La fortuna di avere una seconda mamma: grazie nonna

Grazie nonna che ancora oggi sei qui a prenderti cura di me

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 30 Marzo 2020 13:48Aggiornato: 24 Ottobre 2024 14:31

Chi è cresciuto con una nonna è fortunato. Perché la vita gli ha concesso di avere al proprio fianco due figure di riferimento preziose e insostituibili: una madre e una nonna, una seconda mamma appunto.

Perché le nonne, e più in generale i nonni, sono pezzi di cuore. Membri insostituibili all’interno del nucleo familiare, nonché insegnanti di vita. Perché non aiutano solo a fare i compiti, a cucire la tasca del grembiule, a giocare quando i piccoli di casa lo chiedono o a nascondere le marachelle per non fare arrabbiare mamma e papà. Loro supportano, consigliano e insegnano, loro amano esattamente come fa una mamma.

E questo è un dato di fatto, confermato dalle nostre esperienze sì, ma anche dalla scienza che non fa che ribadire quello che già sappiamo: la nonna ricopre un ruolo speciale e insostituibile nella vita dei propri nipoti.

Grazie nonna

Raccontano storie, quelle reali e che loro per prima hanno vissuto, parlano d’amore, quello di altri tempi, e ci accolgono nel loro lettone tutte le volte che gli chiediamo di fare spazio. E poi, ancora, guardano i cartoni insieme a noi, anche più volte senza stancarsi mai, indovinano tutte le somiglianze, fisiche e caratteriali, e ci supportano, eccome se lo fanno, riuscendo sempre a dare il consiglio giusto, che poi spesso non ascoltiamo. Queste sono le nonne, le nostre seconde mamme.

Quelle dal cuore immenso che amano incondizionatamente, che hanno il compito naturare di conservare e tramandare valori e tradizioni, e anche qualche ricetta speciale. Quelle che non chiedono mai nulla in cambio, se non di vedere unita la famiglia e felici i loro nipotini.

E no, questi non sono solo luoghi comuni o frammenti del ricordo del passato. Queste sono storie reali che le persone che sono cresciute con una nonna scrivono e vivono ogni giorno. Perché loro sono un dono della vita da scartare ogni giorno.

E a confermare la loro importanza, come abbiamo anticipato, non sono solo le nostre esperienze personali, ma lo fa anche la scienza. Non ne avevamo bisogno, è vero, eppure è confortante sapere ridono e gioiscono con noi perché hanno un legame simbiotico ed emozionale con i propri nipoti.

Secondo una ricerca condotta dagli scienziati della Emory University, per esempio, è emerso che le nonne sperimentano una continua associazione emotiva con i figli dei loro figli. Un’attitudine empatica, e unica, che col tempo rafforza l’amore e anche il legame.

Ma non è l’unico studio in questo senso. Quando abbiamo scritto che le nonne sono come delle seconde mamme, in realtà, lo abbiamo fatto facendoci forza anche delle affermazioni degli esperti. Secondo infatti Massimiliano Stramaglia, ricercatore di pedagogia generale e sociale, il legame con le nonne si avvicina a quello materno più di quanto immaginiamo.

Nonne come seconde mamme

Nel suo saggio Una madre in più. La nonna materna, l’educazione e la cura dei nipoti, Massimiliano Stramaglia indaga il rapporto meraviglioso che unisce le nonne materne ai loro nipotini. Secondo l’esperto, infatti, i bambini attraverso il contatto riconoscono nelle nonne i profumi, le voci e altre caratteristiche che appartengono alle loro mamme legandosi così a queste in maniera unica. Una conferma che arriva anche da uno studio condotto dagli studiosi dell’Università di Florida: più madre e figlia sono legate, più questo legame si replicherà con la generazione successiva.

Insomma, le nonne sono davvero preziose. Per la famiglia, per i genitori e soprattutto per i nipoti. Una componente importante del loro sviluppo educativo, congitivo e comportamentale, nonché una fonte d’amore inesauribile. Che dire? Grazie di esistere nonne!