Come un pensiero rivolto a un amante con cui non ci siamo comportate al meglio, come una nostalgica dichiarazione a qualcuno di cui solo a posteriori abbiamo capito il valore, riscoprendo il più grande dei sentimenti. Quel “Ti amo ancora” apparso a Torino è sì espressione di un’emozione travolgente, ma non riguarda soltanto due persone: riguarda la tormentata storia d’amore tra gli esseri umani e la Terra.
È per lei, è per questo Pianeta così bistrattato che la notte tra il 28 e il 29 marzo ben 150 persone si sono incontrate in piazza San Carlo, nel cuore del capoluogo piemontese, e hanno condiviso sei ore di lavoro, continuo e preciso, perché ogni lettera fosse visibile da ogni angolazione e perché il messaggio, visto dall’alto, fosse chiarissimo.
“Ti amo ancora”: una band torinese dietro la dichiarazione
“Armato” di scotch e gessetti bianchi, questo gruppo di uomini e donne ha realizzato una scritta a caratteri cubitali seguendo gli intenti e le direttive degli ideatori di questo messaggio, ovvero gli Eugenio In Via di Gioia. Il motivo per cui la band torinese (che ha anche partecipato al Festival di Sanremo un paio di anni fa) ha avuto questa idea è tanto semplice quanto devastante: i musicisti hanno voluto accendere i riflettori sugli effetti devastanti del cambiamento climatico e dell’impatto negativo dell’uomo sul pianeta.
Per chi non lo sapesse, la città di Torino ha attraversato un lungo, lunghissimo periodo di siccità: ben 110 giorni senza pioggia. È stato il secondo periodo di siccità più lungo della storia della città negli ultimi 65 anni. In più, anche nel capoluogo piemontese, come in moltissime città d’Italia, i livelli di smog sono ai massimi storici.
Guardarsi intorno, notare come i luoghi dove viviamo e dove ci muoviamo sembrino soffrire e dare sempre meno speranze ha condotto la band, da sempre attenta alle tematiche ambientali, a organizzare un flash mob. Il tutto è stato gestito contattando fan e associazioni, in maniera silenziosa, senza clamore. Tant’è che, quando la scritta è apparsa, in molti si chiedevano chi fossero gli autori, se dietro ci fosse un amore finito o se fosse un’operazione di marketing.
Ti amo ancora: le parole degli Eugenio in via di Gioia
Né l’uno, né l’altro, dunque. Quel “Ti amo ancora” non è un gesto romantico o la base per una campagna pubblicitaria di un brand di successo. È un modo per sensibilizzare, per invitare a uno stile di vita che non danneggi ma faccia bene all’ambiente. Uno stile di vita sostenibile, che prenda atto del fatto che la Terra va preservata. Così hanno scritto gli Eugenio in via di Gioia:
«Ti amo ancora. Una dichiarazione d’amore sincera. Una presa di coscienza proattiva verso una Terra che va curata. Verso un mondo economico, sociale e ambientale che va rivoluzionato. La pioggia, domani, laverà la scritta in pochi minuti. L’aria irrespirabile della nostra città, il consumo disastroso del nostro pianeta, l’inconsistente progetto di futuro per le nuove generazioni resteranno lì, sotto gli occhi di tutti, come da sempre, invisibili. Tutto questo non è più possibile».
Non resta, allora, che unirsi al coro. Non resta che metabolizzare il messaggio e riscoprire l’amore per la Terra: una madre generosa che non ci ha mai negato nulla e a cui noi, di contro, abbiamo tolto tutto.