un momento tutto per noi, lontani dai problemi e dallo stress?

Ammettiamolo, non c’è niente di meglio che dedicarsi alle proprie passioni e concederci un po’ di meritato riposo. Eppure, il senso di colpa si insinua nella nostra mente, facendoci sentire un po’ in difetto.

Viviamo in una società che ci spinge costantemente a credere di dover essere sempre impegnati, produttivi e attivi in ogni istante. Siamo abituati a misurare il nostro valore in base a quanto facciamo e a quanto siamo impegnati nelle attività quotidiane. Ma siamo sicuri che sia davvero così? La scienza afferma il contrario.

Secondo uno studio condotto dagli esperti dell’Ohio State University, è stato scoperto che una giusta dose di pigrizia può portare a diversi benefici per il nostro benessere, contribuendo a ridurre l’ansia, migliorare la memoria e la creatività.

Allora fai un bel respiro, siediti e prenditi un po’ di tempo per scoprire insieme a noi i numerosi vantaggi dell’essere pigri.

Perché essere pigri fa bene?

È innegabile che nel mondo moderno la produttività rivesta una grande importanza. Tuttavia, è altrettanto fondamentale trovare un equilibrio tra l’attenzione necessaria per svolgere il nostro lavoro e i momenti di ozio che possono stimolare la creatività. La pigrizia può consentirci di allentare la tensione mentale e di esplorare nuovi modi di pensare, vagando liberamente, senza obiettivi o restrizioni.

Inoltre, i momenti in cui possiamo ricaricare le energie ci aiutano a gestire lo stress e ad evitare il burnout. Il riposo permette, infatti, al nostro cervello di elaborare le informazioni, consolidare la memoria e rigenerarsi.

Il dolce far niente ci aiuta anche a sviluppare il pensiero laterale, la preziosa abilità mentale di elaborare le informazioni in modo non lineare e di trovare soluzioni fuori dagli schemi tradizionali. Quando la mente viaggia indisturbata, possono emergere intuizioni, associazioni e prospettive innovative che altrimenti sarebbero passate inosservate.

La pigrizia può agire come un filtro naturale, aiutandoci a selezionare ciò che è veramente importante per noi. Questo ci permette di evitare distrazioni e di focalizzarci sulle priorità, eliminando ciò che non aggiunge valore alla nostra vita.

Infine, sentirci stanchi può essere un indicatore importante delle nostre esigenze fisiche e mentali. Quando sperimentiamo una svogliatezza improvvisa o persistente, potrebbe essere un segnale che qualcosa non va nel nostro benessere generale.

La sottile differenza tra pigrizia e depressione

Nonostante sia normale sentirsi pigri di tanto in tanto, questo non dovrebbe mai essere usato come un alibi per evitare le responsabilità o rinunciare a perseguire i nostri obiettivi.

Quando si sperimenta uno stato di stanchezza continuo, disinteresse e una diminuzione generale dell’energia che va oltre la semplice pigrizia, potrebbe essere un segnale di qualcosa di più profondo.

A volte, la mancanza di motivazione può essere confusa con un disturbo significativo come la depressione, una condizione seria che può avere un notevole impatto sulla nostra vita quotidiana. Se pensi di avere una costante anedonia, è consigliabile consultare un professionista che potrà esaminare la tua storia personale e valutare attentamente la situazione.

Pertanto, è fondamentale trovare un sano equilibrio. Sebbene concedersi dei momenti di riposo possa avere dei vantaggi, è fondamentale evitare di lasciarsi dominare dalla pigrizia e rimanere intrappolati nell’inattività prolungata. Essere pigri, infatti, non ci esime dal prendere in mano la nostra vita e fare ciò che è necessario.

In conclusione, possiamo affermare con un sorriso sulle labbra che la pigrizia è un’arte sottile che va vissuta con leggerezza.  Quindi, goditi il privilegio di non fare nulla, perché in un mondo che corre sempre più veloce, potrai apprezzare ogni istante di dolce e indolente ozio, senza alcuna fretta.