Spese veterinarie e 730: come avere le detrazioni

Le spese veterinarie si possono detrarre dalle tasse: ti spieghiamo come farlo nel modello 730

Gli animali domestici ormai costituiscono parte integrante di tantissime famiglie. Per questo è fondamentale sapere che le spese veterinarie dichiarate sul modello 730 possono portare a delle detrazioni. I costi del veterinario, d’altronde, spesso possono essere elevati, soprattutto nel caso in cui il cane e il gatto vengono sottoposti a operazioni o terapie particolari.

Come funziona

Le spese veterinarie per gli animali si possono portare in detrazione solamente nel modello 730 della persona che le ha sostenute. Ovvero del tutore legale del cane (o del gatto) che possiede i documenti che attestano la presenza del microchip e l’iscrizione all’Anagrafe canina.

Quali spese veterinarie si possono detrarre

Essenziali per curare (e spesso per salvare) gli animali domestici, le spese veterinarie sono spesso piuttosto costose. Per questo potrebbe essere utile detrarle dalle tasse.

Nella lista delle spese veterinarie detraibili troviamo:

  • Le spese riguardanti l’acquisto di medicinali che sono stati prescritti dal veterinario oppure con uno scontrino dotato di: codice fiscale della persona che sostiene la spesa e indicazioni sulla natura del farmaco (codifica FV);
  • Le spese riguardanti le analisi di laboratorio e le operazioni nella struttura veterinaria;
  • Le spese per le visite del veterinario (e le relative prestazioni);
  • Le spese per l’acquisto di medicinali venduti in strutture che sono diverse dalla farmacia, ma autorizzate dal Ministero della Salute;
  • Le spese per comprare farmaci privi di obbligo di prescrizione medica (fra cui i medicinali antiparassitari).

Le spese non detraibili invece sono quelle sostenute per comprare mangimi speciali (anche se sono stati prescritti dal veterinario).

Per detrarre le spese del pet, il proprietario dovrà effettuare tutti i pagamenti usando un mezzo tracciabile ed essere in possesso della documentazione legata al proprio animale. In caso contrario la spesa verrà ripresa a tassazione e a persona rischierà di ricevere una sanzione amministrativa per indebita detrazione e una per la mancata regolarizzazione legata al possesso del pet.

Come si riconoscono i farmaci veterinari? Se stai compilando il modello 730 e non riesci a distinguere le varie indicazioni degli scontrini, potrebbe esserti utile imparare a distinguere i farmaci veterinari. I medicinali di questo tipo infatti sono identificati attraverso il numero di Autorizzazione all’Immissione in Commercio (il Codice AIC) o il numero di identificazione nazionale (NIN) e il Global Trade Item Number (GTIN), nel caso di medicinali autorizzati con una procedura centralizzata.

Quanto si può scaricare per spese veterinarie

Nl 2022 il limite delle spese detraibili è passato da 500 euro sino a 550 euro, con una detrazione IRPEF pari al 19%. La soglia è legata al singolo contribuente e non è legata al numero di animali che si possiedono. Bisogna inoltre considerare una franchigia di 129,11 euro come accade normalmente per le spese sanitarie. Dunque il massimo sconto IRPEF che si otterrà sarà di 80 euro. Una cifra calcolata sottraendo il valore della franchigia (ossia 129,11 euro) al limite massimo delle spese che si possono detrarre (550 euro), calcolando il 19% sul risultato, ossia 421 euro. Nel modello 730/2022 andrà indicata l’intera somma, compresa la franchigia.

Se vuoi beneficiare della detrazione fiscale delle spese veterinarie sul modello 730 dovrai conservare alcuni documenti. Prima di tutto le fatture riguardanti le prestazioni professionali da parte del medico veterinario. Nel caso in cui la prestazione non sia stata resa in strutture (sia pubbliche che private) accreditate al SSN si potrà attestare l’uso di metodi di pagamento tracciabili tramite una annotazione nella fattura, nel documento commerciale o nella ricevuta fiscale.

La documentazione menzionata manca? Allora dovrai avere a disposizione una ricevuta che dimostri il versamento postale o bancario, una ricevuta della tua carta di debito oppure della carta di credito. Vanno bene pure l’estratto conto, la copia del bollettino postale oppure del MAV e di pagamenti effettuati con PagoPA e con applicazioni via cellulare.

Viene richiesto pure lo scontrino da cui risulta il codice fiscale della persona che ha sostenuto le spese veterinarie, la qualità, la natura e la quantità dei vari medicinali acquistati. Infine non dovrà mancare una autocertificazione per dimostrare che il pet è detenuto legalmente a scopo di pratica sportiva o compagnia.

Come scaricare le spese veterinarie

Per ridurre l’imposta dovrai inserire l’importo delle spese veterinarie nel Modello 730 o nel Modello Unico. In particolare nel 730, che è riservato ai pensionati e ai lavoratori dipendenti, dovrai compilare il rigo da E08 a E10 con il codice 29. Nel modello unico per persone fisiche (dedicato a chi riceve redditi differenti dal lavoro dipendente) invece dovrai valorizzare il rigo che va da RP8 a RP13 usando il codice 29.

L’importo che va indicato nel rigo, come anticipato, non dovrà essere superiore alla cifra di 550 euro. La detrazione verrà calcolata sulla cifra che supera i 129,11 euro. In ogni caso è sempre utile chiedere consiglio a un professionista, rivolgendosi a un CAF oppure a un commercialista per poter ricevere non sole le informazioni, ma il supporto necessario a sciogliere qualsiasi dubbio riguardo la procedura per scaricare le spese veterinarie.

Vale solo per pagamenti tracciati?

Le spese veterinarie da usare per ottenere una detrazione fiscale devono essere sempre tracciabili. Ciò significa che i pagamenti dovranno avvenir con strumenti come carta di credito, bancomat, carta prepagata, bonifico oppure assegno.

Ci sono però alcune eccezioni. Risultano detraibili infatti le spese sostenute con pagamento in contanti per l’acquisto di farmaci o dispositivi medici in strutture private o pubbliche accreditate al Servizio sanitario nazionale. Parliamo, ad esempio, di medicinali da banco come antidolorifici o antipiretici, ma anche di medicinali omeopatici in farmacia o parafarmacia. In ogni caso per poter ottenere una detrazione del 19% è fondamentale conservare e sottoporre uno scontrino fiscale fornito di codice fiscale della persona che fruirà dell’agevolazione.