40enni e mantenuti: la madre li sfratta. Il giudice le dà ragione

I due figli, rispettivamente di 40 e 42 anni, non contribuivano alle spese di casa né alla gestione domestica. La mamma gli fa causa e vince

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

A che età è giusto andare via di casa? Lasciare il nido protettivo e confortevole dei proprio genitori per imparare a cavarsela da soli? È una domanda, questa che divide l’opinione pubblica e che non conosce una sola risposta. C’è chi sostiene che l’autonomia e l’indipendenza debbano andare di pari passo con la maggiore età e chi, invece, preferisce rimandare quel momento a tempo indeterminato in attesa di sistemare le cose dal punto di vista lavorativo, economico e anche affettivo.

Certo è che in un Paese come l’Italia, che detiene il record più tardivo dei giovani che lasciano la casa dei genitori, le cose possono davvero complicarsi. E quello che è successo a una famiglia di Pavia non fa che confermarlo.

Una donna di 75 anni, stanca di doversi occupare dei figli 40enni sia dal punto di vista economico che di gestione domestica, ha deciso di cacciarli di casa. Si è rivolta al tribunale facendo loro causa e il giudice le ha dato ragione. Ecco cosa è accaduto.

La mamma di Pavia fa causa ai suoi figli “mantenuti”

Lo abbiamo già anticipato, secondo i dati Eurostat 2022 l’Italia è un Paese di “mammoni”, di giovani adulti che, per un motivo o per un altro, posticipano il più possibile quel momento in cui si diventa grandi. Se nelle altre nazioni europee i giovani lasciano la casa dei genitori all’età di 26 anni (con eccezioni in Finlandia, in Svezia e in Danimarca dove la media scende a 21 anni), in Italia questo momento si vive dai 30 in poi. Il motivo?

Al di là dei fattori sociali, e dell’indiscutibile comodità di vivere insieme a chi si prende cura di noi sempre e comunque, i motivi sono riconducibili soprattutto a una questione economica. Tra stipendi troppo bassi e l’impennata dei costi immobiliari è sempre più difficile per i giovani lasciare la casa dei genitori. Ecco spiegata l’età media di 30 anni.

Ma c’è anche chi questo standard lo supera, senza alcuna intenzione di invertire la tendenza, e spesso semplicemente perché così “è più comodo”. È questo il caso dei due fratelli di Pavia, rispettivamente di 40 e 42 anni, che hanno scelto di rimandare il momento di diventare autonomi e indipendenti restando a casa della madre.

La donna, di 75 anni, ha più volte spronato i figli a lasciare l’appartamento di famiglia, ma senza successo. La mamma, nonostante armata delle migliori intenzioni, a un certo punto si è detta stanca di badare a loro, sia dal punto di vista economico che domestico. A quanto pare, infatti, i due non hanno mai contribuito alle spese di casa, né tanto meno alla gestione dell’appartamento. Così, alla fine, la donna si è vista costretta a fargli causa.

La decisione del giudice

La questione, riportata dal quotidiano La Provincia pavese, è stata portata davanti al giudice Simona Caterbi che, dopo aver analizzato tutti i fatti, ha depositato la sentenza che dà ragione alla 75enne e che adesso potrà sfrattare i suoi figli dall’appartamento di famiglia. I due avranno tempo fino al 18 dicembre, e non oltre, per trovare una nuova sistemazione.

“La permanenza nell’immobile agli inizi poteva ritenersi fondata perché basata sull’obbligo di mantenimento gravante sulla genitrice”, ha sottolineato il giudice. Aggiungendo però che quell’obbligo, oggi non è più giustificabile dato che “i due resistenti sono soggetti ultraquarantenni”.