Amare un uomo più giovane è ancora un tabù?

Lasciamo l'amore fuori dalle questioni di genere: il cuore non può essere oscurato dai tabù

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Sono tanti, forse troppi, i tabù che ancora riguardano la società e soprattutto l’universo femminile. Quelli che vengono silenziati tra i rumori della quotidianità perché non rispecchiano – per comportamenti e consuetudini – tutte quelle aspettative che gli altri hanno di noi.

E guai a infrangerlo un tabù, i risultati sono sempre i medesimi: sdegno, polemiche, critiche e giudizi. E allora viene da chiedersi dove si trovano quei limiti di confine tra la libertà di fare di un individuo e quella di criticare dell’altro. Viene da chiedersi perché se scegliamo di fare o di dire qualcosa che ci fa stare bene veniamo additate solo perché queste non soddisfano le aspettative degli altri.

Ma ancora di più viene da chiedersi come è possibile che una cosa così bella come l’amore debba subire la stessa sorte di molti altri argomenti? Perché questo sentimento, fatto di purezza, intensità e immensità, deve essere criticato o messo in dubbio solo perché ha assunto una forma che gli altri non sanno riconoscere? Perché amare un uomo più giovane è ancora un tabù?

Dal caso Andrea Delogu

A chi sta rispondendo che no, amare un uomo più giovane non è un tabù, vogliamo rispondere con il caso Andrea Delogu esploso qualche tempo fa. Quello della conduttrice televisiva, intendiamoci, è solo uno dei tanti esempi che possiamo utilizzare per indagare l’argomento, uno di quelli che genera interesse e curiosità da una parte, ma anche polemiche e disdegno dall’altro.

Il motivo è sempre lo stesso, le scelte delle persone che spesso non comprendiamo e che quindi critichiamo, perché sembra davvero più facile reagire a ciò che ci è sconosciuto con il dissenso piuttosto che con la comprensione. Così è successo a lei, ad Andrea Delogu, quando ha raccontato al mondo intero della sua relazione con Luigi Bruno.

Perché una storia d’amore si è trasformata in un caso mediatico ve lo sveliamo subito. Il fidanzato della conduttrice è un giovane modello di 23 anni, sul tavolo degli imputati, quindi, ci sarebbe la grande differenza d’età che separa i due.

I commenti, una volta che la relazione è stata raccontata, si sono sprecati, nel bene e nel male. Ma a colpire di più sono stati i messaggi di accusa e di critica di fronte a quella differenza anagrafica. Luigi, il compagno della conduttrice, è stato definito un toy boy, un appellativo questo che, oltre a essere sbagliato, è anche offensivo.

L’uomo giocattolo, come molti lo chiamano quando si riferiscono al partner maschile di giovane età, in realtà, non ha nulla a che vedere con il gioco, perché stiamo parlando di amore. Ma allora perché questo non può essere trattato con rispetto come merita e invece si trasforma nell’oggetto di pettegolezzi da bar?

Amare un uomo più giovane: l’ultimo dei tabù

Amare un uomo più giovane non sarà l’ultimo dei tabù, ma sicuramente uno di quelli da scardinare in fretta. Sì perché quando si parla di sentimenti, ognuno di noi dovrebbe essere lasciato libero di seguire il cuore, in qualsiasi direzione questo conduca.

Del resto, come si fa a pensare soltanto di creare delle leggi per regolamentare quello che è il sentimento più puro, autentico e potente del mondo intero? Dal momento in cui l’amore è logico e irrazionale, va da sé che nessuna età anagrafica, così come il sesso o la provenienza, possono influenzare in qualche modo questo sentimento che nasce e cresce dentro di noi.

Ma se questa consapevolezza sembra chiara a chi ha scelto di seguire il cuore, sempre e comunque, più difficile è la comprensione da parte degli altri, quelle stesse persone che però non hanno problemi a osservare o frequentare coppie dove a essere più giovane, e anche di molto, è la donna.

Il motivo è chiaro e non ha bisogno di troppe spiegazioni perché è quello che combattiamo tutti i giorni da secoli. Si tratta dei pregiudizi e degli stereotipi che aleggiano sulle donne alla stregua di uno stigma, lo stesso che non ci considera al pari della controparte maschile, quello che ci vede creature fragili che possono sopravvivere solo grazie alla presenza di uomini forti e grandi, almeno agli occhi degli altri s’intende.

Un pregiudizio sociale, come ce ne sono molti altri, che ci riguarda da vicino e che andrebbe estirpato alla radice. Di passi avanti, da fare, ce ne sono ancora tantissimi, ma lasciamo che l’amore resti fuori dalle questioni di genere. Il cuore non può essere oscurato dai tabù.