Claudia Sheinbaum, chi è la prima presidente donna del Messico

Un traguardo importante per il Messico, con la prima donna presidente nella storia del paese. Claudia Sheinbaum dovrà ora affrontare numerose sfide

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Conosciuta come “la Doctora” per i suoi brillanti titoli accademici, Claudia Sheinbaum è una fisica con un dottorato in ingegneria energetica. Vanta una lunga lista di riconoscimenti, come la partecipazione al pannello delle Nazioni Unite premiato con il Nobel per la Pace e il governo di Città del Messico, una delle città più grandi dell’emisfero.

La prima donna presidente del Messico

Domenica 2 giugno 2024, Claudia Sheinbaum è diventata la prima donna ad essere eletta presidente del Messico. Con il 61% dei voti, ha vinto un’elezione storica in cui due donne si sono contese la massima carica della nazione, in un paese noto per la cultura del machismo e la violenza contro le donne.

Claudia Sheinbaum ha 61 anni e prenderà il posto del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador, suo alleato di lunga data, il cui programma di welfare sociale ha sollevato molti messicani dalla povertà, rendendo il loro partito di sinistra, Morena, favorito nei sondaggi. Nel suo primo discorso pronunciato poco fa, Sheinbaum ha sottolineato l’importanza di prendersi cura di ogni messicano senza distinzione, cercando di costruire un Messico più giusto e prospero.

Chi è Claudia Sheinbaum: carriera e percorso politico

Claudia Sheinbaum è nata a Città del Messico nel 1962 ed è di origine ebrea; i suoi nonni materni sono fuggiti dall’Olocausto. Negli ultimi decenni ha servito la città coprendo vari ruoli istituzionali. Durante i suoi studi universitari presso l’Università Nazionale Autonoma del Messico (Unam), si è immersa nella politica studentesca, protestando contro la privatizzazione dell’istruzione pubblica. Dopo la laurea, ha studiato ingegneria energetica all’Università della California, Berkeley, tornando poi alla Unam per completare gli studi di dottorato.

Entrata in politica nel 2000, Sheinbaum è stata nominata segretaria dell’ambiente di Città del Messico da Obrador, allora capo del governo cittadino. Dopo aver lasciato il ruolo nel 2006, si è dedicata allo studio dell’energia, entrando a far parte del Panel Internazionale sul Cambiamento Climatico (Ipcc) e ricevendo il Nobel per la Pace nel 2007. Nel 2015, è diventata la prima donna eletta a capo del distretto di Tlalpan, a Città del Messico, e nel 2018 è stata eletta a capo del governo dell’intera città, dimettendosi solo nel giugno 2023 per candidarsi alla presidenza.

La personalità riservata di Sheinbaum

Sheinbaum è vista come riservata, persino distaccata. Nota per il suo temperamento rigoroso, ha ispirato sia paura che ammirazione nel suo staff. Il New York Times rivela che alcuni analisti ritengono che le sue maniere professoriali potrebbero essere una sfida in un panorama politico dominato dalla personalità di López Obrador. Tuttavia, per alcuni messicani, una leader meno carismatica potrebbe rappresentare un antidoto a un uomo che ha polarizzato il paese.

Il problema della violenza in Messico

La violenza rimane una questione centrale in Messico, con un tasso di omicidi tra i più alti al mondo e femminicidi in aumento. Sheinbaum dovrà affrontare rapidamente i problemi della criminalità organizzata e della sicurezza. La sua squadra ha dimostrato di poter migliorare la sicurezza a livello locale, ma resta da vedere se riuscirà a replicare questi successi su scala nazionale.

Le relazioni Messico-Usa

Le elezioni in Messico e negli Stati Uniti del 2024 avvengono in un momento importante per le relazioni tra i due paesi. Sheinbaum assumerà l’incarico un mese prima delle elezioni americane, con l’immigrazione come tema centrale. La collaborazione tra Messico e Usa su questioni come il commercio (e chi lo sa, magari collaborerà proprio con Kamala Harris), il traffico di droga e la gestione della migrazione sarà infatti imprescindibile.