Bustine di zucchero e insalata in busta: cosa cambia nella spesa

È la fine del monouso: cosa prevede il testo del nuovo regolamento europeo sul packaging (Ppwr)

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Martina Dessì

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Aria di rivoluzione nel carrello della spesa. E non solo. Le bustine di zucchero e l’insalata in busta vanno infatti verso l’abolizione definitiva, entro il 31 dicembre 2027, qualora il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi (Ppwr) entrasse subito in vigore così com’è arrivato alla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo il 24 ottobre 2023. I cambiamenti, comunque, non riguarderebbero solo i beni di consumo che acquistiamo al supermercato ma andrebbero a toccare anche il settore alberghiero e della ristorazione, che dovrebbero così attrezzarsi per superare l’ostacolo del monouso.

Stop al monouso, cosa cambia per le bustine di zucchero e insalata

Gli amanti delle monoporzioni dovranno prepararsi a cambiare vita. Il nuovo regolamento, infatti, non riguarda solo le bustine di zucchero e di insalata che scompariranno gradualmente dalla nostra spesa, ma anche tutti i contenitori di plastica utilizzati per condimenti, conserve, salse, panna da caffè e zucchero oltre a bustine, vaschette, vassoi, scatole. Sono vietati inoltre anche gli imballaggi di plastica monouso per i prodotti ortofrutticoli freschi per meno di 1,5 kg di frutta e verdura. Aboliti reti, sacchetti, vassoi e tutti i contenitori.

Il regolamento tocca anche il settore alberghiero e della ristorazione. Il monouso sarà lentamente abolito anche per il packaging monouso dei cosmetici e dei prodotti per l’igiene del volume di meno di 50 mL (per i prodotti liquidi) e meno di 100 grammi per i prodotti solidi. Parliamo quindi dei flaconcini di shampoo, delle boccette di lozione per mani e corpo e delle bustine che contengono le saponette. Banditi gli imballaggi monouso anche per alimenti e bevande riempiti per il consumo all’interno del settore alberghiero, della ristorazione e del catering. Tra questi ricordiamo non solo i sacchetti ma anche le scatole, le lamine e le stoviglie usa e getta, che saranno sostituite da quelle lavabili.

Quando entra in vigore

La data ultima è fissata nel 31 dicembre 2027. Chiaramente, si tratta solamente del primo testo presentato in Commissione e già oggetto di numerosi emendamenti. In particolare, quelli più discussi sono l’abolizione del monouso all’articolo 22 e gli obiettivi di riutilizzo all’articolo 26. Il regolamento sarà discusso a novembre nelle due sedute plenarie del 20 e del 23 già in programma.

Il testo attuale prevede inoltre che il 20% delle bevande vendute confezionate, sia in bottiglia che in lattina, dovrà impiegare imballaggi riutilizzabili. Ciò significa che su 100 bottiglie esposte per la vendita, 20 dovranno far parte del circuito di riutilizzo. Ancora entro il 2027, tutte le bevande sfuse consumate sul posto dovranno essere servite in bicchiere riutilizzabile – alcuni si sono già allineati – mentre entro 2 anni i consumatori potranno riempire i contenitori propri con le bibite sfuse.

In discussione anche le cosiddette confezioni “formato famiglia”, che spesso utilizzano un plus di plastica per tenere unite diverse unità. Potrebbe essere la fine, dunque, per pacchi multipli di bibite – oggi confezionate con fascette adesive – ma anche di tantissimi altri prodotti in grandi confezioni ovvero vasi, confezioni di pasta, riso, shampoo, prodotti per l’igiene della persona, assorbenti (già interessati da un possibile aumento dell’iva) e di tutti i prodotti che oggi possiamo acquistare al supermercato in un’unica confezione. La parola d’ordine, quindi, diventerà riutilizzo.