Emis Killa, che doveva essere in gara al Festival di Sanremo 2025 con Demoni, è indagato dalla Procura di Milano per associazione a delinquere e sottoposto a Daspo che gli impedisce di entrare allo stadio per prendere parte alle partite di calcio tra il pubblico. Una condizione che faceva impensierire anche la Rai, che comunque lo confermava come Big della kermesse dopo le parole di Carlo Conti durante la giornata dedicata agli ascolti dei brani, in cui però l’iscrizione al registro degli indagati non era ancora stata formalizzata. Secondo le ultime indiscrezioni emerse, pare invece che il rapper fosse già pronto a rinunciare a Sanremo. La voce era trapelata tra gli ambienti investigativi ma anche sul fronte Rai, che perde così uno dei partecipanti alla kermesse.
Nella mattinata del 29 gennaio 2025, Emis Killa ha ufficializzato il suo ritiro da Sanremo: “Apprendo oggi dai giornali che sono indagato a me è stato notificato esclusivamente il Daspo che è nato amministrativo e non penale e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e che la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici”.
E ancora: “Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio primo Sanremo, ringrazio Carlo Conti per avermi voluto, ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare confido che tutto si risolverà al più presto per il meglio e spero di poter affrontare in futuro un Festival in cui essere centrale sia la musica poter portare la mia canzone e parlare solo di quelle e divertirmi come avrebbe dovuto essere quest’anno e come è giusto che sia per tutti gli artisti che decidono di mettersi in gioco e partecipare alla gara”. Emis Killa non sarà sostituito.
Perché Emis Killa è indagato
La partecipazione di Emis Killa a Sanremo 2025, al secolo Emiliano Rudolf Giambelli, potrebbe quindi risultare decisamente problematica dopo che l’artista è stato iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere nell’ambito dell’inchiesta Doppia curva condotta dalla Direzione distrettuale antimafia in merito agli affari criminali legati alla cerchia di ultrà milanisti e interisti che – a fine settembre – si era concretizzata in 19 misure cautelari e l’azzeramento di entrambe le curve di San Siro, la Scala del calcio del capoluogo meneghino.
Nel corso della mattinata del 30 settembre, i poliziotti della mobile avevano perquisito la sua casa di Vimercate, cittadina in cui è anche nato, e qui avevano rinvenuto sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente, un taser e circa 40000 euro in contanti. Da qui la decisione di sottoporlo a Daspo per tre anni, firmato dal questore Bruno Megale, che aveva anche valutato la natura dei suoi rapporti particolarmente stretti con il capo ultrà Luca Lucci, detto “la Belva”, attualmente in carcere per narcotraffico e tentato omicidio. Pare inoltre che il rapper abbia partecipato al pestaggio di uno steward di San Siro in occasione del match tra Milan e Roma che si è disputato l’11 aprile 2024.
Il caso di Emis Killa a San Siro per Milan-Roma
L’artista era stato identificato dalle forze dell’ordine insieme ad altri 14 ultrà rossoneri, tra cui compariva anche Francesco Lucci, ora in carcere come suo fratello, mentre un gruppo di tifosi interveniva contro uno steward che avrebbe bloccato l’ingresso di due di loro, dopo che avevano preteso di entrare con un solo biglietto. A riprenderlo mentre assiste all’aggressione sono state le telecamere di sorveglianza. Pochi mesi dopo, il 17 agosto per Milan-Torino, Emis Killa è in uno skybox proprio con Luca Lucci che si trovava allo stadio in permesso prova concesso dai giudici.
Ricordiamo che Emis Killa è un grande tifoso della squadra rossonera e che gestisce la barberia Italian Ink a Monza insieme a Fabiano Capuzzo, molto vicino a Luca Lucci. A dicembre 2022, gli investigatori della mobile di Paolo Storari e Sara Ombra lo intercettano a casa di Luca Lucci a Scanzorosciate, quando si trovava ai domiciliari, e probabilmente per partecipare alla cena di Natale. Con lui anche Islam Hagag, vicino a Fedez, Luciano Romano, Rosario Calabria e Daniele Cataldo, accusato dell’omicidio di Enzo Anghinelli, nemico di Lucci, nel 2019. Nell’aprile 2023 viene poi visto dalle stesse persone all’esterno del bar di Lucci a Cologno Monzese, mentre sui social compare con Alfonso Cuturello e Antonio Favasuli.