Cosa c’entra Miss Universo con i disordini in Nicaragua

Sheynnis Palacios, Miss Universo 2023, non può più tornare in Nicaragua dopo la vittoria al concorso di bellezza perché vista come simbolo di opposizione

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

La nicaraguense Sheynnis Palacios, attuale Miss Universo, non può tornare in Nicaragua e i suoi familiari sono stati costretti all’esilio: lo ha dichiarato Anne Jakrajutatip, Ceo del concorso internazionale di bellezza. La vittoria di Palacios a novembre a San Salvador ha scatenato incredibilmente una delle più grandi mobilitazioni di strada in Nicaragua dai tempi delle proteste del 2018 (alle quali Sheynnis Palacios aveva partecipato), e che hanno scosso il governo di Daniel Ortega.

Anne Jakrajutatip, ha annunciato sui social l’espulsione “a tempo indeterminato” della famiglia di Sheynnis Palacios dal Nicaragua. Questa decisione del governo di Daniel Ortega si inserisce in un clima di tensione politica e accuse di cospirazione.

Miss Universo 2023 simbolo della Resistenza in Nicaragua

Per la prima volta dalla repressione delle proteste di massa del 2018, folle gioiose sono scese per le strade di Managua dopo l’annuncio della vittoria di Palacios. Il regime nicaraguense, sempre più paranoico riguardo qualsiasi segno di dissenso, dopo essersi inizialmente congratulato con la ventitreenne, ha successivamente represso le celebrazioni, soprattutto perché Palacios stessa aveva partecipato alle manifestazioni del 2018 ed è stata presa come simbolo di speranza e sfida dagli oppositori del regime. Anche la sua storia di sacrifici è stata presa da esempio, infatti proviene da una famiglia con un basso reddito che vendeva buñuelos (frittelle dolci) per permetterle di frequentare l’università.

Sheynnis Palacios, che ha fatto la storia diventando la prima nicaraguense e centroamericana a vincere il titolo di Miss Universo durante l’edizione del 2023 a El Salvador, non è mai più tornata in patria dopo la sua vittoria.

Dopo l’incoronazione, la vicepresidente nicaraguense e moglie di Ortega, che si chiama Rosario Murillo, ha affermato che gli oppositori stavano manipolando la vittoria di Palacios, proprio perché quest’ultima aveva partecipato alle proteste del 2018.

Il governo di Ortega aveva precedentemente bandito anche Karen Celebertti, ex direttrice di Miss Universo in Nicaragua, accusandola di cospirazione e tradimento della patria. Questa serie di espulsioni è sintomo incontrovertibile di una crescente repressione contro individui e organizzazioni che il regime considera oppositori.

Il vestito che ha scandalizzato il regime

Alcuni nicaraguensi che guardavano la cerimonia di Miss Universo hanno interpretato l’abito di Palacios, con il suo vestito bianco e mantello blu, come un riferimento alla bandiera nazionale, vietata dopo il 2018.

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Fonte: IPA
Cosa c’entra Miss Universo con i disordini in Nicaragua

Che cos’è successo durante la protesta del 2018 in Nicaragua

Le proteste del 2018 miravano a rovesciare il presidente Daniel Ortega, un ex eroe rivoluzionario di 78 anni che ha contribuito a porre fine alla brutale dittatura di Somoza, ma che ha trasformato il Nicaragua in uno stato autoritario durante il suo ultimo mandato come presidente, iniziato nel 2007. Le proteste sono durate tre mesi prima di essere represse con oltre 320 morti.

Dal 2018, almeno 600.000 nicaraguensi hanno lasciato il paese, principalmente verso gli Stati Uniti e il Costa Rica.

Azioni repressive contro i sostenitori

Nel frattempo, il regime ha arrestato un TikToker che ha difeso Palacios dalle critiche ufficiali e ha costretto due artisti a coprire un murale in suo onore nella città di Estelí. Non è chiaro se Palacios sarà autorizzata a tornare in Nicaragua, dato che il regime ha vietato il ritorno anche alla direttrice del franchise Miss Nicaragua, Karen Celebertti. Quest’ultima è un’altra figura chiave in tutta la faccenda.

La chiesa cattolica, che Ortega ha accusato di promuovere un colpo di stato nel 2018, è stata anch’essa perseguitata. La Universidad Centroamericana, un’università gesuita frequentata da Palacios e descritta dal governo come “un centro di terrorismo”, è stata recentemente chiusa. Rolando Álvarez, il vescovo di Matagalpa, che ha rifiutato di essere deportato negli Stati Uniti insieme ad altri 222 prigionieri politici a febbraio, è stato condannato a 26 anni di carcere.

Il lancio di un nuovo concorso di bellezza

La situazione ha preso una piega ancora più drastica e anche assurda il 26 aprile, quando l‘esecutivo di Ortega ha lanciato un proprio concorso di bellezza, segnando una rottura definitiva con l’organizzazione di Miss Universo. Questo nuovo concorso nazionale è visto come un tentativo di consolidare il controllo governativo sugli eventi culturali e ridurre l’influenza delle organizzazioni internazionali accusate di cospirazione.

La reazione della comunità internazionale

La comunità internazionale e vari gruppi per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per queste azioni, vedendole come un’ulteriore prova dell’erosione delle libertà civili e dell’uso della repressione politica in Nicaragua. Il caso di Sheynnis Palacios e della sua famiglia è emblematico di come anche figure pubbliche e simboliche non siano immuni dalle dinamiche politiche del paese.

Anne Jakrajutatip, tramite i suoi canali social, ha manifestato il suo sostegno a Palacios e alla sua famiglia, condannando le azioni del governo nicaraguense.

Jakrajutatip ha scritto a Palacios: “Sei coraggiosa, forte e intelligente, ma anche molto umile e lavori duramente per prenderti cura di tua madre e di tutta la famiglia che ora si trova fuori dalla tua patria.” La madre di Miss Universo risiede negli Stati Uniti da anni. Lo scorso gennaio, Palacios aveva dichiarato a un media messicano che stava cercando di portare sua nonna e suo fratello fuori dal Nicaragua per farli vivere con lei all’estero. La nonna e il fratello hanno poi ottenuto un visto per gli Stati Uniti e hanno lasciato il Nicaragua ad aprile.

Le ripercussioni post-concorso e la figura di Karen Celebertti

Karen Celebertti, direttrice del concorso Miss Nicaragua, ha annunciato le sue dimissioni una settimana dopo che la polizia nazionale del paese l’ha accusata, insieme a suo marito e suo figlio, di essere coinvolti in un complotto per rovesciare il governo. Celebertti, che ha guidato il franchising Miss Universo del Nicaragua per più di due decenni, aveva dato l’annuncio di licenziamento lo scorso dicembre.

Le accuse contro Celebertti derivano dal 2018, mentre i nicaraguensi protestavano contro i cambiamenti alla sicurezza sociale del paese. La polizia ha affermato il coinvolgimento di Celebertti con quel presunto “tentativo di colpo di stato fallito”.

Sempre le forze dell’ordine del Nicaragua avevano detto di avere anche prove che Celebertti aveva usato il suo ruolo per trasformare i concorsi di bellezza in “trappole politiche e imboscate, finanziate da agenti stranieri”. La polizia ha anche affermato che nel dicembre 2023 c’era un piano per, si cita testualmente il documento emanato lo scorso dicembre, “scendere di nuovo in piazza, in una ripetizione del momento peggiore della storia della malvagità, evocando e confabulando case di carte spazzate via dai venti del male”.

Il 23 novembre scorso, a Karen Celebertti e a sua figlia è stato negato l’ingresso nel paese quando hanno tentato di tornare a casa dal Messico. La Cnn ha riportato che, mentre Celebertti rimaneva in Messico, suo marito e suo figlio erano detenuti in Nicaragua dal 27 novembre ed espulsi dallo stato a inizio anno.